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MEDAGLIA D’ONORE ALLA
MEMORIA DI EVARISTO FREZZA
CITTADINO DI LANUVIO
dopo l’8 settembre
1943 disse no al nazifascismo
deportato in Germania e costretto a
lavorare per l’economia di guerra nazista
Medaglia d’onore alla memoria di
Evaristo Frezza, cittadino di Lanuvio, Internato Militare in Germania durante
la seconda guerra mondiale. L’onorificenza è stata conferita con Decreto a firma del
Presidente della Repubblica del 15 dicembre 2020.
Evaristo Frezza nato a Lanuvio
(RM) il 29 ottobre 1915 è deceduto a Genzano di Roma il 12 gennaio 1980.
Chiamato al dover di Patria il 28 ottobre 1940 partecipò alle operazione
belliche nei Balcani. Dopo l’armistizio dell’Italia l’8 settembre 1943 non
continuò la collaborazione con il nazifascismo e pertanto venne catturato dai
tedeschi e deportato nel lager Stalag X B di Sandbostel in Germania, costretto
a lavorare per l’economia di guerra nazista.
Catturato in Albania il 12
settembre 1943 venne destinato in Germania a lavori agricoli; la liberazione
nel maggio 1945.
Nel figlio Giuliano, che ha
richiesto l’onorificenza, pochi i ricordi del periodo di guerra del padre: a
parlare di quel periodo tragico solo un foglio matricolare ingiallito dal
tempo. Come consuetudine nella maggior parte degli IMI anche Evaristo raccontò
ben poco ai familiari della prigionia in Germania.
La pratica per ottenere il
riconoscimento è stata curata dall’associazione apriliana “Un ricordo per la
pace” che nel 2019 si è adoperata per la richiesta della Medaglia d’onore alla
memoria di Giovanni Carlo Rossi, padre del rocker Vasco Rossi; nello stesso
anno aveva rivolto un appello anche a Francesco Guccini per il padre Ferruccio
internato militare nel campo presso Amburgo. Il 27 gennaio scorso a Bologna
l’onorificenza è stata consegnata alla nipote Teresa Guccini.
La Medaglia d’onore alla memoria
di Evaristo Frezza verrà consegnata al figlio Giuliano e famiglia presso la
Prefettura di Roma in data da concordare.
“Non solo legati a VIP gli IMI di cui curiamo le pratiche per l’onorificenza,
ma moltissime persone “comuni” – tiene a sottolineare la presidente di “Un
ricordo per la pace” Elisa Bonacini - Ma proprio grazie a Vasco ed ultimamente
anche a Francesco Guccini ed alla diffusione mediatica delle notizie del
conferimento della Medaglia d’onore ai loro padri IMI molte famiglie italiane
hanno appreso la possibilità di richiedere questo riconoscimento alla memoria
dei congiunti deportati in Germania.
Come associazione siamo grati a
questi personaggi famosi per la visibilità che hanno dato all’argomento per
troppi anni rimasto nell’ombra. Moltissime le medaglie d’Onore in memoria di
IMI per cui abbiamo lavorato quest’anno con grande soddisfazione. Continueremo
con il medesimo impegno a mettere a fuoco la storia degli IMI. Abbiamo altri
nominativi di padri di personalità nell’ambito dell’arte, cultura e spettacolo.
Continueremo pertanto la nostra opera persuasiva nelle famiglie dei VIP eredi
di Internati Militari nei campi nazisti. Per fare luce su tutti gli IMI, anche
quelli più ignoti, che nessuno ricorda più. A tutti loro dobbiamo una parte
della nostra libertà. Sono tutti VIP i nostri IMI! Onore! ”.
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