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giovedì 9 luglio 2020

Anzio. Il primo progetto di sbarco

APPROFONDIMENTI
Ricerche e sviluppi
 Progetto 2017/2


LA CONCEZIONE OPERATIVA DELLO SBARCO

I) IL PRIMO PROGETTO
La concezione prese allora corpo e la progettazione venne affidata ad uno S. M. combinato, costituito da ufficiali dei comandi della 5a Armata, delle forze navali americane e del XII gruppo aereo d'appoggio. Questo S. M. si installò, il 12 novembre, in Caserta.
Il progetto doveva fare astrazione da una particolare G.U. poiché non si era ancora raggiunto un accordo in proposito, e doveva riferirsi a mezzi da sbarco necessari per 23.000 uomini, 2250 veicoli e 1200 tonnellate di materiali, tenendo però anche conto di altri 1300 uomini e relativi veicoli destinati a rinforzare la prima ondata d’assalto.
Lo stesso progetto, oltre l'organizzazione logistica, doveva prendere in esame l'impiego delle forze dopo lo sbarco.
Ultimata la progettazione dei piani d'attacco delle Armate 5a e 8a[1], si stabilì che l’azione combinata si iniziasse dopo che la 5a Armata avesse occupato Frosinone e, in particolare, appena l’Armata raggiungesse la linea Priverno - Ferentino - Capistrello.
Il progetto di questa operazione combinata si andò rapidamente sviluppando.
Come zona di sbarco venne scelta quella di Anzio, che si ritenne presentasse condizioni favorevoli anche per la successiva avanzata lungo la rotabile per Roma, per minacciare le comunicazioni nemiche del versante tirrenico e porre le forze alleate sbarca te in posizione vantaggiosa rispetto al grosso delle forze tedesche schiera te sul Garigliano.
Il Corpo di spedizione si progettò fosse composto di: 1 divisione di fanteria[2]; 1 battaglione carri armati; 1 battaglione controcarri; 2    battaglioni   leggeri contraerei; 2       battaglioni “rangers”[3] e un reggimento fanti paracadutisti.
Il preventivo dei mezzi da sbarco fu calcolato in 42 mezzi per autocarri, 40 mezzi per carri armati e 250 mezzi anfibi.
Per l’avvicinamento alle zone d’imbarco, la preparazione e il carico, fu preventivato un minimo di 7 giorni.
Circa il periodo più favorevole per effettuare l'operazione, venne fatto rilevare che i periodi di tempo buono in dicembre e in gennaio sarebbero stati di breve durata[4]; che, con tempo cattivo, il rifornimento delle forze d'assalto a terra sarebbe stato difficoltoso; che infine sarebbe stato opportuno sbarcare quando la distanza delle forze avanzate della 5a Armata, che avrebbero agito dal Garigliano, fosse meno di 30   Km. dalla zona prescelta per lo sbarco.
Come giorno di sbarco fu fissato il 20 dicembre. L'ora di inizio fu invece lasciata indeterminata perché in funzione diretta delle condizioni metereologiche, e quindi da fissare all’ultimo momento.
Il procedimento di sbarco progettato fu il seguente: poco prima dell'ora fissata per l'inizio, sbarco dei «ranger» ad Anzio, per occupare il porto; contemporaneo lancio dei paracadutisti sulla strada Anzio-Albano, per impedire l'arrivo di rinforzi nemici; sbarco del grosso sulla spiaggia tra Nettuno e Torre Astura[5]. Nessun bombardamento navale preventivo allo scopo  di assicurare la sorpresa.
Circa l'azione successiva, sulla base delle informazioni, si
considerò che:
¾   lo stesso giorno di sbarco, il nemico avrebbe potuto opporre 27 .500 uomini, segnalati nella zona di Roma;
¾   entro uno-tre giorni sarebbe potuta affluire una divisione[6] della 10a Armata, dislocata in riserva nella zona di Sezze;
¾   successivamente, sarebbero potute affluire altre due divisioni dall’Italia settentrionale.
Queste informazioni consigliarono, a parte ogni altra norma elementare di sicurezza che il Corpo di spedizione,       prima di avanzare verso i Colli Laziali, dovesse anzitutto assicurarsi il possesso della testa di sbarco.
Il progetto, dopo essere stato prospettato ai Capi dei Governi alleati nella Conferenza tenuta al Cairo agli ultimi di novembre, fu sostenuto particolarmente dal Primo ministro inglese e fu da loro approvato. Poté così essere trattenuta nel Mediterraneo una notevole massa di mezzi da sbarco, già pronti a salpare verso l’Inghilterra.
L' esecuzione del progetto non poté però essere iniziata perché vennero a mancare i presupposti. L'offensiva dell'8a Armata contro la linea invernale tedesca, iniziata il 27 novembre, non superò neanche la valle del Sangro e così pure quella della 5a Armata, iniziata il 1° dicembre, fu arrestata dinanzi alla stretta di Mignano, rendendo evidente che il nemico aveva ultimato il suo lento ripiegamento ed era deciso a resistere.
Nel rapporto del 10 dicembre, riconosciuta l’impossibilità di effettuare l’operazione combinata per l’epoca stabilita (20 dicembre), si pensò di rimandarla a dopo il 10 gennaio, sperando che, per tale data, si sarebbe potuto raggiungere Frosinone. Ma, a questo spostamento, si oppose l'impossibilità di avere ulteriormente disponibili i mezzi da sbarco.
Considerata l'aleatorietà della realizzazione dei piani offensivi predisposti, il Comandante della 5a Armata propose allora di sganciare l'operazione combinata dall'offensiva del grosso della Armata e farne un'operazione indipendente. Si riconobbe però che in tal modo si sarebbe dovuto incrementare fortemente il Corpo di spedizione, con i conseguenti riflessi negativi sui servizi e in particolare sulla disponibilità dei mezzi da sbarco, appena sufficienti per il progetto già compilato.
Il 22 dicembre, il gen. Eisenhower, accettava la proposta fattagli dal gen. Clark quattro giorni prima, e ordinava di soprassedere alla realizzazione della operazione date le grandi difficoltà che si sarebbero dovuto affrontare.
Lo Stato Maggiore combinato fu sciolto e ciascuno dei componenti rientrò al proprio comando.
 (Puddu M., Lo sbarco e la Battaglia di Anzio, Roma, Tipografia artistica, 1956)



[1] L'8a Armata avrebbe dovuto attaccare subito dopo il 20 novembre; verso la fine del mese, cioè 7-10 giorni dopo, avrebbe dovuto seguire l'attacco della 5a Armata.
[2] La 3a divisione fanteria americana fu considerata, per la sua formazione, quella più idonea ad essere impiegata per lo sbarco. Alla fine di novembre fu però sostituita, nel progetto, dalla 36a divisione di fanteria.
[3] Truppe d’assalto americane sul tipo dei “commandos” britannici.
[4] Nel Mediterraneo centro-occidentale risultò che il tempo in dicembre-gennaio era così incerto che solo 2 giorni di bel tempo su 7 potevano essere realisticamente previsti, e che pertanto le navi dovevano essere completamente scaricate sulle spiagge entro 48 ore.
[5] Le spiagge in corrispondenza dell'abitato di Nettuno non dove­ vano essere utilizzate per lo sbarco. Torre Astura, costruita a difesa dalle incursioni saracene, è a circa 6,5 miglia a sud-est di Nettuno ed è celebre per il tradimento di Giacomo Frangipane ai danni di Corradino di Svezia, che, dopo la sconfitta di Tagliacozzo, vi aveva cercato rifugio con pochi seguaci.
[6] Divisione corazzata «H. Goering».

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