UNA FINESTRA SUL MONDO
Il Ministero della Difesa, in concerto
con il Tesoro e lo Sviluppo Economico, ha reperito i fondi per l’acquisizione
(insieme al sostegno tecnico-logistico) di quattro sottomarini U-212 NFS (Near
Future Submarine), evoluzione della classe U-212A.
Il 26 febbraio è stato firmato a Roma il
contratto tra l’Organizzazione internazionale per gli armamenti Occar
(Organisation Conjointe de Cooperation en matiere d’Armement) e Fincantieri per
la realizzazione di due nuovi sottomarini, più due in opzione, per la Marina
militare denominati U212NFS (U212 Near Future Submarine).
La precedente legislatura aveva
approvato l’acquisto di 2 sottomarini, successivamente portati a quattro dal
Ministro Guerini. L’aumento di numero è finalizzato alla sostituzione, entro il
2025, di tutti e quattro i battelli della classe Sauro, entrati in servizio nel
periodo 1987-1995, e ormai inadeguati alle esigenze della Marina Militare.
Gli U-212 NFS saranno equipaggiati con
un numero maggiore di apparati tecnologici italiani (le apparecchiature per la
guerra elettronica saranno fornite da Elettronica).
I nuovi sottomarini saranno leggermente
più lunghi (la seconda serie degli U-212A è lunga 57 metri), con una
propulsione più potente e un’autonomia aumentata, grazie alle nuove batterie
agli ioni di litio (prodotte in Italia) e alla maggiore quantità di carburante
trasportata.
Il programma U212nfs, che prevede le
prime due consegne nel 2027 e nel 2029, risponde alla necessità di garantire
adeguate capacità di sorveglianza e di controllo degli spazi subacquei,
considerati i complessi scenari operativi che caratterizzeranno il futuro delle
operazioni nel settore underwater e l'approssimarsi del termine della vita
operativa delle 4 unità della classe 'Sauro' attualmente in servizio.
Il capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di
squadra Giuseppe Cavo Dragone, evidenzia
soprattutto l’importanza strategica dell’accordo, vista soprattutto la
rilevanza della dimensione subacquea nella tutela degli interessi strategici
nazionali.
Antonio
Trogu trogant@libero.it
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