Il blog è espressione del Centro Studi sul Valore Militare - Ce.S.Va.M.- istituito il 25 settembre 2014 dal Consiglio Nazionale dell'Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valore Militare.Lo scopo del CEsVAM è quello di promuovere studi sul Valore Militare.E' anche la continuazione on line della Rivista "Quaderni" del Nastro Azzurro. Il Blog è curato dal Direttore del CEsVAN, Gen. Dott. Massimo Coltrinari (direttore.cesvam@istitutonastroazzurro.org)
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sabato 31 ottobre 2020
venerdì 30 ottobre 2020
Copertina Ottobre 2020
www.cesvam.org
giovedì 29 ottobre 2020
Editoriale Ottobre 2020
Cercando di non farci schiacciare dalla pressione psicologica dovuta alla emergenza sanitaria, le attività di questo mese hanno in parte aiutato ad affrontare la situazione difficile che stiamo vivendo. Gli assembramenti, la mascherina e la distanza sociale devono essere i must che guidano la nostra giornata, oltre alla quarta regola aulica che sempre deve essere usata. Usare il cervello.
Le ricerche in essere hanno visto una accelerazione su quelle destinate alla Russia, tratte dall'Archivio Resta, che permette di procedere con speditezza nell'ambito di questo progetto (2019/1). Interessante anche gli sviluppi del progetto 2019/2 le cui ricerche si sono estese, grazie alle intese con il col. Bonci, associato al CESVAM anche in Polonia, nell'ambito della documentazione da acquisire, oltre quella disponibile relativa al II Corpo Polacco nel cui ambito ha operato il C.I.L. dal giugno al settembre 1944.
Rimane in sospeso la ricerca in merito alla prigionia in Austria, in quanto le varie attivazioni proposte da settembre in poi ancora non danno i frutti sperati.
Come purtroppo era intuibile la manifestazione del 31 ottobre 2020 ad Osimo organizzata in sinergia con l'Accademia di Oplologia e Militaria è stata rimandata a data da destinarsi. Rimane in piedi l'iniziativa di inviare le schede e la documentazione iconografica del Dizionario minimo della Grande Guerra a tutte le Federazioni dell'Istituto e a tutte le Presidenze delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma a sottolineare la nostra dedizione e la nostra partecipazione alle manifestazioni per il 4 Novembre. La vicenda di Redipuglia è stato l'evento centrale di questo mese per l'immagine dell'Istituto, che grazie alla iniziativa del Presidente e di alcuni soci benemeriti ha focalizzato una situazione di estremisti che fanno dell'anacronismo, ovvero usare interpretazioni odierne per fatti di ieri al fine di influenzare in modo distorto il futuro, uno degli strumenti di relazioni sociali più usati.
Da ultimo non possiamo non constatare che il circolo virtuoso progetti/ricerche/master/ritorno economico per l'Istituto si sia finalmente messo in moto.
Massimo Coltrinari.
mercoledì 28 ottobre 2020
Progetto 2019/1 - Le Vicende dei Militari Italiani In Russia
ARCHIVIO
Nell'ambito del progetto dedicato ai militari italiani in Russia, la Ricerca ha portato alla attenzione il documento che proponiamo, Siamo in piena operazione Saturmo, secondo la denominazione russa, e già si traggono lezioni da olte due settimane di combattimenti. (Massimo Coltrinari)
UFFICIO OPERAZIONI
n. 6785 di protocollo
P. M. 108, lì 26 Dicembre 1942/XXI
OGGETTO : insegnamenti tratti dall'offensiva
in atto.
AI COMANDI DELLE DIVISIONI
DIPENDENTI
AI COMANDI D'ARMA DEL CORPO D'ARMATA
e per conoscenza :
ALL'UFFICIO SERVIZI DEL CORPO D'ARMATA
AL COMANDO ZONA DEL CORPO D'ARMATA
–
la
fanteria deve essere preparata ad affrontare i carri armati e a distruggerli
quando ne ha la possibilità, evitando sbandamenti qualora gli stessi
raggiungessero od oltrepassassero le posizioni da essa occupate;
–
superate
le nostre linee difensive diventa facile ai carri armati eseguire puntate nelle
retrovie e raggiungere di sorpresa centri vitali tattici e logistici, procurare
la disorganizzazione dei comandi ed arrestare l'alimentazione della battaglia;
–
la
fanteria nemica, dove non è stata appoggiata da carri armati, non è riuscita a
vincere la difesa di truppe decise a combattere e ben sistemate;
–
il
fosso controcarri è la migliore difesa passiva contro l'azione dei carri
armati.
