APPROFONDIMENTI
I Precedenti
Nel 1809, si erano avuti
i primi contati diretti tra Londra e il governo afghano, quando
Con un altro trattato,
concluso tra l’Inghilterra e
Si trattava di un accordo
oneroso, anche se era stato posto il caveat che tale impegno sarebbe
venuto meno nel caso in cui l’attaccante fosse stata
Dost Mohamet[2]
cingeva la corona di Kabul e tenta di
riunire con la forza delle armi, usando le sue doti diplomatiche e politiche e
con l’aiuto della Persia e della Russia le sparse membra dell’Afghanistan. Per
raggiungere i suoi fini l’Inghilterra decise di sbalzarlo dal trono e di porvi in
sua vece Shah Soojah, rampollo della dinastia decaduta e precedente governatore
di Kabul dal 1803 al 1809.
Nella dichiarazione di
guerra dell’Inghilterra all’Afghanistan si legge: “Dost Mohamet ha mostrato
chiaramente con il suo contegno che gli interessi dell’impero indiano corrono
pericolo fino a che Kabul rimane in suo potere. Noi facciamo la guerra l Kabul
per allontanarne un capo troppo intelligente”. La logica che sottende alla I guerra afgana è
semplice. poichè
I
due obiettivi di Lord Auckland[3],
nella temeraria impresa afghana, erano pertanto due:
. sollevare
l’assedio persiano di Herat (obiettivo più pressante e per il quale il tempo
era un fattore critico);
. la salita di Shah Soojah sul trono afghano.
Il piano operativo di
Lord Auckland prese corpo all’inizio dell’estate del 1838, quando concluse un
accordo tra il governo anglo-indiano, Runjeet Singh e Shah Soojah, lo
stesso Sahh Soojah che con una forza comandata dall’esercito indiano e pagato
con denaro britannico (nonché con il supporto del Maraja del Punjab) aveva
tentato di riprendere il trono di Kabul.
Qualunque azione dell’esercito
anglo-indiano doveva, secondo le abitudini del tempo, essere giustificata con
un manifesto e quindi per giustificare il suo piano Lord Aucland, rilasciò il
manifesto di Simla (la capitale del regno britannico in India) il 1°ottobre
1838 spiegando le ragioni per l’intervento inglese in Afghanistan. Nel
manifesto si stabiliva che al fine di assicurare il benessere e la sicurezza
dell’India, i Britannici avrebbero dovuto avere sicurezza alla frontiera
occidentale.
[1] Vedasi Post in data 22 settembre 2021 di questo blog www.valoremilitare.blogspot.com
[2] Amir Dost Mohamad Khan: Governatore di Kabul
dal 1826 al 1863 ( ad esclusione dei tre anni dell’occupazione
britannica). Arresosi ai britannici nell’assedio a Kabul,
fu inviato come prigioniero in India, per poi ritornare sul trono di Kabul una
volta che il figlio Sardar Mohammad Akbar Khan sconfisse gli inglesi.
Consolidato il suo potere conquistò Candahar nel 1855 ed Herat nel 1863. L’altra figura di
spicco afgana in questa guerra fu Wazir
Mohammad Akbar Khan; figlio di Amir
Dost Mmohammed Khan, ricondusse gli afghani alla conquista di Kabul e vi fece
rientrare il padre come governatore. Ricostruì un impero simile a quello di Ahmad Shah Abdali. Tutt’oggi viene visto come uno dei più
grandi eroi afghani. La leggenda narra che fu avvelenato dal padre all’età di
29 anni.
[3] Sir Frederick Lord Auckland: sebbene non fosse un capo militare, era colui
che poteva decidere l’impiego delle forze britanniche. Dopo aver studiato ad Eaton e ad Oxford nominato primo ammiraglio,
divenne Governatore generale dell’India dal 1836-1842. Dopo la rovinosa fine
della campagna afghana, gli succedette Lord Ellenborough. Altre
figure di spicco inglesi erano William Hay Macnaghten , capo missione
a Kabul, John Keane, comandante del corpo
di spedizione anglo indiano e William Elphinstone, Comandante
del contingente inglese di presidio a Kabul
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