Cerca nel blog

martedì 25 gennaio 2022

Esperienze dell'impiego del Battaglione Monte Cervino in Russia 1941

 ARCHVIO

Progetto Russia  2020/1

Lettera del Colonnello Baudino al Comando superiore delle truppe Alpine a Trento in merito all’approntamento del battaglione Monte Cervino per l’esigenza della Russia. Una lettera in cui in pratica, sulla base delle esperienze acquisite nei primi mesi di impiego di questa unità scelta le risultanze sono tutte negative. Vengono elencati i motivi per cui il Battaglione “Monte Cervino” non ha operato al meglio in quanto concettualmente i presupposti erano quanto mai errati. In pratica vi era uno scollamento tra le capacita del battaglione ed i compiti assegnati, scollamento che in Russia emerse in tutta la sua consistenza. L’estensore indica al Comando superiore tutta una serie di suggerimento e lineamenti da adottare per evitare il ripetersi di errori e impiego non al meglio. Il documento dimostra che è stata raccolta tutta l’esperienza dell’impiego delle truppe alpine in Russia e che simile esperienza avrebbe permesso di portare l’equipaggiamento e l’addestramento più in linea con l’esigenze di impiego. La data è importante: ottobre 1941 e la lettera era indirizzata all’organo competente, il Comando delle Truppe Alpine. (Massimo Coltrinari)



OGGETTO: Battaglione alpino sciatori per il C.S.I.R.

 

AL COMANDO SUPERIORE DELLE TRUPPE ALPINE

(risp. Attergato 1004/S del 29 settembre u.s.)

               TRENTO

 

Premetto: .

1° - La costituzione del btg. sciatori "M. Cervino" si è dimostrata, nell'applicazione pratica, assolutamente inadeguata ai compiti bellici che possono essere affidati ai reparti sciatori.

Tale battaglione, sia per l'esigua consistenza numerica, sia soprattutto per la mancanza di elementi di fuoco, è privo di qualsiasi capacità a sostenere un combattimento anche di breve durata; non può né superare le resistenze anche deboli che può incontrare a notevole distanza dal grosso per il quale agisce, né resistere efficacemente alle puntate aggressive dell'avversario.

Lo stesso dicasi per i singoli elementi costitutivi del btg..

 

2° - La costituzione prevista nella circolare dello S.M.R.E. n. 33220 del 25/12/1940 è stata adottata a suo tempo esclusivamente perché la deficienza di alpini nel territorio metropolitano (4 divisioni su 5 impiegate in Albania) non consentiva assolutamente di costituire reparti più consistenti.

 

3° - Sembra a questo Comando che, per il carattere rapido e violento della lotta in Russia e le caratteristiche di rapida risoluzione delle successive situazioni per mezzo di puntate profonde, sia indispensabile che la punta esplorativa debba avere notevole capacità penetrativa e possa dare anche direttamente sicurezza al grosso; ciò che non è possibile se il mezzo impiegato non dispone di sufficiente volume di fuoco e di numero adeguato di uomini. Inoltre, tenuto conto di quanto sopra, ritengo che un solo battaglione, anche se di consistenza più forte di quella prevista per il btg. "M. Cervino", non possa adempiere a tutti i compiti previsti (ed a quelli prevedibili) sul fronte e sui fianchi del C.S.I.R..

 

4° - L'impiego del btg. sciatori spezzettato su tutto il fronte, con i vari elementi messi alle dipendenze di comandanti esperti ma certamente incompetenti in fatto di neve e di freddo, farà sì che, come già è avvenuto in Albania e durante l'altra guerra europea, i reparti sciatori verranno impiegati come normali reparti ed il prezioso materiale umano, specializzato e molto difficilmente sostituibile, subirà un logorio inutile perchè senza tangibile frutto. In Albania - è noto - il btg. Cervino è stato impiegato mettendo le compagnie ed anche i plotoni a disposizione di battaglioni bersaglieri e di fanteria.