Occorre pertanto convincere ogni
militare :
a) che il carro armato senza fanteria al seguito
non può occupare permanentemente una posizione e che avendo autonomia e munizionamento
limitati può bensì raggiungere posizioni e centri dislocati molto in
profondità, ma è obbligato a ritornare presto o tardi verso le proprie basi. La
permanenza dei carri in località lontane, senza appoggio di masse di fanteria,
deve pertanto essere considerata di breve durata.
b) le azioni di
carri armati in profondità hanno generalmente obiettivi ben definiti e limitati
(magazzini, stazioni ferroviarie,
ponti, ecc.). Ben difficilmente essi deviano per andare a cacciare militari
singoli o reparti fuori del proprio itinerario.
c) che ogni
posizione accessibile al carro armato deve essere sbarrata con ostacoli
anticarro artificiali (campi di mine, abbattute, fossi anticarro, profonde
trincee, buche per tiratori). La creazione di questi ostacoli deve effettuarsi
nel più breve tempo possibile: Il lavoro in questo campo non sarà mai troppo e
non sarà mai troppo quanto il soldato potrà dare. Si tratta di vita o di morte.
Il riparo dei carri armati deve avere la precedenza quasi assoluta su tutti i
lavori, anche sulla posa dei reticolati.
IL GENERALE DI CORPO D' ARMATA
F/ to Gabriele Nasci
p. c. c.
IL TENENTE COLONNELLO CAPO DI S.
M. ff.
- Giuseppe
Massaioli -
martedì 27 ottobre 2020
Dalla Federazione di Rovigo
DIBATTITI
http://www.pietredellamemoria.it/pietre/monumento-ai-caduti-carristi-di-rovigo/
lunedì 26 ottobre 2020
Tesi in progress Wellington e le campagne napoleoni in Spagna
Il Dott. Agelini, frequentatore del Master do 1° Livello in Storia Militare Contemporanea, sta sviluppando una tesi su la figura di Wellington e le campagne Napoleniche in Spagna sulla base dei oduli tre e quattro del master.
Il conflitto tra armeni ed atzeri
SCENARI, QUADRANTI, REGIONI
Il
27 settembre sono ripresi gli scontri armati tra Armenia e Arzebagian lungo la
linea di contatto tra il Nagorno-Karabakh e l'Azerbaigian. L’enclave del
Nagorno-Karabakh (Il termine nagorno significa montuoso in lingua russa; kara
vuol dire nero in turco, mentre bağ significa sia giardino in persiano che vite
in turco), e’ situata all’interno del territorio dell’Azerbaigian con un
estensione di 11.500 chilometri quadrati
ed una popolazione di circa 140.000 abitanti tra armeni cristiani e turchi
azeri. La storia del Nagorno-Karabakh e’ recente, a seguito della
fine della guerra russo-persiana del 1804-1813 e del trattato di pace stipulato tra
l'impero russo e l'impero persiano firmato il 24 ottobre 1813 nel
villaggio di Golestan, nel Karabakh la Persia cedette la provincia di
Arran ai Russi, ponendo le basi della formazione dell’attuale Repubblica
dell’Azerbaigian. Dopo la rivoluzione russa
del 1917,
il Karabakh fu inglobato nella Federazione Transcaucasica,
che ben presto si divise tra Armenia, Azerbaigian
e Georgia. Il territorio del
Nagorno Karabakh venne rivendicato sia dagli armeni (che all'epoca costituivano
il 98% della popolazione) sia dagli azeri e per volere di Stalin,
dopo la conquista bolscevica del 1920, il territorio venne assegnato
all'Azerbaigian, il governo sovietico la
istituì come oblast autonomo a maggioranza armena e il Nagorno-Karabakh divenne
così un'enclave di minoranza all'interno dell'Azerbaigian. Nel febbraio del
1988, il Parlamento del Karabakh decise di chiedere l’annessione
all’Armenia; con il crollo dell’Unione Sovietica le violenze aumentarono, il 2
settembre 1991, la regione si autoproclamò indipendente e, il 10 dicembre
1991, ci fu un referendum a cui seguì un conflitto che arrivò ad un momentaneo
accordo di cessate il fuoco il 12 maggio 1994 ed agli armeni rimase il
controllo del Karabakh. L'autoproclamata Repubblica del Nagorno-Karabakh ha
dichiarato la sua indipendenza all'inizio del 1992 e da allora ha tenuto
diverse elezioni indipendenti, nonché un referendum del 2006 che ha approvato
una nuova costituzione. L'Azerbaigian ha dichiarato queste azioni illegali
secondo il diritto
internazionale e ad oggi l'indipendenza
dell'autoproclamata nazione enclave non è stata riconosciuta a livello
internazionale.
