APPROFONDIMENTI
Ricerche e sviluppi
Progetto 2017/2
LA CONCEZIONE
OPERATIVA DELLO SBARCO
I)
IL PRIMO PROGETTO
La
concezione prese allora corpo e la progettazione venne affidata ad uno S. M.
combinato, costituito da ufficiali dei comandi della 5a Armata, delle forze
navali americane e del XII gruppo aereo d'appoggio. Questo S. M. si installò,
il 12 novembre, in Caserta.
Il
progetto doveva fare astrazione da una particolare G.U. poiché non si era
ancora raggiunto un accordo in proposito, e doveva riferirsi a mezzi da sbarco
necessari per 23.000 uomini, 2250 veicoli e 1200 tonnellate di materiali,
tenendo però anche conto di altri 1300 uomini e relativi veicoli destinati a
rinforzare la prima ondata d’assalto.
Lo
stesso progetto, oltre l'organizzazione logistica, doveva prendere in esame
l'impiego delle forze dopo lo sbarco.
Ultimata
la progettazione dei piani d'attacco delle Armate 5a e 8a[1], si
stabilì che l’azione combinata si iniziasse dopo che la 5a Armata avesse occupato
Frosinone e, in particolare, appena l’Armata raggiungesse la linea Priverno -
Ferentino - Capistrello.
Il
progetto di questa operazione combinata si andò rapidamente sviluppando.
Come
zona di sbarco venne scelta quella di Anzio, che si ritenne presentasse
condizioni favorevoli anche per la successiva avanzata lungo la rotabile per
Roma, per minacciare le comunicazioni nemiche del versante tirrenico e porre le
forze alleate sbarca te in posizione vantaggiosa rispetto al grosso delle forze
tedesche schiera te sul Garigliano.
Il
Corpo di spedizione si progettò fosse composto di: 1 divisione di fanteria[2]; 1
battaglione carri armati; 1 battaglione controcarri; 2 battaglioni leggeri
contraerei; 2 battaglioni “rangers”[3] e
un reggimento fanti paracadutisti.
Il
preventivo dei mezzi da sbarco fu calcolato in 42 mezzi per autocarri, 40 mezzi
per carri armati e 250 mezzi anfibi.
Per
l’avvicinamento alle zone d’imbarco, la preparazione e il carico, fu
preventivato un minimo di 7 giorni.
Circa
il periodo più favorevole per effettuare l'operazione, venne fatto rilevare che
i periodi di tempo buono in dicembre e in gennaio sarebbero stati di breve
durata[4]; che,
con tempo cattivo, il rifornimento delle forze d'assalto a terra sarebbe stato
difficoltoso; che infine sarebbe stato opportuno sbarcare quando la distanza
delle forze avanzate della 5a Armata, che avrebbero agito dal Garigliano, fosse
meno di 30 Km. dalla zona prescelta per
lo sbarco.
Come
giorno di sbarco fu fissato il 20 dicembre. L'ora di inizio fu invece lasciata
indeterminata perché in funzione diretta delle condizioni metereologiche, e
quindi da fissare all’ultimo momento.
Il
procedimento di sbarco progettato fu il seguente: poco prima dell'ora fissata
per l'inizio, sbarco dei «ranger» ad Anzio, per occupare il porto;
contemporaneo lancio dei paracadutisti sulla strada Anzio-Albano, per impedire
l'arrivo di rinforzi nemici; sbarco del grosso sulla spiaggia tra Nettuno e
Torre Astura[5]. Nessun bombardamento
navale preventivo allo scopo di
assicurare la sorpresa.
Circa
l'azione successiva, sulla base delle informazioni, si
considerò
che:
¾ lo
stesso giorno di sbarco, il nemico avrebbe potuto opporre 27 .500 uomini,
segnalati nella zona di Roma;
¾ entro
uno-tre giorni sarebbe potuta affluire una divisione[6] della 10a
Armata, dislocata in riserva nella zona di Sezze;
¾ successivamente,
sarebbero potute affluire altre due divisioni dall’Italia settentrionale.
