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martedì 3 settembre 2019

Giuseppe Bonacini Volontario Ciclista


ARCHIVIO
 I Volontari della Grande Guerra




Impressioni di guerra
   L'ardore patriottico dei Volontari Ciclisti Automobilisti del 1915


Elisa Bonacini





Note di memoria su Giuseppe Bonacini   (Reggio Emilia 1892-1961) Dopo l'esperienza nei Volontari Ciclisti Automobilisti , si arruolò a fine 1915 nel Corpo dei Bersaglieri del  Regio Esercito. Durante la seconda guerra mondiale, seppure mutilato di guerra, fu Comandante del Distretto militare di Reggio Emilia.

Ricordi di famiglia

La figura di mio nonno Giuseppe, che non ho mai conosciuto, poiché morì nel 1961, dopo una lunga ed inesorabile malattia quando avevo solo pochi mesi,  mi è stata comunque sempre familiare, poiché la sua foto e quella di mio zio Dante, amatissimo figlio morto in prigionia nel 1943 in Russia, hanno troneggiato per decenni su un mobile della nostra sala da pranzo.
Insieme, entrambi in divisa, entrambi Bersaglieri, entrambi intrisi di un forte “amor di patria”, tanto   da portare il padre a non interferire sul percorso militare del primogenito Dante di soli 20 anni disponendone nel ruolo di Comandante del Distretto Militare di Reggio Emilia la partenza per il temibile fronte russo nel settembre 1942, da cui non fece  più ritorno.
Non era necessario quindi si parlasse di lui in famiglia, bastava un'occhiata alla sua foto per immergermi virtualmente in quei contesti di guerra, in quelle atmosfere epiche, in quelle gesta eroiche che la mia mente fantasiosa di bambina rendevano quasi tangibili, reali, simili a scene di alcuni films che vedevo talvolta in televisione od al cinema.
Tanti anni sono trascorsi, la vita è avanzata veloce con giorni spensierati, ma anche un grande dolore, la fine improvvisa di mio fratello Ostilio. A lui, bambino di pochi anni, nonno Giuseppe aveva raccontato la sua esperienza di guerra, immagino con quale minuzia di particolari, cercando di inculcargli un po' di disciplina e quel rispetto delle regole che per tutta la vita aveva perseguito.


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