Quella
odierna è senza dubbio una fase molto pericolosa del conflitto che in una
settimana ha avuto una preoccupante escalation con bombardamenti e lancio di
missili e un numero crescente del numero dei morti e feriti. Da sottolineare
inoltre le posizioni di Turchia e della Russia alla luce del sostegno della
Turchia all'Azerbaigian e della
Russia che mantiene un’alleanza militare con l’Armenia, dove esiste una base
russa. Sostenendo con forza
l’Azerbaigian, la Turchia potrebbe cambiare gli equilibri e costringere la
Russia a farsi coinvolgere più di quanto non vorrebbe.
Con
una posta in gioco alta così alta, le Nazioni Unite hanno tenuto una
riunione di emergenza sulla questione e sono già in
corso contatti diplomatici separati tra i belligeranti e Russia, Turchia e
altri. Da considerare che anche qualora si raggiungesse un cessate il fuoco, rimarrebbe
il problema di come risolvere una questione che coinvolge profondamente le
identità sia degli armeni che degli azeri.
Antonio
Trogu trogant@libero.it
domenica 25 ottobre 2020
Presentazione volume Riflessioni sulla Grande Guerra Osimo (AN) Sala del Consiglio Comunale 31 ottobre 2020 ore 16,30
NOTIZIE CESVAM
MASSIMO
COLTRINARI, Riflessioni sulla Grande
Guerra. La vittoria ed i suoi artefici. I Generali Italiani della Grande
Guerra, Roma Società Editrice Nuova Cultura, 2019, Vol. III, I Libri del
Nastro Azzurro, n. 15, 21 Euro, SSBN 97898 3365265 8.
Il volume è parte integrante del progetto dedicato alla Grande Guerra. Riporta le biografie e le considerazioni sul Generale Luigi Cadorna e sul generale Armando Diaz e poi si sviluppa con l’indicazione degli incarichi ed i relativi periodi di durata di tutti i generali che hanno assolto compiti a livello Armata e Corpo d’Armata, con il corredo delle relative loro fotografie. Negli intendimenti è propedeutico allo studio sia delle loro biografie sia del loro operato. Si riporta la valutazione di Nelson Pace sull’operato nei nostri generali, che si accetta integralmente:
l’opinione che l’abbattimento degli Imperi centrali si sarebbe ottenuta più facilmente e che la guerra mondiale sarebbe finita più presto attraverso l’Austria-Ungheria che attraverso la Germania era stata sostenuta a lungo dagli italiani, e questa idea era stata con calore fatta sentire per qualche tempo prima del collasso finale della Duplice Monarchia. Gli argomenti, in breve, erano che, l’Austria era composta da un certo numero di popoli soggetti che, sebbene buoni combattenti, erano ora stanchi, e probabilmente a sufficienza affetti dalla propaganda di libertà , da combattere con minore risolutezza se essi avessero trovato tutti gli alleati uniti nell’attaccare l’Austria.
Avesse dovuto soccombere il suo
principale alleato la Germania trovandosi con il suo fianco esposto avrebbe
dovuto dividere le sue forze per difendersi e sarebbe stata senza dubbio più
trattabile di ora. L’esito degli eventi dimostrò che gli argomenti avevano
diritto di essere accolti con maggiore rispetto di quello che ottennero da
coloro cui furono rivolti. La verità pura è che essi furono ricevuti senza
considerazione alcuna.”
