APPROFONDIMENTI
CONSIDERAZIONI SU QUESTO PERIODO DI
LOTTA –
Quello che fu per altri reparti,
anche se poi esaltati, una triste esperienza di passiva ritirata con qualche
episodio di disperata reazione, fu per il 6° Bersaglieri, chiamato ad agire
nelle stesse condizioni strategiche ed ambientali, una, trionfale prolungata azione di guerra
protrattasi per centinaia di chilometri, in cui pur ritirandosi fu sempre il
protagonista ed il vincitore.
Quali
elementi consentirono questo eccezionale successo? Il Comandante, i quadri
Ufficiali e Sottufficiali, il bersagliere. Ognuno di essi merita una menzione
particolare.
Il
Comandante che sarebbe diventato certamente una figura leggendaria se le tristi
vicende della guerra avessero preso un altro corso, si rivelò allora, almeno
per noi, l'uomo del destino.
Tattico
eccezionale, capace di fulminee decisioni, coraggioso e quasi temerario, duro
ed inflessibile con tutti, freddo e calcolatore, seppe prendere decisioni
giuste in ogni frangente subordinando spesso alla sua ferrea volontà e perizia
anche Superiori comandanti di Unità e
consistenti reparti Alleati.
I
quadri Ufficiali e sottufficiali, fedeli e puntuali esecutori di ordini anche
se a volte ritenuti inattuabili, ma capaci di coraggiose iniziative, furono
come fari nel buio per i loro soldati. Tennero in pugno gli uomini fermamente
ma con comprensione, aiutandoli e non solo con l'esempio a superare fatiche,
disagi, situazioni critiche.
I
Bersaglieri, potenti fisicamente lo erano ancora forse di più moralmente. Nella
depressione generale, a contatto e spesso frammischiati con soldati distrutti,
abbruttiti e resi abulici dalla fatica, mantennero sempre amore e fiducia. per le proprie armi, per il proprio reparto e per i loro ufficiali.
Di
questi tre elementi nessuno fu inferiore all'altro, ma ognuno di essi integrò
gli altri in maniera decisiva rendendo possibile a suon di sacrifici e morte un
ripiegamento ordinato di migliaia di soldati che per loro merito potevano
ritornare alle loro case.
Il
loro eroismo fu premiato con molte decorazioni al Valor Militare sul Campo, ma
furono defraudati anche di queste attestazioni di coraggio. I relativi
brevetti e motivazioni furono smarriti o andarono distrutti 1'8 Settembre del
'43 in modo piuttosto strano se non sospetto.
Fra
tutti meritano una menzione particolare
motocarrellisti.
Statue i ghiaccio nel vento e nella neve, si sostituirono ai mezzi di
collegamento, furono portaferiti, pattugliatori astuti, mitraglieri e
portamunizioni, meccanici provetti.
Non
posso sottacere il decisivo apporto del II° Gruppo del 121° Rgt. Art. che
combattendo al nostro fianco con fredda determinazione ci chiede la forza e la
possibilità di opporci alle incursioni dei carri armati e corazzati nemici.
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