24.6.1918
Mio adorato consorte,
in attesa di tue notizie vengo
ad inviarti le mie, sono buone come voglio sperare che anche le te vada migliorando.
Anche le bambine stanno bene, il bambino è tanto bello è il divertimento di
tutti, credi Attilio a me piacere di avere un Angelo così tanto buono, non
piange mai comprende tutto quello che noi gli insegniamo e da diversi giorni
che chiama babbo e mamma che è un piacere sentirlo da quanto è carino.
Ma a me molte volte mi cade le
lacrime ripensando che sei tanto lontano. Ma mi fo coraggio e mi trovo
abbastanza tranquilla, farti coraggio anche te! Tutti stiamo bene, saluti e
baci dai piccini e tutti e più da me, sono la tua sposa Emma.
Verticalmente sul lato
sinistro – sposa Emma – verticalmente sul lato destro - gli interessi
mi vanno bene –
La vita in patria deve
comunque andare avanti, Emma forse per non aggiungere ulteriori preoccupazioni,
scrive al marito che lei e i bambini stanno bene; Emma si sofferma in
particolare sui progressi del neonato, un bel bambino che è la gioia della
famiglia.
Emma, pur non lasciandosi
prendere dallo sconforto, confessa al marito che a volte è presa da momenti di tristezza
mentre lo pensa così lontano, momenti che comunque supera dandosi coraggio,
invitando il marito a fare altrettanto e superare con coraggio le avversità.
Gli spazi della cartolina
purtroppo sono contenuti, Emma vuole in ogni modo assicurare il marito e negli
ultimi spazi residui, lateralmente al corpo della cartolina, sul lato destro,
comunica che “gli interessi mi vanno bene”, evidenziando così un
ulteriore aspetto della vita economica della famiglia.
Segue
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