Il volume è acquistabile in tutte le librerie. Oppure
Presso la Casa Editrice, (Società Editrice Nuova
Cultura attraverso la email:
ordini@nuovacultua.it o il sito: www.nuovacultura.it/
collane scientifiche)
Presso la Segreteria dell’Istituto del Nastro Azzurro
(segrreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org)
Informazioni e dettagli su www.cesvam.it
sabato 24 ottobre 2020
Mostreggiature dell'Esercito Italiano
venerdì 23 ottobre 2020
Le mostreggiature dell'Esercito Italiano I
ARCHIVIO
L'evoluzione uniformologica dell'Esercito Italiano ha portato ad una evoluzione delle mostrine, che sono una delle caratteristiche del nostro esercito. Gianluca Bonci, componente del CESVAM, ha preparato per la rivista Focus quattro tavole in cui riporta le mostrine attualmente in uso che con post riporteremo.
Gianluca Bonci, Le Mostreggiature dell'Esercito Italiano, Focus Storia Wars Soldati e Battaglie, Trimestrale Maggio 2020
giovedì 22 ottobre 2020
mercoledì 21 ottobre 2020
Presentazione Volume. Riflessioni sulla Grande Guerra. La Vittoria ed i Suoi Generali.
NOTIZIE CESVAM
1918 4 NOVEMBRE 2020
Istituto Nastro Azzurro CESVAM Accademia di Oplologia
INVITO
ALLA PRESENTAZIONE DEL VOLUME DI
Massimo Coltrinari
LA VITTORIA ED I SUOI
ARTEFICI
I Generali italiani
della Grande Guerra
Ne parleranno con l’Autore
Germano Vicarelli e Niccolò
Duranti
Osimo Sala del
Consiglio Comunale, Sabato 31 Ottobre Nell’occasione, a ricordo di tutti i
Caduti, sarà illustrato il
DIZIONARIO MINIMO DELLA
GUERRA
12 volumi
Compendio 1914 Glossario 1914 Compendio 1915 Glossario 1915 Compendio 1916
Glossario 1916 Compendio 1917 Glossario 1917 Compendio 1918
Glossario 1918 Percorsi di Ricerca Indici
Info: www.cesvam.org/libri
I Volumi presentati
sono parte integrante del modulo dedicato alla Grande Guerra del
MASTER DI 1° Livello in
STORIA MILITARE CONTEMPORANEA 1796 – 1960
presso la Università N.
Cusano Telematica Roma
martedì 20 ottobre 2020
L'USO DEI TERMINI IN TEMA DI ANACRONISMI. Il termine Genocidio
GEOPOLITICA DELLE PROSSIME SFIDE
L'uso degli anacronismi'
in geopolitica.
Genocidio è un termine
che è stato coniato nel 1944 e che oggi è usato per eventi precedenti alla sua
coniazione, distogliendo la prospettiva reale degli eventi stessi.
Nel volume Axis Rule in Occupied Europe, scritto da
Raphael Lemkin, avvocato di origine israelita, la parola Genocidio è stata
usata per indicare lo sterminio degli ebrei da parte dei nazisti tedeschi
Genocidio è la combinazione della parola tratta dal greco antico “genos” con la
parola tratta dal latino “cidio”. “Genos” fu interpretato da Lemkin come “razza”
“tribù” mentre “cidio”, derivato dal verbo “caedere”, tradotto in “massacro”.
Due parole di due lingue diverse, di due culture diverse, coniate e combinate
tra loro per indicare un evento che mai si era visto prima nella storia della
umanità come il sistematico sterminio di un popolo su scala industriale,
scientifica, con il consenso di tutto un altro popolo e non solo, ma anche di
parte di altri popoli, come fu l’azione dei nazisti tedeschi verso gli ebrei
dal 1933 al 1945.
