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lunedì 15 marzo 2021

Progetto 2017/2 Prigionieri degli Imperi Centrali. Campi di concentramento in Polonia e Repubblica Ceca

 ARCHIVIO

 Progetto Prigionia 2017/2 Risultato ricerche


Elenco Generale dei Campi di concentramento

Austro Ungarici, Bulgari, Germanici e Turchi durante

la 1° Guerra Mondiale

 

Il nome del campo è prima quello originario, ovvero il nome storico della località, seguito dal nome attuale e tra presenti lo Stato attuale di appartenenza. La località generalmente è nel paese indicato (Esempio Altaim è geograficamente in Austria). Ma lo Stato Belligerante poteva organizzare campi di concentramento per prigionieri italiani anche in territori da lui occupati. Esempio l’Austria organizzo un campo di concentramento all’indomani del ripiegamento dall’Isonzo al Piave nel novembre 1917 a Cividale per prigionieri italiani

 

 

Elenco[1] dei Campi di concentramento degli Imperi Centrali[2]

 Polonia

Dabie (Alt Damm)[1]

Arys

Bielsko (Bielitz)

Bytow (Butow)

Crakovo

Krakow (Cracovia)

Krosno Odrzanskie (Crossen – Cross am Oder)

Kostrzyn (Custrin)

Czersk (Czersk)

Dabrowa

Dombie[2]

Donsu

Gubin[3]

Gnadenfrei (Pilava Gorna)

Grahow

Hammerstein (Czarne)

Kielce

Lager an der Leba (Leba)

Lamsdorf (Lambinowice)

Lauban (Lubarì)

Lemberg[4]

Lublino

Nuelengbach

Neisse

Newe (Gniew)

Niedergruppe (Grudziadz)

Pf. Holland

Reisen (Leszn)

Sagan (Zagan)

Skalmierzyce (Nowe)

Sproltau (Szprotawa)

Stargard (Stargard Szcwecinski)

Stralkovo

Troyl

Tuchel (Tuchola)

Zloczew

 

 

 

 

Repubblica Ceca

Broumov (Baunau)

Brno (Brunn)

Most (Brux)

Ceske Budeijovice (Budeijovice)

Cheb

Dub (Dubà)

Gabel

Geltschberg

Heinrichsgrunn Jindfichovice[5]

Hora Sv. Sebastiana

Horowitz

Iglau (Jihlawa)[6]

Josedstadt (Josefov/Josefovice)[7]

Kassa bei Zborò (Zborovice)

Kladruby

Louka Znojmo

Milowitz (Milovice)

Most (Most Hezsschz)

Olomouc

Olsany

Plan (Plana)

Praga

Prerof (Prerov)

Tabor

Tepliz

Theresienstadt

Tuklaty

Witkowitz

Nota:

Camillo Pavan, I Prigionieri Italiani dopo Caporetto, Treviso Camillo Pavan 2001 con annesso elenco dei campi di prigionia a cura di Alberto Burato.

È riportato il seguente avviso

“Al lettore appassionato e curioso che servendosi di questo lavoro come base di partenza fosse invogliato a cercare il luogo in cui fu rinchiuso (e magari morì) un proprio parente e nel corso della sua ricerca riscontrasse in questo elenco qualche errore, si chiede di segnalarlo all’autore

(Via Marco Polo 93 45030 Guarda Veneta, Rovigo)

 

 

 

 


[1] Campo di Raccolta nei pressi di Stettino

[2] Località alla periferia di Cracovia

[3] In tedesco Guben. Città attualmente (1999) divisa a metà tra Germania e Polonia

[4] Sobborgo di Lublino

[5] Castello in cui venivano rinchiusi gli ufficiali che avevano tentato la fuga (Procacci, p.307)

[6] Iglau è il nome tedesco di Jihlawa (Moravia Meridionale) dove si trova anche il miglior piccolo cimitero per prigionieri di guerra esistente in tutta la Repubblica Ceca, Le sepolture sono ben curate. Ad ogni singolo caduto è riservata una lapide con il suo nome inciso su una targa di bronzo……. Si è saputo che ad Iglau il campo non avrebbe ospitato più di 500 prigionieri la maggior parte provenienti da Sigmundsherberg dopo la rotta di Caporetto.

[7] Su alcuni fogli matricolari così come sull’atto di morte del soldato Tumiati Fortunato è scritto Josefstadtsi trovava nel Distretto del Komgimbount della Boemia. A Josefstadt vi era anche un lazzaretto per contagiosi come tubercolotico, affetti da cancrena, ammalati di polmonite influenzale ed un ospedale per ammalti terminali nonché di un campo di lavoro



[1] La base dell’elenco è tratta da Pavan. C, I Prigionieri italiani dopo Caporetto, Treviso, 2001, da pag. 144 in poi, integrata con nomi risultanti dalle ricerche in corso Cfr. al riguardo “Elenco dei campi di concentramento Austro-Ungarici, Bulgari, germanici e Turchi durante la Prima Guerra Mondiale 1015-1918. Per la prima volta in Italia grazie al certosino lavoro di ricerca di Alberto Burato viene pubblicato l’elenco dei campi di prigionia sparsi nel vasto territorio degli Imperi Centrali dove furono rinchiusi in condizioni inumane e colpevolmente dimenticati dalla madrepatria centinaia di migliaia di soldati italiani durante la Grande Guerra

 

[2] Viene riportato il Nome Geografico Attuale, mentre tra parentesi il nome originario o storico o quello all’epoca della prima guerra mondiale)


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