APPROFONDIMENTI
Diceva il
telegramma: “Pregasi far conoscere atteggiamento attuale dell'ex deputato Viola
e se egli pensa
di rientrare in Italia Suvich”
Non conobbi mai
la vera risposta dell'ambasciatore, ma seppi successivamente, rientrando in
Patria che nell'aprile del
1944 a guerra finita, quel che si proponeva di fare a mio danno il dittatore.
Infatti da una “Rubrica
segreta delle persone ricercate e sospette” edita a cura della P.S. (Polizia Frontiera e Trasporti) 1° luglio 1943, pag. 838 si poteva leggere
quanto segue:
“Ettore Viola di
Pietro, nato a Villafranca in Lunigiana – Min Int. Cas. - ARRESTARLO”.
Detta rubrica
segreta me la mostrò un funzionario della Questura di Napoli nella stessa
primavera del 1944 allorché gli Alleati, d'accordo col nostro Governo, mi
reintegrarono nell'ufficio di dirigente dell'Associazione Nazionale
Combattenti.
Per un vero
gioco della sorte Mussolini poté fare la sua guerra.
Ho accennato a
un gioco della sorte perché sarebbe bastato che l'Inghilterra bloccasse il
Canale di Suez con l'affondamento di una nave, per mettere in ginocchio il
dittatore.
Invece,
ritenendo forse di potersi intendere con un Mussolini contento e soddisfatto
per la facile conquista dell'impero del Negus, fu di altro avviso. Infatti qualche tempo dopo
la celebrazione della vittoria fascista, gli inglesi presero l'iniziativa di
promuovere con il Duce un incontro chiamato, se non erro, “Convegno di
gentiluomini”.
Mussolini vi
aderì, ma di malavoglia, convinto, com'era che l'Inghilterra gli avesse
lasciato conquistare l'Etiopia perché non aveva i mezzi né forza per
impedirglielo; e ora era sicuro che la stessa Inghilterra volesse allearsi con
lui per difendersi dall'inquieto e già pericoloso dittatore tedesco.
Gli anni
successivi registrarono il grave errore del Duce, ma intanto egli aveva potuto
pavoneggiarsi dei risultati ottenuti e veder tanti italiani riconciliarsi con
lui per i successi conseguiti.
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