L’uso di questa parola dovrebbe essere
limitato al solo sterminio degli ebrei in Germania nel periodo considerato, dalle
le peculiarità che esso mostra. Invece è diventato di uso comune in tutte le
lingue per indicare altri eventi che poco hanno a che fare con lo sterminio
degli ebrei, anche se vi sono alcuni elementi in comune. Abbiamo quindi il
genocidio dei pellirossa negli Stati Uniti, il genocidio degli Armeni (1915
-1916), il genocidio dei bosniaci (Anni ’90), il genocidio in Ruanda (anni ’90).
Applicare al passato
criteri e mentalità di oggi è diventata una prassi comune. L’uso di termini
impropri agevola questo che si può chiamare “anacronismo”. IL problema sorge
quando degli anacronismi se ne fa un uso strategico per legittimare obiettivi
di potenza. Niente è più pericoloso di un anacronismo abbracciato con entusiasmo
dal popolo.[1]
[1]
Nota elaborata sull’articolo “Manuale di
sopravvivenza agli anacronismi”, di Jacob L. Shapiro, in Limes, Rivista
Italiana di Geopolitica, Agosto 2020
lunedì 19 ottobre 2020
Rivista QUADERNI La Storia Il Valore. Pianificazione
Pertanto la pianificazione della Rivista risulta la seguente:
Anno LXXXI, Supplemento XVII, n.Luglio- Settembre 2020, n. 3 dedicato alla presentazione dell'evento.
Anno LXXXI, Supplemento XVIII, n.Ottobre - Dicembre 2020, n. 4 Numero Speciale Decorati
Anno LXXXII, Supplemento IX, n. Gennaio - Marzo 2021, n. 1 dedicato Tesi CESVAM
Anno LXXXII, Supplemento XX, n. Aprile - Giugno, n. 2 Numero Speciale Milite Ignoto
domenica 18 ottobre 2020
RIVISTA QUADERNI Il Valore. La Storia. Anno LXXXI, Supplemento XVI, 2020, n. 2 Aprile - Giugno 2020
sabato 17 ottobre 2020
Dizionario minimo della Guerra di Liberazione. Note a Margine
ARCHIVIO
La Memoria.
Resistenza dei Militari Italiani all'estero
Albania
La scoperta dei figli e nipoti e la
loto volontà di preservare la memoria.
Questa fase, che rappresenta le ragioni del
congresso di Pistoia tenutosi alcuni anni fa, inserito in un programma quadriennale di studi e
ricerche, ebbe origine dalla constatazione che era emersa una volontà di andare
oltre la presenza del testimone e continuare le ricerche. Nel
La somma di tutto questo sta a significare che può
partire, se non è partita, una terza fase di ricerche, che, da un lato si
ripromette di divulgare quanto fino ad ora acclarato e documentato nella prima
e nella seconda fase, dall’altro sviluppare altre ricerche ed approfondimenti
per documentare meglio quegli anni in Italia ma soprattutto all’estero, in
particolar modo in Albania. I temi di ricerca, messi in sistema con quelli
della Prigionia Militare, quinto fronte della Guerra di Liberazione, al momento
sono quelli che precedentemente sono stati affrontati in modo generale:
-
la guerra partigiana condotta dall’E.L.N.A., Esercito
di Liberazione Nazionale Albanese, nella sua interezza, in modo sistematica e
secondo le dottrine di guerriglia e controguerriglia del tempo;
-
l’attività delle Missioni Militari Alleate, oltre a
quelle Britanniche ed Americane, anche e soprattutto quelle Sovietiche.
-
i rapporti tra il Partito Comunista Albanese ed il
Partito Comunista Jugoslavo, sia sul piano ideologico che si quello militare
-
i rapporti tra
-
l’attività
collaborazionista, sia da parte albanese (Il Balli Kombetar e la sua politica,
i rapporti con gli altri partiti ecc) e quella svolta da Soldati Italiani che
avevano aderito alla vecchia alleanza;
-
La questione
degli ebrei scampati alle persecuzioni nel resto d’Europa che avevano trovato
in Albania, territorio italiano, un sicuro rifugio.
-
La gestione amministrativa dei territori liberati
prima del novembre 1944
-
La situazione morale e materiale degli oltre 40.000
che non poterono essere inseriti nelle unità combattenti dell’E.N.L.A e che
vivevano nascosti e braccati su tutto il territorio albanese
-
Il problema del Rimpatrio dei soldati Italiani e le
vicende ad esse connesse.
