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lunedì 17 gennaio 2022

Ettore Viola: COMBATTENTI E MUSSOLINI DOPO IL CONGRESSO DI ASSISI II Parte

 APPROFONDIMENTI


 Mussolini accusò ricevuta della mia lunga lettera il 28 marzo 1936, ma solo indirettamente e per  e per mezzo di un telegramma all'Ambasciatore d'Italia a Santiago del Cile firmato Suvich. Segretario di Stato agli Esteri.

Diceva il telegramma: “Pregasi far conoscere atteggiamento attuale dell'ex deputato Viola e se egli pensa di rientrare in Italia Suvich”

Non conobbi mai la vera risposta dell'ambasciatore, ma seppi successivamente, rientrando in Patria     che nell'aprile del 1944 a guerra finita, quel che si proponeva di fare a mio danno  il dittatore.

Infatti da una “Rubrica segreta delle persone ricercate e sospette” edita a cura della P.S.  (Polizia Frontiera e Trasporti)  1° luglio 1943, pag. 838 si poteva leggere quanto segue:

“Ettore Viola di Pietro, nato a Villafranca in Lunigiana – Min Int. Cas. - ARRESTARLO”.

Detta rubrica segreta me la mostrò un funzionario della Questura di Napoli nella stessa primavera del 1944 allorché gli Alleati, d'accordo col nostro Governo, mi reintegrarono nell'ufficio di dirigente dell'Associazione Nazionale Combattenti.

Per un vero gioco della sorte Mussolini poté fare la sua guerra.

Ho accennato a un gioco della sorte perché sarebbe bastato che l'Inghilterra bloccasse il Canale di Suez con l'affondamento di una nave, per mettere in ginocchio il dittatore.

Invece, ritenendo forse di potersi intendere con un Mussolini contento e soddisfatto per la facile conquista dell'impero del Negus, fu  di altro avviso. Infatti qualche tempo dopo la celebrazione della vittoria fascista, gli inglesi presero l'iniziativa di promuovere con il Duce un incontro chiamato, se non erro, “Convegno di gentiluomini”.

Mussolini vi aderì, ma di malavoglia, convinto, com'era che l'Inghilterra gli avesse lasciato conquistare l'Etiopia perché non aveva i mezzi né forza per impedirglielo; e ora era sicuro che la stessa Inghilterra volesse allearsi con lui per difendersi dall'inquieto e già pericoloso dittatore tedesco.

Gli anni successivi registrarono il grave errore del Duce, ma intanto egli aveva potuto pavoneggiarsi dei risultati ottenuti e veder tanti italiani riconciliarsi con lui per i successi conseguiti.

Ettore Viola
Continua

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