 

5° - Metto in evidenza che al C.S.I.R. occorrono certamente più reparti già addestrati nell'uso degli sci e, soprattutto, consulenti di notevole competenza in fatto di vita e di guerra invernale.

Per quanto i centri di addestramento possano essere numerosi ed abili è impossibile sperare di poter trasformare in sciatori i soldati che mai hanno calzato gli sci, tanto più in guerra di movimento. Per abilitare tali soldati non avvezzi al clima a marciare in piano, senza che lo sci costituisca per loro uno strumento ritardatore, occorrono almeno 30 giorni, durante i quali i soldati da addestrare debbono restare fermi in località appropriata. Ritengo evidente perciò che, dopo il primo battaglione sciatori, ne verrà chiesta l'urgente costituzione di altri.

 

6° - Tali reparti saranno completamente abbandonati a sè stessi e dovranno essere considerati persi per gli alpini e per la loro gloria.

Considerato il carattere dei nostri soldati e dei nostri reparti e la necessità che siano governati ed impiegati da alpini, stimo necessaria la creazione di un organo superiore, in grado di coordinare l'azione dei reparti sciatori e di mettere la sua competenza a disposizione dei comandi superiori.

 

7° - Considerato il lungo tempo occorrente per addestrare adeguatamente le truppe di fanteria, artiglieria e celeri del C.S.I.R. nell'uso dello sci e tenuto conto del carattere particolare dell'innevamento in Russia (nel nord: innevamento precoce, scarso ma persistente durante 7-8 mesi; altezza della neve in genere permanentemente non superiore ai 15-20 cm.; nella Russia meridionale innevamento tardivo, in genere a fine novembre, precipitazioni più abbondanti, ma meno frequenti, durata dell' innevamento tre mesi, altezza neve varia da 30-40 cm. a 60-70), ritengo che sarebbe sufficiente addestrare le piccole aliquote delle truppe del. C.S.I.R. necessarie per il servizio di collegamento fra reparti e comandi a distanze non superiori alla mezza tappa. Tutti gli altri elementi è bastevole che siano muniti di racchette, tanto più che le truppe del C.S.I.R. non potranno mai essere in grado, anche dopo mesi di addestramento, di sostituire completamente i reparti sciatori.

 

8° - In relazione a quanto sopra riterrei più opportuno:

a) - Far sì che gli alpini inviati in Russia, per il loro numero, per la costituzione dei reparti e la loro consistenza, siano in grado di assumersi per intero l'onere della guerra invernale nella parte che deve essere affidata a reparti sciatori;

b) - ottenere che essi vengano impiegati esclusivamente in relazione alle loro caratteristiche;

c) - anzichè adottare la costituzione prevista a suo tempo per il btg. "M. Cervino", costituire i reparti sciatori nel modo proposto da questo comando, riducendo le compagnie fucilieri a due in ogni battaglione e riunendo i plotoni mortai in una compagnia;

d) - costituire tre battaglioni di tale tipo, riuniti in un gruppo del quale dovrebbero fare parte organica una batteria da 75/13 (su 4 pezzi) slittata, una batteria c.a. da 20 slittata, una compagnia mortai da 81, adeguati mezzi dei servizi e, fra i mezzi di trasporto, slitte a motore, sia a cingoli, sia ad elica.

Il comando di gruppo, sarebbe il naturale consulente del comando superiore e, nello stesso tempo, assicurerebbe l'impiego razionale dei reparti.

La forza dei reparti sarebbe:

- compagnia fucilieri (4 squadre fucilieri - 4 squadre fucili mitragliatori)                103

- compagnia mitraglieri (2 plotoni mitraglieri)                                                               71

- compagnia mortai (3 plotoni mortai)                                                                             107

- battaglione sciatori (2 cp. fucilieri; 1 cp. mitraglieri

di cui 309 sciatori                                                                                                                   420

- gruppo (esclusi servizi, batteria da 75 e btr. c.a.) di cui 1037 sciatori                     1567

 

9° - Vi è la possibilità di costituire tale unità con le disponibilità attuali senza troppo compromettere la capacità manovriera invernale dei reggimenti alpini?

