Nella primavera del 2014, quando la Russia ebbe la
sensazione che l’Ucraina stesse per passare all’occidente, arrivando ad
ipotizzare una sua entrata nella NATO, una delle opziono strategiche sul tavolo
dei decisori del Cremlino era quella di procedere ad una soluzione “manu
militari”, attuare una vera e propria invasione.
I piani furono presto predisposti, e li vedremo a breve, ma
le risultanze furono non piacevoli. Ben presto, però, ci si accorse che la
Russia, in quanto tale, fermo restando le implicazioni internazionali,
attualmente non ha le forze per una invasione militare della Ucraina. Applicare
in modo diretto la strategia del Forte al Debole, come comunemente viene da
pensare, appare la soluzione più scontata. Nella realtà la Russia di Putin non
ha le forze necessarie per una invasione diretta dell’Ucraina, rimanendo ancora
nel’ambito di una potenza regionale.
Alcuni dati geografici, a premessa,
fanno comprendere questo apparente paradosso.
La Russia ha una popolazione di 143
347 100 abitanti , superficie 17098200 kmq, densità 8 ab. per kmq, crescita
annua .0,1%; popolazione urbana 74%; Prodotto interno lordo 2.118.006ml $; PIL
per ab. 14819 $ (Italia 34.715 $).
Le sue forze armate, in sintesi,
hanno questa architettura: Personale militare 845.000 u., con il 29,6% (250.000u.
e 35.000 Forze Paracadutiste) nell’Esercito, 15,4% (130.000 u.) nella Marina,
17,7% (150.000 u.) nella Aeronautica, ed
il restante 37, 3% così ripartito 80.000
u. nelle forze di deterrenza strategica, 200.000 Comandi e Supporti. Come
forze paramilitari il totale ammonta a
515.000 u. di cui 160.000 Guardie federali di Confine, 50.000 u. Agenzia
Federale per le Costruzioni, 30.000 u. Servizio di protezione civile, 50000
Truppe delle Ferrovie, 4000 nel Servizio
di Sicurezza Federale, e circa 170.000 Truppe dell’Interno.
Occorre rilevare che, prima della
annessione della Crimea, in Ucraina vi erano 13.000 soldati russi con la
seguente dotazione di mezzi: 102 AIFV, mezzi da combattimento per la fanteria e
trasporto truppe meccanizzate, 24 pezzi di artiglieria; 1 Quartier Generale per
la Marina situato a Sebastopoli; due stazioni radar situate a Sevastopol e Mukachevo.
Pochi dati sull’Ucraina. Superficie
603500 kmq (il doppio dell’Italia) Popolazione 48457102, densità75 ab/kmq. P
Con le forze sopra descritte
l’ipotesi per la Russia di una invasione militare dell’Ucraina era ed è una
opzione difficile da attuare. Innanzi tutto per i precedenti. Durante la
seconda guerra mondiale, per la battaglia dell’Ucraina, il Primo ed il Secondo
fronte ucraino impegnarono duramente i Gruppi di Armate tedeschi di von
Manstein e di von Kleist, prendendo in trappola la Prima Armata Panzer.
Siamo sull’ordine di 450-500 mila
uomini più o meno da una parte e dall’altra Altri esempi:Gli Statunitensi, in
Iraq, misero in campo oltre 300.000 uomini. LA NATO, di fronte alla occupazione
degli ex stati Jugoslavi (Kosovo, Serbia, e Bosnia-ontenegro) con una
superficie di 150.470 kmq., cioè 1/6 dell’Ucraina, nei loro piani programmarono
l’impiego minimo e necessario di oltre 200.000 uomini. I precedenti quindi
danno indicazione che per invadere l’Ucraina occorrono almeno 200/300 mila
uomini.
Il Piano integrale di invasione
con obiettivo principale l’occupazione di Kiev
e secondario Poltava-Kremencug, , prevede che partendo dalla città russa
di Kursk, un nucleo corazzato punti “ a botta dritta”, su Kiev, fermandosi alla
periferia per evitare i combattimenti casa per casa; da Belograd e un'altra colonna corazzata si
lancia su Poltava per la conquista prima di Kremencug poi di Dnupropetrovsk;
una terza colonna da Tostov, più meccanizzata che corazzata, deve raggiungere
le rive del Dneper creando dietro il
fiume un fronte, fronte nord, che assicuri poi la conquista della Crimea e le
premesse per raggiungere Odessa.
Per questo piano, il Comando
russo non può non mettere in campo meno di 313.000 uomini pronti al
combattimento con i relativi mezzi e supporti.
Il Piano ridotto di invasone ha
obiettivi più limitati, ovvero la conquista delle aree russofone del Donbass.
Patendo sempre da Kurk, un nucleo corazzato punta decisamente su Zaporizzja,
garantendo il fianco sinistro delle forze, che partendo da Belgorod, punta
decisamente su Donesk e occupa il Dombass; infine le forze partenti da Rostov,
lungo la strada costiera del Mar d’Azov, occupa Mariupol, Berdjansk per
conquistare Mlitopol, la porta di entrata per la Crimea.
Per questo piano, il Comando
russo non può non mettere in campo meno di 106 mila uomini pronti al
combattimento con i relativi mezzi e supporti.
Quali forze attualmente dispone
per l’esigenza ucraina il Cremlino?. In modo molto sbandierato e pubblicizzato
Mosca ha annunciato (2014) esercitazioni di truppe russe ai confini meridionali
con l’Ucraina. Le forze impiegate ammontano a 40.000 uomini; questo dato è
stato confermato sia dagli Osservatori OCSE, sia dai satelliti che dai foto
ricognitori. Gli Ucraini parlano di 120.000 uomini, ma il dato appare più una
variante pubblicitaria che reale.
Con 40.000 uomini Mosca non può
invadere la Crimea.
Nessun piano permette di avere gli obiettivi sia totali
(conquista dell’Ucraina) sia parziali ( conquista della aree russofone) con
tali forze
La conclusione è che la Russia non
può attuare la strategia del forte al debole e, se le cose sono come descritte,
deve passare a quella del debole al
debole.
Su queste considerazioni, Mosca
può tranquillamente dichiarare, tramite il suo Ministro degli Esteri che non
vuole assolutamente invadere la Ucraina direttamente. Ma vi è anche un’altra
considerazione da fare.
Se dal punto di vista
tecnico-militare questi piani sono difficilmente attuabili, sul piano politico
la situazione è ancora più delicata. Il vertice Politico-Militare Russo sa
benissimo che la
Comunità Internazionale può accettare colpi “minimi” come
attuati in Transnistria, in Ossezia, in Abkhazia, ma non può accettare colpi
“grossi” come l’occupazione di parte dell’Ucraina. Una Ucraina mutilata sarebbe
accolta a braccia aperte nella Nato, cosa che Putin vuole assolutamente
evitare.
La conclusione, sia dal punto di
vista militare (guerra classica) che politico, è che la Russia, ancora nella
sua dimensione di potenza regionale, non è in grado di invadere ed occupare
l’Ucraina. Da questa constatazione si aprono gli scenari, nel quadro della strategia
del debole al debole che permetto di ricorre alla guerra rivoluzionaria o
sovversiva attraverso le varie forme di guerriglia.
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