Il Numero di marzo 2019 è stato interamente dedicato al tema del convegno della Giornata del Decorato che si terrà a Torino il 5 e 6 Aprile 2019. Come noto il CESVAM partecipa come concorso alle attività della Giornata, nel solco della tradizione instaurata a Salò (2016) a Montevarchi (2017) a Roma (2018) con l'organizzazione di un convegno di studi, che nella sostanza precede la Giornata stessa. Lo scopo di questa partecipazione è quella di contribuire ad arricchire la Giornata anche di aspetti di studio e culturali, ma sopratutto quello di rivolgersi a strati della popolazione ed ad ambienti che non fanno parte della grande famiglia del Nastro Azzurro e che sono distanti dalla attività delle Federazioni e dei Soci. Questo per portare il messaggio del Valore Militare ed i suoi significati ad altri, anche per epoche storiche passate.
Quest'anno siamo alla Scuola di Applicazione di Torino, decorata di Medaglia d'Argento al Valore Militare e l'occasione è quanto mai opportuna per parlare ai futuri quadri dell'Esercito. Presentare le relazioni del convegno a questi giovani è il nostro obiettivo, nella speranza che i temi ed i contenuti diventino un seme gettato e che permetta agli Ufficiali Allievi di coltivare nel corso dei loro studi e della loro preparazione anche questo aspetto della vita militare.
Passa naturalmente in secondo piano, essendo una cosa tra noi, la tornata del pomeriggio, che vuole solo essere una apertura ai contributi interni; esistono forti correnti di critica all'interno del CESVAM su questo aspetto in quanto in passato non hanno dato i frutti sperati, per molti motivi, alcuni veramente squalificanti, e forse occorre farsi qualche domanda in merito. Ma grazie alla ampia disponibilità del Presidente Nazionale ancora siano su questa linea, che però è oggetto di attenta osservazione dopo le delusioni ed i risvolti negativi degli anni precedenti.
Infine una nota sulla presenza in sala. L'anno scorso alla Casa Madre del Mutilato, due anni fa a Montevarchi, Sala Comunale, e a Salò, tre anni fa, il Convegno per la Giornata del Decorato ha visto l'afflusso di, relativamente, poche persone. E' nella logica delle cose, prevista e programmata. Non è il caso che i soci o presidenti siano presenti. Se vengono sono benvenuti, se non vengono non sposta alcunchè. Loro sanno cosa è il Nastro Azzurro. Noi vogliano studiosi, ricercatori, accademici, giovani e persone interessate ai nostri temi e cogliere l'occasione per cercarli di farli collaborare con noi coinvolgendoli nel mondo del Nastro Azzurro.
A Salò si è avviata una ricerca che ha portato alla edizione del Dizionario minimo della Grande Guerra grazie alla presenza di una persona che poi ha partecipato come docente al Master di 1° Livello in Storia Militare Contemporanea; a Montevarchi ha preso l'avvio, grazie ad una squisita professoressa, tutto una ricerca che ha dato frutto copiosi; a Roma il rapporto instaurato con Aladino Lombardi, Enzo Orlanducci, Anita Garibaldi Jallet ed altre personalità di spicco ha permesso di avviare studi e ricerche che si stanno traducendo nella pubblicazione di due volumi sugli Ebrei e le leggi Razziali a cura di Giovanni Cecini.
Le sale di questi convegni sembravano vuote, ma erano piene di persone che poi si sono rilevate preziosissime per le nostre attività. A queste ultime persone va la nostra attenzione, anche a Torino.
Quest'anno le premesse sono per lo più le stesse degli anni scorsi: ma già si delinea quello che per noi sarebbe un risultato eccellente: le ricerche riguardante il Duca d'Aosta, oggetto di intervento, o quella relativa alla Storia della Medaglia al Valore, o quella dell'Archivio su carta di Torino, potessero essere avviate nei modi e nei criteri che abbiamo già individuato e si concretizzassero nei prossimi mesi, noi saremo nel solco degli anni precedenti. Le persone interessate a queste ricerche hanno assicurato la loro presenza. Se mantengono la loro promessa, per noi la sala sarà piena.
massimo coltrinari
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