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mercoledì 7 marzo 2018

Libia: un problema aperto


UNA FINESTRA SUL MONDO
Lo spazio geopolitico dell'Italia vede in prima linea la Libia, anche per ragioni di carattere storico e geografico; tale spazio incide in uno dei più importanti problemi attuali, quello della immigrazione, in cui l'Italia, abbandonata dai burocrati di Bruxelles, vede il suo quadro politico interno fortemente destabilizzato da questo problema, in cui la classe politica italiana dimostra di non avere strategie efficaci per affrontarlo, contenerlo e risolverlo, scivolando verso estremismi incontrollati. Contributi saranno dati per avere elementi per una serena analisi del problema su basi concrete, iniziando da quelle geografiche.

Conformazione fisica della Libia

Matteo Bortolani*




La Libia si estende su una superficie di 1.759.540kmq, ed è costituita per l’85% da zone desertiche, si divide in 4 grandi aree, che delineano anche dei “confini” dal punto di vista geopolitico, sia per zone di influenza, che per divisioni tribali.
Nei 2000 km di costa che si affacciano sul mar mediterraneo troviamo le zone più densamente popolate e le maggiori città, con una fondamentale partizione, a ovest troviamo la Tripolitania, comprende la parte nord occidentale bassa e sabbiosa, in cui si trova la capitale Tripoli, sede del governo riconosciuto dall’ONU di Al-Serraji e governato realmente dalle varie milizie di Alba libica facenti capo al GNT (governo nazionale di transizione).
Verso est troviamo 3 importanti centri, Homs, Misurata e Sirte. Homs con 202.000 abitanti si trova a 120km da Tripoli, poi si trova l’importante centro di Misurata con i suoi 400.000 abitanti rappresenta uno dei centri economici e di potere della tripolitania, al confine della regione si colloca Sirte, dove è stato ucciso il colonnello Gheddafi, un importante porto nell’omonimo golfo della Sirte dove è impegnata la missione internazionale EUNAVFORMED.
La Cirenaica comincia con la città di Sidra, sede di importanti pozzi petroliferi e a 23 km dal porto di Ras Lanuf, passa per Agedabia (140.000 abitanti circa) e si arriva all’importante città di Bengasi, con i suoi 600.000 abitanti è al centro della rivoluzione libica, e importante snodo del paese.
Tobruch si trova in una profonda insenatura della Marmarica che ne fa un perfetto porto naturale. È probabilmente il migliore porto naturale nel Nordafrica.
A nord della città si trova la penisola che prende il nome della città stessa, verso sud la città è circondata da scarpate che vanno salendo verso l'interno e che costituiscono una naturale barriera fisica tra il nord e il sud della Libia nella zona di Tobruch.
Tobruch ha avuto una notevole espansione dopo la scoperta del petrolio in Libia avvenuta negli anni sessanta. Oggi il porto è sede di un terminale dell'oleodotto che collega il giacimento petrolifero di Sarir.
Capitale della Cirenaica è Tobruch sede dell’omonimo parlamento di Khalifa Haftar, capo dell’LNA (Libian national army), e da dove è partita l’operazione dignità contro il califfato islamico.
Il Fezzan, comprende le vaste estensioni desertiche sud occidentali, alterna, tra le sparse oasi, formazioni sabbiose e aridi altipiani rocciosi.
Il deserto libico, tranne il piccolo nucleo di El Giof , posto sull’oasi di Cufra, si estende ad oriente del Fezzan e a sud della Cirenaica penetrando in profondità nell’Egitto occidentale.
Il clima libico risente dell’influenza sahariana, con basse precipitazioni e alte temperature, di media sui 20° nelle zone costiere e 40/50° verso l’interno.
(continua)


* Studente, Master in "Antiterrorismo internazionale"

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