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domenica 7 marzo 2021

Progetto 2017/2 Prigionieri degli Imperi Centrali. Campi di concentramento in Irak, Turchia, Svizzera e Ungheria

 ARCHIVIO

 Progetto 2017/2 Risultato ricerche

Il nome del campo è prima quello originario, ovvero il nome storico della località, seguito dal nome attuale e tra presenti lo Stato attuale di appartenenza. La località generalmente è nel paese indicato (Esempio Altaim è geograficamente in Austria). Ma lo Stato Belligerante poteva organizzare campi di concentramento per prigionieri italiani anche in territori da lui occupati. Esempio l’Austria organizzo un campo di concentramento all’indomani del ripiegamento dall’Isonzo al Piave nel novembre 1917 a Cividale per prigionieri italiani

 

Elenco[1] dei Campi di concentramento degli Imperi Centrali

Turchia

Adhaurum

Afioon kara Missar

Afyon (Airan)

Ak Saray

Ankara (Angora)

Badene

Beysehir (Bey (Chehir)

Bielemedyk

Maden (Balia Maden)

Bor

Bursa (Brousse)

Kayseri o Cesarea (Cesarre)

Istambul (Costantinopoli)

Eskl Chehir (Eskisehir)

Eulit

Ismd

Jarbachi

Kara Pine (Karapinar)

Kastamouni (Kastamonu)

Kianahiri (Cankiri)

Kolche Nissar

Konya

Kouckiular

Ku Chehir (Kirsheir)

Kutaja (Kutahya)

Magnesie (Manisa)

Mehmia

Nev Cheshir (Nevsehir)

Migde

Ourfa (Urfa)

Pent Araba

Raralit

Sckekerdere

Sivas

Tarso (Tarse)

Taschdourmat

Yosgad (Yozgat)

Zongulddak

Iraq

Mossoul (Mossul)

Ungheria

Budapest

Csot vicino a Papa

Debreczen (Debrecen)

Demtza

Denizk (Denizli)

Dervinou (Derbesiye)

Djordubeikelnr

Enyermezo

Enying

Fias el Aim

Folsag

Hajmasker[1]

Ilasany

Ipolysag

Kiskunhalas

Magyarovar

Megye Szepersvaralya Szepes

Miskolc

Nagyhely

Nagikanisza

Negymegyer

Magyszentmiklos

Nyregyhaza

Ostffyasszonyfa

Pecrs (Pecs)

Szoliva

Szekesfehervar

Taplanfa

Tapiosuly Pest Megye

Tauschaniy

Tborogasszony

Vassurany

Zala Egerszec

Zalaszenterot

Wisebulg

               

Svizzera

Witzvill


 Nota:

Camillo Pavan, I Prigionieri Italiani dopo Caporetto, Treviso Camillo Pavan 2001 con annesso elenco dei campi di prigionia a cura di Alberto Burato.

È riportato il seguente avviso

“Al lettore appassionato e curioso che servendosi di questo lavoro come base di partenza fosse invogliato a cercare il luogo in cui fu rinchiuso (e magari morì) un proprio parente e nel corso della sua ricerca riscontrasse in questo elenco qualche errore, si chiede di segnalarlo all’autore

(Via Marco Polo 93 45030 Guarda Veneta, Rovigo)

 

 


[1] Campo per ufficiali italiani ma con la presenza anche di forti gruppi di soldati russi e rumeni: “dei disgraziati, sudici, ischeletriti, mal coperti, costretti a spingere vagoncini e carri carichi di materiale pesante (…) Mesucci p.55. Il 20 marzo del 1918 il tentativo di fuga di un sottotenente italiano provocò una sparatoria da parte delle guardie che uccise un “aspirante” e ferì altri sei ufficiali (Preliminari p.52)


[1] La base dell’elenco è tratta da Pavan. C, I Prigionieri italiani dopo Caporetto, Treviso, 2001, da pag. 144 in poi, integrata con nomi risultanti dalle ricerche in corso Cfr. al riguardo “Elenco dei campi di concentramento Austro-Ungarici, Bulgari, germanici e Turchi durante la Prima Guerra Mondiale 1015-1918. Per la prima volta in Italia grazie al certosino lavoro di ricerca di Alberto Burato viene pubblicato l’elenco dei campi di prigionia sparsi nel vasto territorio degli Imperi Centrali dove furono rinchiusi in condizioni inumane e colpevolmente dimenticati dalla madrepatria centinaia di migliaia di soldati italiani durante la Grande Guerra

 


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