Ritengo di poter rispondere affermativamente.

Infatti:

Si può calcolare che per ogni classe di leva, sopratutto per quelle comprese dal 1912 al 1919, sono stati addestrati in media da 120 a 150 elementi per ogni reggimento. Si può calcolare che vi sia stata una dispersione, per cause varie, del 30% (percentuale massima per le classi più anziane) e che i rimanenti abbiano subito perdite di guerra del 50% (percentuale evidente mente esagerata).

Ogni reggimento ha attualmente incorporati, in modo sicuro, da 280 a 360 elementi delle classi dal 1913 al 1919 che hanno frequentato i corsi sciatori. Si può calcolare che una percentuale dal 15 al 20% ha conservato integra elevata capacità, gli altri con pochi giorni di esercizio potranno riacquistare abilità sufficiente, tenuto conto della natura del terreno nella Russia meridionale. Perciò ognuno dei 6 reggimenti attualmente in territorio metropolitano può agevolmente fornire, a mio avviso, una media di 180 sciatori dei quali da 25 a 30 ottimi.

Rimangono integre ai reggimenti le aliquote addestrate delle classi '20 e '21 ed, entro il mese di gennaio, potrà essere addestrata l'aliquota del 1922.

Oltre a ciò ritengo indispensabile che i reggimenti provvedano sin d'ora a costituire distaccamenti nei rifugi più elevati per iniziare senz'altro l'addestramento di masse di sciatori delle classi anziane.

 

10° - Assegnando ad ogni cp. dei battaglioni sciatori un Ufficiale subalterno e due sottuffic1ali in più dell'organico, il corpo sciatori disporrà di una aliquota di istruttori che, per i compiti presso il C.S.I.R., possono essere considerati sufficienti (9 ufficiali - 18 sottufficiali). Rammento in proposito lo scarso esito dei corsi sciatori effettuati al fronte e la necessità che la specializzazione venga effettuata in Patria.

 

11° - Tenuto conto della presenza nel territorio metropolitano di tre di visioni, ritengo che a ciascuna potrebbe essere affidata la costituzione di un battaglione, che potrebbe portare il name della divisione stesa (Taurinense - Cuneense - Tridentina), mentre il gruppo potrebbe assumere il nome di "Duca degli Abruzzi".

 

12° - Con la soluzione proposta:

a) - si ovvierebbe all'inconveniente di disperdere elementi preziosi che, poco conosciuti nelle loro possibilità, se impiegati erroneamente verrebbero totalmente sprecati senza trarne alcun frutto. Considerare in proposito che un btg. sciatori disperso sul fronte di un corpo d'armata è polverizzato ed induce non solo ad errate conclusioni sulla sua efficacia, ma soprattutto a chiedere continuamente complementi o rinforzi.

b) - si fornirebbe al C.S.I.R. un tangibile ausilio nella stagione invernale, poichè oltre alla possibilità del continuo sviluppo delle operazioni il gruppo o reggimento sciatori darebbe modo di fornire alle unità di fanteria, bersaglieri, celeri, artiglieria, gli indispensabili consiglieri competenti.

c) - si avrebbe modo, quando occorra, di ricuperare la massa degli sciatori per l'impiego altrove.

d) - le operazioni invernali sarebbero affidate alle truppe più adatte.

e) - la rappresentanza alpina nel C.S.I.R. sarebbe in grado di far sentire il proprio peso ed il proprio valore.

............

Mi riservo di trasmettere fascicolo della formazione :

-       Comando di Rgt. sciatori

-       Battaglione sciatori

-       Compagnia mortai

e delle relative dotazioni.

 

IL COLONNELLO COMANDANTE

(Carlo Baudino)

Nessun commento:

Posta un commento