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Già in epoca romana tra i gradi
della legione vi erano i metatores[1],
ossia coloro i quali sceglievano il luogo per l’insediamento dell’accampamento,
i c.d. geometri, prima che l’esercito arrivasse.
Storicamente il
furiere è colui che precede l’arrivo delle truppe per predisporre gli
alloggiamenti e organizzare la sistemazione logistica del reparto.
Il furière, anticamente
detto forière, deriva dal francese fourrier, ossia addetto
al fourrage (foraggio).
Nell’Esercito
piemontese il grado di Maresciallo[2]
(prima Sergente con tutta una serie di vicessitudini e rimaneggiamenti,
ma dal 1814 abbinato al livello ordinativo del Comandante di Squadra) fu
sostituito dal grado di Furiere.
Nell’Esercito
italiano, fino all’istituzione del grado di Maresciallo nel 1903, tale
appellativo era riferito al sottufficiale più anziano della compagnia o del
reparto, incaricato dei servizi di contabilità; il termine è poi passato a
indicare il sottufficiale (detto anche sottufficiale di
contabilità) addetto alla amministrazione e contabilità del
reparto (anche in funzione aggettivale come maresciallo
furiere o sergente furiere)[3].
Dunque nell'Esercito italiano il grado di Maresciallo,
appartenente alla categoria Sottufficiali, sostituì
quello di Furiere e venne riordinato sui tre livelli ordinativi di
Compagnia (Mar. Ord.), di Battaglione (Mar. Ca.) e di Reggimento
(Mar. Magg.), con funzioni logistico-amministrative. Nel 1916 la
categoria si arricchirà di
un nuovo e ulteriore grado, l’Aiutante di Battaglia[4].
[1] Veg. mil. 2,7 metatores qui praecedentes
locum eligunt castris Per approfondimenti v.
Antonino Grillone, Lessico ed espressioni della gromatica militare dello ps.
Igino in Les vocabulaires techniques des arpenteurs romains. Actes du
colloque international (Besançon, 19-21 septembre 2002) Besançon : Institut
des Sciences et Techniques de l'Antiquité, 2006. 226 p. (Collection « ISTA », 993) pp. 125-136.
[2] Etimologicamente la parola è ottenuta
dalla fusione delle parole arabe marah e skalk, ossia cavallo e
servo, quindi letteralmente “servo del cavallo” nella accezione di maniscalco.
[3] Informazioni tratte da https://www.treccani.it/vocabolario/furiere/
[4] Per approfondimenti v. http://www.esercito.difesa.it/storia/pagine/04i-sottufficiali.aspx
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