Queste
informazioni consigliarono, a parte ogni altra norma elementare di sicurezza che
il Corpo di spedizione, prima di
avanzare verso i Colli Laziali, dovesse anzitutto assicurarsi il possesso della
testa di sbarco.
Il
progetto, dopo essere stato prospettato ai Capi dei Governi alleati nella
Conferenza tenuta al Cairo agli ultimi di novembre, fu sostenuto
particolarmente dal Primo ministro inglese e
fu da loro approvato. Poté così essere trattenuta nel Mediterraneo una notevole
massa di mezzi da sbarco, già pronti a salpare verso l’Inghilterra.
L'
esecuzione del progetto non poté però essere iniziata perché vennero a mancare
i presupposti. L'offensiva dell'8a Armata contro la linea invernale tedesca,
iniziata il 27 novembre, non superò neanche la valle del Sangro e così pure
quella della 5a Armata, iniziata il 1° dicembre, fu arrestata dinanzi alla
stretta di Mignano, rendendo evidente che il nemico aveva ultimato il suo lento
ripiegamento ed era deciso a resistere.
Nel
rapporto del 10 dicembre, riconosciuta l’impossibilità di effettuare
l’operazione combinata per l’epoca stabilita (20 dicembre), si pensò di rimandarla
a dopo il 10 gennaio, sperando che, per tale data, si sarebbe potuto
raggiungere Frosinone. Ma, a questo spostamento, si oppose l'impossibilità di
avere ulteriormente disponibili i mezzi da sbarco.
Considerata
l'aleatorietà della realizzazione dei piani offensivi predisposti, il
Comandante della 5a Armata propose allora di sganciare l'operazione combinata
dall'offensiva del grosso della Armata e farne un'operazione indipendente. Si
riconobbe però che in tal modo si sarebbe dovuto incrementare fortemente il
Corpo di spedizione, con i conseguenti riflessi negativi sui servizi e in
particolare sulla disponibilità dei mezzi da sbarco, appena sufficienti per il
progetto già compilato.
Il
22 dicembre, il gen. Eisenhower, accettava la proposta fattagli dal gen. Clark
quattro giorni prima, e ordinava di soprassedere alla realizzazione della
operazione date le grandi difficoltà che si sarebbero dovuto affrontare.
Lo
Stato Maggiore combinato fu sciolto e ciascuno dei componenti rientrò al
proprio comando.
[1]
L'8a Armata avrebbe dovuto attaccare subito dopo il 20 novembre; verso la fine
del mese, cioè 7-10 giorni dopo, avrebbe dovuto seguire l'attacco della 5a
Armata.
[2]
La 3a divisione fanteria americana fu considerata, per la sua formazione, quella
più idonea ad essere impiegata per lo sbarco. Alla fine di novembre fu però
sostituita, nel progetto, dalla 36a divisione di fanteria.
[3]
Truppe d’assalto americane sul tipo dei “commandos” britannici.
[4]
Nel Mediterraneo centro-occidentale risultò che il tempo in dicembre-gennaio
era così incerto che solo 2 giorni di bel tempo su 7 potevano essere
realisticamente previsti, e che pertanto le navi dovevano essere completamente
scaricate sulle spiagge entro 48 ore.
[5]
Le spiagge in corrispondenza dell'abitato di Nettuno non dove vano essere
utilizzate per lo sbarco. Torre Astura, costruita a difesa dalle incursioni
saracene, è a circa 6,5 miglia a sud-est di Nettuno ed è celebre per il
tradimento di Giacomo Frangipane ai danni di Corradino di Svezia, che, dopo la
sconfitta di Tagliacozzo, vi aveva cercato rifugio con pochi seguaci.
[6]
Divisione corazzata «H. Goering».
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