-
Da ultimo, una ricostruzione del perché i protagonisti
non vollero al loro ritorno parlare e rendere edotti tutti delle loro vicende
e, quindi, una analisi della preservazione della memoria durante i quaranta
anni di oblio.
Un agenda abbastanza fitta che, si
ripete, rappresenta le ragioni del convegno di Pistoia. Convegno organizzato e
voluto attraverso la lente delle vicende dei Soldati Pistoiesi e Toscani in
genera, della Divisone “Firenze” che possono essere tranquillamente presentati
come un esempio di tutto quello che accadde agli altri soldati italiani in
Albania all’indomani della crisi armistiziale del 1943. (massimo Coltrinari)
venerdì 16 ottobre 2020
Collaborazione con altre riviste
NOTIZIE CESVAM
Dal mese di Luglio il CESVAM ha iniziato una collaboprazione con il settimanale
Meridiana
che si pubblica settimanalmente in Osimo (Ancona)
su temi riguardanti la Guerra di Liberazione, della storia del Risorgimento e quelli della prima guerra mondiale
I Materiali sono tratti da quelli disponibili per i progetti in essere
Master di 1° Livello in Politica Militare Comparata dal 1960 ad oggi
NOTIZIE CESVAM
Attività didattica
INDICAZIONE DI MASSIMA PER LA FREQUENZA DEL
MASTER
Completate le formalità di iscrizione (scadenza il 30 novembre p.v.) per l'Anno Accademico 2020-2021,II Edizione sarà dalla Direzione scientifica tenuto un primo colloquio che sarà di presentazione che illustrerà i seguenti punti
RICEVIMENTO STUDENTI
Il ricevimento virtuale da parte del Direttore Scientifico del Master è IL LUNEDI DALLE ORE 9.00 ALLE ORE 13. Il Cellulare del Direttore è stato comunicato attraverso la vostra email. Fuori di questi orari per qualsiasi motivo non si risponde.
La email base di comunicazione è la seguente: didattica,cesvam@istitutonastroazzurro.org
RAPPORTI CON LA SEGRETERIA AMMINISTRATIVA
Ogni questione di carattere amministrativo, giuridico, legale, di organizzazione è di competenza della Segreteria Master della UNICUSANO è non della Direzione Didattica Confondere le due cose depone male per il Frequentatore.
La Direzione Scientifica cura solo la parte Didattica e scientifica del Master
MODALITà DIDATTICHE
La prima sessione utile per la discussione della tesi è la prossima autunnale di Novembre
E' prassi consolidata che dal momento della iscrizione il corso deve essere affrontato con la cadenza di un modulo a settimana; al termine del modulo è consigliabile, ancorchè facoltativo, compilare i test preposti ed inviarli per la correzione a questa direzione-
Ogni accesso alla piattaforma è tracciato. Pertanto è vivamente sconsigliato chiedere la Tesi senza aver acquisto le nozioni esposte nei moduli.
La Tesi come espresso nel modulo apposto necessita come preparazione dalle otto alle sedici settimane dal momento in cui viene assegnata.
Primo Colloquio: per quanto sopra si invita Lor Signori a contattare il Direttore Scientifico il lunedì dalle 9 alle 13 per il colloquio di presentazione. Nel contempo si prega inviare se possibile il proprio Curricula come iniziale forma di presentazione e comunicare la data di Iscrizione al Master e quindi quanti moduli già si sono svolti.
Dopo il primo colloquio si comunicheranno i siti e gli accessi a rete che sono a corollario del programma didattico.
Si fa presente che un Master di I° Livello non è un corso di Laura ne triennale Ne specialista ne tantomeno un corso di perfezionamento o di aggiornamento. La Direzione Scientifica reputa che il Frequentatore deve vestire i panni non dello Studente ma del Frequentatore, volontario, interessato e partecipativo. Qualora si voglia approfondire questo concetto si consiglia vivamente di rileggere e riflettere su il testo della Lettera inviata da Niccolò Macchiavelli a Francesco Vettori, documento così noto che non ha bisogno di altre indicazioni.