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martedì 8 febbraio 2022

Terrorismo: L'uccisione di Abramo Lincoln il 14 aprile 1865

 DIBATTI

Uccisione del Tiranno o eliminazione di un avversario politico?



Gli estremisti nordisti contrari alla politica di Lincoln nei confronti degli stati del sud, sconfitti nella guerra di secessione sono un esempio di come i terroristi individuano in un tiranno quello che solo loro lo classificano tale (Vedi lezione 7 del Corso Generale 1)

 

L’uccisione del Presidente degli Stati Uniti da parte dell’attore John Wilkes Booth la sera del 14 aprile 1865 mentre a teatro assisteva ad una rappresentazione. Booth, attore noto nell’ambiente di Waschington sudista, già prima della fine della guerra aveva progettato di rapire il Presidente, per evitare la sconfitta del Sud.

Il 9 aprile 1965 fu firmata l resa incondizionata dell’esercito sudista ad Appomatox. Booth ed i suoi trasformarono i piani di rapimento in un vero e proprio attentato terroristico per l’uccisione di Lincoln.

All’indomani della firma della pace Lincoln aveva ampiamente dichiarato che si doveva assolutamente riconciarsi con il sud e quindi svolgere azioni volte a integrare la società sudista in quella nordista per fare compiuti gli Stati Uniti d’America. Questa politica era molto contestata da vasti settori della società nordista che voleva assolutamente punire del sud, spogliarlo di tutti i suoi averi e quindi arricchirsi, dopo una guerra vittoriosa. In questo contesto tutta la vicenda dell’attentato di Booth presenta molti dubbi incertezze coincidenze veramente strane e soprattutto il risultato finale fu che, morto Lincoln, fini la non applicazione della pace dignitosa con il sud, e gli estremisti nordisti ebbero campo libero per attuare vere e proprie spoliazioni nei confronti degli Stati del sud che Lincoln aveva sempre avversato.

Tutta la vicenda della cattura di Booth ha inquietanti lacune. Saltando dal palco di Lincoln la sera del 14 aprile 1860 si ruppe una gamba, ma riuscì a fuggire dall’unico varco non presidiato a Waschington. Dodici giorni dopo accerchiato in un fienile della Virginia, fu ucciso. Il sergente che aveva sparato dichiarò di averlo fatto credendo che Booth stesse per fuggire, ma Booth aveva una gamba rotta.

Mentre la rapina del nord verso i sudisti era in piena applicazione, dell’attenta

to fu accusato il presidente della Confederazione Jafferson Davis, ma il processo dimostrò che le accuse contro di lui erano completamente infondate.

 Si apre quindi la stagione, tipica degli attentati contro i presidenti degli Stati Uniti, come lo è stato anche per il Presidente Kennedy, in cui emergono dati e situazioni che metto in dubbio la versione ufficiale, significando quindi che latto terroristico fu l’espressione di parti politiche, deboli politicamente che non avevano altro mezzo che ricorrere all’attentato per attuare la propria politica; cosa che in questo caso ebbe successo.

Gli interrogativi posti portano alla figura del Ministro della Guerra, Stanton, e di altri che sono rimasti più o meno nell’ombra.

Questi sono: come mai non furono presi provvedimenti per fermare i sospetti che alloggiavano nella locanda ove si erano radunati i complottisti. In questa locando vi era ospite anche un funzionario del ministero della Guerra che, insospettito, fece regolare rapporto, ma rimase senza alcun esito. Eppure c’era l’ordine di arrestare qualsiasi uomo sospetto. Nella locanda vi erano addirittura un grippo di sospetti.

Nel palco a teatro, perché la guardia del corpo lascio incustodito il palco stesso, in cui Booth si nascose non fu punita?

Perché Stanton respinse la richiesta che lo stesso Lincoln aveva avanzato che per quella sera voleva come guardia del corpo il maggiore Eckart, uomo di grande esperienza ed abilità?

Tutti gli ordini scritti per il blocco delle strade in uscita da Washington sono stati ritrovati, tranne quello riguardante la strada da cui Booth fuggì?

Come mai l’uomo che sparò a Booth non fu sottoposto a inchiesta ma internato in un manicomio’ Forse perché a sparare non era stato lui, ma il capo dei servizi segreti Lafayette Baker?

Stenton era noto per le sue posizioni; ma queste erano comuni a molti altri esponenti delle forze politiche nordiste. In fondo, perché si era combattuta la guerra?

Infine se si pone più attenzione sulla figura dell’attentatore principale, Booth si può dire che era un fervente sudista, ma si era ben guardato dall’arruolarsi nell’esercito del Sud. Durante la guerra, aveva continuato a vivere al nord, a Waschington. Che fosse un doppiogiochista, al servizio dei confederati è molto probabile, ma in realtà è evidente che era manovrato dagli estremisti dell’Unione. Questa è un’ipotesi molto consistente.

Se il mistero rimane fitto, ai nostri fini questo attentato dimostra che riuscì a raggiungere gli scopi per cui fu messo in esecuzione. Eliminare la figura del Presidente Lincoln che voleva una politica di conciliazione e rispetto nei confronti del sud, a cui erano contrari la maggioranza dei politici nordisti, che perseguivano lo scopo di avere dei frutti e vantaggi dalla vittoria contro la Confederazione, e quindi anche vantaggi economici e personali. La strategia del debole (gli estremisti nordisti non in grado di contrastare politicamente Lincoln, a loro contrario) verso il forte, Lincoln ed il suo partito, ebbe successo attraverso l’atto terroristico, messo in atto anche con l’aiuto e la partecipazione di elementi degli apparati di sicurezza della Unione.

 


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