DIBATTITI
“Istoreo”,
verbo greco, è la radice da cui deriva “storia”, che può tradursi in
“ricercare”, “indagare”, da cui l’uso del termine “storia” utilizzato nel senso
di ricerca, indagine, sugli avvenimenti del passato. Dalla ricerca si genera
sempre la conoscenza, quindi prevalse l’uso di fare coincidere il significato
con il risultato della ricerca stessa. Da qui si intende la “storia” quale
conoscenza del passato. Una conoscenza che non può che essere “indiretta”, ovvero basata sulle
testimonianze, raccolte, che il passato ci tramanda.
Pertanto
chi intende la storia come acquisizione di nozioni, di date, di avvenimenti
fini a sé stessi, ripetuti e riportati senza un nesso tra loro, è completamente
fuori strada e la sua è una attività di finto erudito.
Il
punto centrale dell’interesse della storia è l’uomo, visto come assoluto
protagonista; da qui è consequenziale che la storia non può solo interessarsi
alla nuda ricostruzione degli eventi, ma tende o deve tendere a scoprire e
conoscere, oltre alle azioni, anche le idee, i sentimenti, i valori, che furono
propri degli uomini e delle situazioni del passato, e arrivare ad esprimere su
tutto ciò un motivato e ponderato giudizio. Storia, quindi, come conoscenza
critica del passato umano, acquisita con l’ausilio della documentazione e delle
testimonianze che essa ci ha lasciato.
Da
queste asserzioni emerge un elemento alquanto controverso, ovvero la storia
come conoscenza si converte in un insegnamento di vita. Può anche essere così,
ma vi sono molto dubbi. Se il protagonista della storia è l’uomo e che quanto
appare a noi come passato in realtà è un presente vissuto da generazioni
trascorse, non appare temerario sostituire il termine “passato umano” con
quello di “vita vissuta”. Da qui il discendere di insegnamenti che dovrebbero
aiutare a gestire meglio i processi decisionali del presente. Ma non è così,
altrimenti non si spiegherebbero i ripetuti errori, o tragedie, quasi spesso
similari se non identiche, che sia singolarmente che collettivamente si
compiono di generazione in generazione.
La
storia “maestra di vita”, è uno dei tanti miti che ci si può creare, ma come
tutti i miti rimangono fine a sé stessi: la storia può aiutare, ampliando la
base culturale, a gestire presente e futuro, ma non di più.
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