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venerdì 27 gennaio 2017

Siria. Mosca propone una nuova costituzione

DIBATTITI

Si parla di futuro nella crisi siriana

MASSIMO COLTRINARI*

Si sono conclusi ad Astana, capitale del Kazahkistan, i colloqui del vertice tra Russia, Turchia, Siria Iran e Ribelli Democratici per il consolidamento della tregua in atto e per trovare una soluzione alla guerra siriana, che dura da oltre cinque anni. Nessuno si aspettava grossi risultati da questo vertice. Il risultato più importante è che i contatti andranno avanti. Il capo della diplomazia russa, S. Lavrov, infatti, incontrerà oggi venerdi 27 gennaio, a Mosca, i rappresentanti della opposizione democratica moderata siriana per discutere il prolungamento della tregua.

Il principale risultato del vertice di Astana è stato la creazione di un meccanismo di monitoraggio della tregua da parte di Russia, Turchia, ed Iran; ma tutti i partecipanti al summit sono convinti che ogni soluzione militare della guerra non può che passare da una soluzione della crisi politica. Proprio per questo le discussioni si sono incentrate su un punto fondamentale: il futuro politico della Siria e la nuova costituzione.

Lo scorso 20 gennaio, nella Sala Grande della Presidenza Nazionale del nastro Azzurro, si è tenuto un convegno, a cui ha partecipato Padre Hadad, Rettore della Basilica di S, Maria in Cosmedin a Roma, in cui è stata presentata una ampia visione della Siria come passato e come presente. Il prossimo 18 marzo si terrà il secondo Convegno in cui si parlerà del futuro della Siria. 

Giunge quindi molto opportunamente lo sviluppo del vertice di Astana. Si comincia a parlare di futuro in Siria, mentre fino ad oggi ci si era cristallizzati su un presente senza via di uscita. Mosca, ed è questa la novità, ha presentato alle due parti, ovvero al Governo del Presidente Assad ed ai ribelli della opposizione moderata una bozza di costituzione, preparata da specialisti russi. Questa iniziativa è volta ad accelerare il processo politico, senza voler interferire negli affari interni della Siria.
Mosca, quindi, sottolinea che sarà il popolo siriano a dover decidere l'assetto politico del futuro.

Secondo Teheran il vertice di Astana ha rafforzato la legittimità del governo di Damasco. Secondo Ali Akbar Velayati, consigliere per la politica estera della Guida Suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, il vertice di Astana mostra che tutte le parti, incluse anche la Turchia e i ribelli che si ispirano alla posizione turca ma anche altri gruppi che non erano presenti, hanno riconosciuto la legittimità del governo siriano sia direttamente che indirettamente.

Questo è un dato da interpretare in quanto La Turchia da sempre ha negato la legittimità del governo di Assab. Sembra che l'atteggiamento turco si stia evolvendo  di fronte ai nuovi rapporti tra Mosca e Waschington, in cui si è insiedata l'amministrazione Trump. La Turchia cerca anche, in questa evoluzione, un appoggio di Mosca nella lotta contro i Curdi. Da notare che ad Astana erano assenti rappresentati della UE e Statunitensi.  Per l'Europa, questa assenza, è un punto non positivo in quanto è esclusa dalla discussione, mentre sopporta tutto il peso della crisi umanitaria siriana. Ad Astana non è stato trattato il problema della emergenza umanitaria, che è veramente inaccettabile, ma a tutti i presenti il problema al momento non è di prima priorità proprio perchè è stato addossato a terzi, ovvero all'Europa.

Il vertice di Astana ha avuto note critiche da alcuni esponenti della oppoizione democratica, che hanno sottolineato come il governo di Damasco e l'Iran sono i responsabili dell'assenza di progressi sensibili nei negoziati.
In ogni caso questi esponenti hanno mostrato interesse a che la Russia continui la sua azione nei confronti della crisi siriana, in quanto vedono in Mosca un ruolo garante che ha influenza sia sull'Iran che sulla Siria.

(continua)



* Note preparare nel contesto del Convegno che l'Istituto del nastro Azzurro ha promosso, in collaborazione con l'Accademia Templare, sul passato, sul presente e sul futuro della Siria.

CHIUNQUE SIA INTERESSATO A PARTECIPARE AL DIBATTITO  E' INVITATO A LASCIARE UN COMMENTO A QUESTO SCRITTO OPPURE A SCRIVERE ALLA EMAIL

centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

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