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venerdì 28 marzo 2025

Contributo alla Formazione dell'Albo d'Oro dei Decorati Italiani. Le Decorazioni al valore di Forza Armata I Parte

 ARCHIVIO

Progetto Albo d'Oro

Manuel Vignola

LE DECORAZIONI AL VALORE DI FORZA ARMATA



Le ricompense al Valor Militare sono attestati che tutti gli Stati concedono a coloro i quali sono stati valutati come degni di pubblico onore in virtù di atti di eroismo militare, compiuti in guerra ma anche in pace se l'atto ha attinenza con le finalità per le quali le FF.AA. prestano la loro opera. In Italia il primo dei Savoia a concedere una ricompensa al valore militare fu Vittorio Amedeo III nel 1793 (Ordine dei Decorati al Valor Militare), a cui è seguito nel 1815 l'Ordine Militare dei Savoia (oggi d'Italia). Nel 1833 nacquero le Medaglie in bronzo, argento e oro al Valor Militare e nel 1922 al termine della Grande Guerra Vittorio Emanuele III istituì la decorazione più recente, la Croce al Valor Militare, la più bassa in grado.

Sin dall'istituzione delle Medaglie al Valore le varie FF.AA. e la Guardia di Finanza si sono dotate nel corso del tempo di proprie decorazioni al Valore per premiare dapprima i propri militari successivamente chiunque compresi Reparti o Enti in attività non necessariamente belliche; sono state altresì istituite apposite decorazioni al merito  per coloro i quali hanno prestato attività o studi volti al progresso della Istituzione. Tutte le normative emanate nel corso del tempo (salvo la Guardia di Finanza) sono state abrogate e uniformate con il D. Lgs. 66/2010, il cosiddetto Codice dell'Ordinamento Militare e dal relativo Regolamento di Attuazione (D.P.R. 90 del 15 marzo 2010 T.U.R.O.M.) e tutte grossomodo hanno alcune caratteristiche comuni:

 

-possono essere concesse a chi in attività militari non belliche presta con coraggio la propria opera per salvare vite o evitare/ridurre sinistri rilevanti portando di conseguenza onore alla FF.AA. (per le Medaglie al Valore in oro/argento a rischio della propria incolumità, bronzo se non vi è stato pericolo di vita) e per la classe oro è necessario che l'episodio sia stato tanto eclatante da aver  giovato in modo rilevante al prestigio della FF.AA.;

-tutte le decorazioni  possono essere concesse “alla memoria” (fregiabili nell'ordine dal coniuge se presente, dal figlio/a maggiore, dal genitore più anziano, dal fratello/sorella più anziano, concesse alla FF.AA. di appartenenza nei modi previsti o al Comune di nascita se civile);

-non possono essere concesse a colui il quale è interdetto dai pubblici uffici (se trattasi di interdizione temporanea limitatamente a quel periodo) e se fossero state concesse devono essere ritirate salvo successiva riabilitazione nelle modalità previste per legge;

-sono concesse solitamente da un Generale C.A. o equivalente se non da un delegato del Ministro competente;

-va data pubblicità sia in Gazzetta Ufficiale sia ai Comuni di nascita sia nei bollettini delle singole FF.AA. che le elargiscono;

-ove le apposite Commissioni non giudichino l'atto idoneo, solitamente possono inoltrare al Ministro dell'Interno per eventuale concessione al Valore o Merito civile se vi sono i requisiti;

-le Medaglie al Valore sono proposte dal Ministro della Difesa, di concerto con Ministro delle Infrastrutture per marinai/aviatori civili, o dal Ministro dell'Economia per la Guardia di Finanza, e concesse dal Presidente della Repubblica, mentre le decorazioni al merito sono concesse dal Ministro competente (Difesa o Economia), previo vaglio di apposita Commissione che ricomprende solitamente il vertice militare della FF.AA./Guardia di Finanza e una rappresentanza del Corpo/Amministrazione di appartenenza del candidato.

 

Secondo l'art. 6 dello Statuto dell'Istituto del Nastro Azzurro fra Decorati al Valor Militare le Medaglie al Valore di FF.AA./GdF comportano l'iscrizione al suddetto Istituto come “socio ordinario” compresi i congiunti, salvo comportamenti contrari all'onor militare.

Si provvederà ora ad esaminare sinteticamente le decorazioni analizzando direttamente la legislazione di riferimento e il sito del Quirinale nella apposita sezione

 (continua)

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