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lunedì 28 agosto 2023

Russia 1942 -1943. Diario del Generale Vices Vinci III Parte

 APPROFONDIMENTI



CONSIDERAZIONI SU QUESTO PERIODO DI LOTTA

 

Quello che fu per altri reparti, anche se poi esaltati, una triste esperienza di passiva ritirata con qualche episodio di disperata reazione, fu per il 6° Bersaglieri, chiamato ad agire nelle stesse condizioni strategiche ed ambientali, una,  trionfale prolungata azione di guerra protrattasi per centinaia di chilometri, in cui pur ritirandosi fu sempre il protagonista ed il vincitore.

Quali elementi consentirono questo eccezionale successo? Il Comandante, i quadri Ufficiali e Sottufficiali, il bersagliere. Ognuno di essi merita una menzione particolare.

Il Comandante che sarebbe diventato certamente una figura leggendaria se le tristi vicende della guerra avessero preso un altro corso, si rivelò allora, almeno per noi, l'uomo del destino.

Tattico eccezionale, capace di fulminee decisioni, coraggioso e quasi temerario, duro ed inflessibile con tutti, freddo e calcolatore, seppe prendere decisioni giuste in ogni frangente subordinando spesso alla sua ferrea volontà e perizia anche Superiori comandanti di Unità e  consistenti reparti Alleati.

I quadri Ufficiali e sottufficiali, fedeli e puntuali esecutori di ordini anche se a volte ritenuti inattuabili, ma capaci di coraggiose iniziative, furono come fari nel buio per i loro soldati. Tennero in pugno gli uomini fermamente ma con comprensione, aiutandoli e non solo con l'esempio a superare fatiche, disagi, situazioni critiche.

I Bersaglieri, potenti fisicamente lo erano ancora forse di più moralmente. Nella depressione generale, a contatto e spesso frammischiati con soldati distrutti, abbruttiti e resi abulici dalla fatica, mantennero sempre  amore e fiducia. per le proprie armi, per  il proprio reparto e per i loro ufficiali.

Di questi tre elementi nessuno fu inferiore all'altro, ma ognuno di essi integrò gli altri in maniera decisiva rendendo possibile a suon di sacrifici e morte un ripiegamento ordinato di migliaia di soldati che per loro merito potevano ritornare alle loro case.

Il loro eroismo fu premiato con molte decorazioni al Valor Militare sul Campo, ma furono defraudati anche di queste attestazioni di cora­ggio. I relativi brevetti e motivazioni furono smarriti o andarono di­strutti 1'8 Settembre del '43 in modo piuttosto strano se non sospetto.

Fra tutti meritano una  menzione particolare motocarrellisti.

Statue  i ghiaccio nel vento e nella neve, si sostituirono ai mezzi di collegamento, furono portaferiti, pattugliatori astuti, mitraglieri e portamunizioni, meccanici provetti.

Non posso sottacere il decisivo apporto del II° Gruppo del 121° Rgt. Art. che combattendo al nostro fianco con fredda determinazione ci chiede la forza e la possibilità di opporci alle incursioni dei carri armati e corazzati nemici.

 


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