Johan ICKX, Pio XII e
gli Ebrei. L’archivista del Vaticano rivela finalmente il ruolo di Papa Pacelli
durante la Seconda Guerra Mondiale, Milano, La grande Storia, Rizzoli, 2020,
Euro 22.
Il volume affronta la spinosa questione del ruolo
di PIO XII nella seconda guerra mondiale, il suo atteggiamento nei confronti
del Nazismo e la sua radicata posizione di difesa del mondo cattolico-latino
dal comunismo. Di conseguenza emerge anche il ruolo che ebbe dalle vittime del
nazismo, soprattutto gli Ebrei. La domanda che il libro pone è la seguente: “Pio
XII ed il suo entourage. Testimoni impassibili dell’olocausto o difensori
silenziosi di tante vite innocenti?”. La prima parte della domanda è l’accusa
che da varie parti è stata mossa a Pio XII, che in nome della difesa del nemico
principale rappresentato da Mosca, accettava tutti coloro che combattevano il
comunismo. La seconda parte è la posizione di quelli che, viste le circostanze,
per evitare di essere spazzati via dalla furia nazista, soprattutto dopo che l’Italia
si era arresa e Roma caduta in mano della Germania, ci si affidò ad una azione
capillare, silenziosa, tale da non suscitare violente reazioni. Un piano per
deporre e rapire il Papa era pronto, ma Hitler non osò dare l’ordine finale,
per tema di avere contro tutti i cattolici d’Europa, soprattutto i tedeschi.
Le Figarò definisce il libro “un libro evento.
L’Autore responsabile dell’Archivio storico della Segreteria di Stato vaticana,
fa piazza pulita di tante presunte verità affidandosi a miglia di documenti
inediti.
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