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lunedì 22 febbraio 2021

Progetto 2017/2 Prigionieri degli Imperi Centrali. Campi di concentramento in Bosnia Erzegovina. Slovenia, Croazia, Slovacchia, Romania, Siria, Serbia E mACEDONIA

 ARCHIVIO

Progetto 2017/2 Risultati ricerche


Nota

Camillo Pavan, I Prigionieri Italiani dopo Caporetto, Treviso Camillo Pavan 2001 con annesso elenco dei campi di prigionia a cura di Alberto Burato.

È riportato il seguente avviso

“Al lettore appassionato e curioso che servendosi di questo lavoro come base di partenza fosse invogliato a cercare il luogo in cui fu rinchiuso (e magari morì) un proprio parente e nel corso della sua ricerca riscontrasse in questo elenco qualche errore, si chiede di segnalarlo all’autore

(Via Marco Polo 93 45030 Guarda Veneta, Rovigo)

Elenco Generale dei Campi di concentramento

Austro Ungarici, Bulgari, Germanici e Turchi durante

la 1° Guerra Mondiale

 

Il nome del campo è prima quello originario, ovvero il nome storico della località, seguito dal nome attuale e tra presenti lo Stato attuale di appartenenza. La località generalmente è nel paese indicato (Esempio Altaim è geograficamente in Austria). Ma lo Stato Belligerante poteva organizzare campi di concentramento per prigionieri italiani anche in territori da lui occupati. Esempio l’Austria organizzo un campo di concentramento all’indomani del ripiegamento dall’Isonzo al Piave nel novembre 1917 a Cividale per prigionieri italiani

 

 

Elenco[1] dei Campi di concentramento degli Imperi Centrali[2]

Croazia

Fiume (Rijeka)

Varazdin

Croazia

Romania

Arad

Siria

Aleppo (Alep)

Damasco (Damas)

 

Bosnia Erzegovina

Borger Damm

Sarajevo

Travnik (Travnic)

Serbia

Belgrado (Beograd)

Slovenia

Podgrad (Castelnuovo d’Istria)

Celje (Cilje o Cilli)

Faal a/d Drau bei Marburg (presso Maribor)

Komarov (Komarno)

Kosice

Laibach (Ljubjana Lubiana)[1]

Macedonia

Veles

Slovacchia

 

Dunaszerdahely  (Dunajska Streda)[2]

Pressbur (Pozsony) Bratislava

Samorya (Samorin)

Tolmino (Tolmin)

 

 



[1] Laibach è il nome tedesco di Lubiana. Vi si trovava un campo di smistamento e contumacia, dentro all’edificio del castello e in baracche all’interno del recinto del castello

[2] Tra o maggiori campi riservati a soli ufficiali ed ai loro attendenti (Procacci, 243)


[1] La base dell’elenco è tratta da Pavan. C, I Prigionieri italiani dopo Caporetto, Treviso, 2001, da pag. 144 in poi, integrata con nomi risultanti dalle ricerche in corso Cfr. al riguardo “Elenco dei campi di concentramento Austro-Ungarici, Bulgari, germanici e Turchi durante la Prima Guerra Mondiale 1015-1918. Per la prima volta in Italia grazie al certosino lavoro di ricerca di Alberto Burato viene pubblicato l’elenco dei campi di prigionia sparsi nel vasto territorio degli Imperi Centrali dove furono rinchiusi in condizioni inumane e colpevolmente dimenticati dalla madrepatria centinaia di migliaia di soldati italiani durante la Grande Guerra

 

[2] Viene riportato il Nome Geografico Attuale, mentre tra parentesi il nome originario o storico o quello all’epoca della prima guerra mondiale) 

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