DIBATTITI
Il volume n. 7 della Collanna "I Libri del nastro Azzurro"
1866. QUATTRO BATTAGLIE PER IL VENETO
La III Guerra di indipendenza ed il Valore Militare
è pronto per la stampa.
Riportiamo gli eventi che giustificarono la concessione
della Medaglia d'oro a due principi di casa Savoia,
due delle 33 medaglie d'oro di questa guerra,
che nel volume sono state tutte riportate.
Umberto di Savoia, Principe di Piemonte,
Generale, Comandate la Brigata Parma
Custoza, 24 giugno 1866
Al comando della 16a Divisione del III Corpo
d’Armata, schierata all’estrema destra del corpo d’armata, il 24 giugno 1866
mosse alla occupazione della linea Sommacampagna-Villafranca. Appena oltrepassato
l’abitato di Villafranca, la divisione fu fatta oggetto del tiro della
artiglieria austriaca; a breve fu attaccata da dal Reggimento di Ulani “Cote di
Trani” austriaco, forte di oltre 600 cavalieri, il quale prima investì la
fronte, poi il fianco sinistro dello schieramento. L’urto di queste cariche
produsse un certo scompiglio nelle file della divisione. Superata rapidamente
la crisi, Umberto di Savoia prese alla mano le truppe ed ordinò la formazione
di quadrati, sistema allora in uso della fanteria per difendersi dalle cariche
di cavalleria. Postosi al centro del quadrato di prima schiera (IV battaglione
del 49° Reggimento fanteria) iniziò a dirigere la difesa contro le successive
cariche degli Ulani, che non ebbero successo. Questo suo comportamento, che la
tradizione patriottica riporta con molta enfasi, gli valse la concessione della
Medaglia d’Oro al Valor Militare con questa motivazione:
“Pel brillantissimo coraggio dimostrato
nel condurre la sua divisione al fuoco e per le savie disposizioni date per suo
piazzamento nel fatto d’armi di Villafranca, il 24 giugno”.
Amedeo Ferdinando Maria di Savoia Duca d'Aosta,
Generale, Comandante la brigata “Granatieri di
Lombardia”
Custoza 24 giugno 1866
Al comando della Brigata “Granatieri di Lombardia”,
aveva occupato il 23 giugno l’altipiano di Pozzolo, il 24 giugno mosse per
Valeggio, Custoza, Sommacampagna con meta Sona. Impegnato il combattimento
prima che la brigata avesse completato lo schieramento tra Monte Croce e Monte
Torre, fu chiamata prendere posizione all’estrema sinistra della divisione per
fronteggiare la minaccia austriaca; poco dopo fu lanciata all’assalto per la
strada che sale la collina tra Custoza e Monte Torre. Subito investi Palazzo
Balfi ed i casolari di Gorgo, in parte occupati dagli austriaci. In questi
combattimenti, fu ferito al petto da palla di fucile e nonostante questo
continuò a combattere. Per il suo
comportamento ottenne la Medaglia d’Oro con questa
motivazione:
"Pel brillante valore dimostrato
muovendo arditamente alla testa della sua brigata all'attacco dei cascinali
occupati dal nemico a M. Croce, dove fra i primi rimase ferito da palla di
fucile"
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