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martedì 25 marzo 2025

102° Anniversario della Fondazione dell'Istituto del Nastro Azzurro 1923 - 2025 II Parte

 APPROFONDIMENTI

Storia del Nastro Azzurro

Massimo Coltrinari

L’Associazione dei decorati al Valor militare e l’Associazionismo  militare e Combattentistico

 


“Ieri sera nella sala della Associazione Umbra, gentilmente concessa. In via delle Finanze 6, un numeroso gruppo di decorati al valore militare si è costituito in Associazione Nazionale. Presiedeva il generale Pirzio Biroli. Tra gli intervenuti notiamo: il col. Montanari, il col Nazari, il magg Simoni, il capitano Viola, il capitano Anicarelli il capitano Bucci, il capitano Greco, l’avv. Pellizzari, De Benedetti ed altri intervenuti. Fu discusso ed approvato lo Statuto provvisorio e furono elette le cariche fra le quali il Consiglio dei Dieci che risultò composto da: on. Acerbo, Balbo, Casagrande, Devecchi, Gazzoni, Brenci, Paolucci, Pellizzari, Simoni, Viola; segretario generale Maurizio Barricelli. E il Comitato provvisorio d’Organizzazione e Propaganda al quale furono eletti: Viola, Berni, Benedetti, Stelliti Scala Gazzoni, Capelli, Pellizzari.

Furono inviati telegrammi di omaggio al Re, al Duca d’Aosta, e a d’Annunzio, ed al Ministro della Guerra e della Marina ed all’On. Mussolini che fu proclamato Presidente onorario della Associazione. Tutti gli intervenuti costituirono il primo nucleo di Soci fondatori della Associazione Nazionale fra i Decorati al Valore Militare. Le Associazioni preesistenti: Associazione nazionale di decorati al Valore Militare in Roma,  e l’Unione dei decorati al Valore di Ronciglione rappresentate dai rispettivi presidenti dichiararono di fondersi colla nuova grande Associazione nazionale. “[1]

 

Da questo documento si deduce che esistevano già due Associazioni tra Decorati al Valore Militare, una a Roma, denominata “Associazione Nazionale di Decorati al Valore Militare” ed una costituita a Ronciglione, in provincia di Roma, denominata Unione dei Decorati al Valore. Quindi si manifestava la volontà di creare un unico organismo. Present l’on Acerbo, che risulta esse, anche per il prosieguo degli avvenimenti, l’anima politica della costituzione, anche se la presidenza della Riunione è assunta dal Generale di Brigata Pirzio Biroli.[2] E’  deciso ed approvato l’ordinamento che prevede un Consiglio dei Dieci” quale organo decisionale e d un Comitato provvisorio d’Organizzazione e Propaganda

Nel Consiglio dei Dieci, come riferisce il Messaggero, sono eletti

Acerbo,

Balbo,

Casagrande,

Devecchi,

Gazzoni,

Brenci,

Paolucci,

Pellizzari,  

Simoni,

Viola

Questi sono i Soci fondatori dell Associazione Nazionale dei Decorati al Valor Militare

Viene Eletto anche un organo esecutivo definito “”Comitato Provvisior d’Organizzazione e Propaganda” in cui vengono chiamati a far parte

Viola,

Berni,

Benedetti,

Stelliti Scala

Gazzoni,

Capelli,

Pellizzari

 

Il Segretario generale della Associazione è eletto Maurizio Barricelli.

In questa riunione la dizione è ancora “Associazione fra Decorati al Valore Militare” e non compare la dizione “Nastro Azzurro”. Viene discusso lo statuto:la fonte non ne parla, ma sicuramente sarà basato su quello della Legione Azzurro

 (continua) 



[1] Il Messaggero, 17 febbraio 1923. Dal Titolo “I decorati al valore militare”, tratto da “Il Nastro Azzurro” Periodico del Nastro Azzurro, Anno XXIII, n. 5 Settembre 1973

 

[2]  Alessandro Pirzio Biroli ( Campobasso 23 luglio 1877 – Roma 20 maggio 1962) iniziò la Grande guerra con il gradi di Capitabo e la termino con il grado di Generale di Brigata, grado ottenuto per “meriti di Guerra” (Controllare le Decorazioni: Ha tre Croci di Guerra al Valore)


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