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domenica 21 febbraio 2016

2016 NA7 Progetto Il Valore MIlitare al Femminile

CEsVAM


Il progetto, inserito nel quadro generale di predisporre materiali e ricerche nella architettura per la produzione e pubblicazione di un volume onnicomprensivo e commemorativo da pubblicare in occasione della data centenaria della fondazione del Nastro Azzurro che cade nel 2023 si prefigge di individuare il profilo storico e socio-culturale e politico degli  delle donne che, con il loro comportamento mostrarono, sui campi del risorgimento nazionale e quelli ove ra impegnato l’Esercito Italiano, il valore militare.

Figure estremamente significative del Risorgimento, che ebbero un ruolo militare negli avvenimenti, anche se non ebbero il riconoscimento formale; la lunga parentesi del primo cinquantennio unitario in cui, è questa la ricerca nella ricerca, di dovrà dimostrare e documentare se vi è una donna decorata al valor militare per arrivare poi alle guerre coloniali, in particolare quella di Libia per avere una donna decorata al valor militare, così come durante la Prima guerra mondiale, con gli episodi delle portatrici carniche.
Altra ricerca nella ricerca determinare e documentare se vi sono donne decorate al valor militare fra le due guerre mondiali, premessa per documentare la seconda guerra mondiale ove furono 19 le donne decorate al Valor Militare, a ci si devono aggiungere quelle decorate con la medaglia d’argento e di bronzo. Il termine temporale della ricerca qui, lasciando il resto dei 70 anni di Repubblica ad altre ricerche, con un capitolo di chiusura dedicato al Corpo Ausiliario Femminile (C.A.F.), composto da soli ufficiali, le cui componenti erano denominate dai soldati “cafine” addette al settore logistico, ma inquadrate militarmente ed in uniforme, a similitudine degli eserciti alleati. Il Corpo ebbe vita dal 1944 al 1947, anno del suo scioglimento.

Riportiamo una medaglia d'oro al valor militare del 1915.
BONI in BRIGHENTI Maria
Medaglia d'oro al valor militare
Luogo di nascita: Roma (RM)
Data del conferimento: 11/02/1917
Alla memoria
motivazione:

Durante il lungo blocco di Tarhuna, fu incitatrice ed esempio di virtù militari; con animo elevatissimo e forte, prodigò sue cure a feriti e morenti, confortandoli colle infinite risorse della sua dolce femminilità. Il 18 giugno 1915, seguendo il presidio che ripiegava su Tripoli, rifiutò risolutamente di porsi in salvo, volendo seguire le sorti delle truppe; più volte colpita da proiettili nemici, mentre soccorreva feriti e incuorava alla lotta, moriva eroicamente in mezzo ai combattenti. Fu di fulgidissimo esempio. Tarhuna (Tripolitania), maggio -giugno 1915

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