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sabato 21 aprile 2018

Ufficiali di Stato Maggiore. Il Loro Valore

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Iniziano i contributi di Alessio Pecce sulle ricerche degli Ufficiali di Stato Maggiore che si sono distinti in guerra e che hanno mostrato  il loro valore militare

COLONNELLO DAVIDE CAMINATI

di
Alessio Pecce*

Nacque a Savona l'8 ottobre 1809. A vent'anni entrò nel Corpo delle Guardie di Sua Maestà il Re di Sardegna; nel 1831 fu nominato cadetto nella Brigata Casale, e due anni dopo sottotenente nel II reggimento della Brigata Pinerolo. Tenente nel 1939, capitano nel 1848, fu destinato per qualche tempo a prestar servizio presso l'esercito toscano, in qualità di Segretario Generale del Ministero della Guerra. Coi reparti volontari toscani partecipò alla campagna del 1848, guadagnando una menzione onorevole nel fatto d'armi Curtatone. Alla fine del 1848 fu richiamato nell'esercito sardo, promosso maggiore e addetto allo Stato Maggiore Generale; nel febbraio del 1850, passò nel Corpo dei bersaglieri. Dal dicembre 1849 al marzo 1855, prima da maggiore e poi da tenente colonnello – grado raggiunto nell'agosto 1854 – fu vice comandante della Scuola normale di fanteria. Nel 1855, al comando del IV reggimento provvisorio, partecipò alla campagna di Crimea, meritando una seconda menzione onorevole nella battaglia della Cernaia e la Croce di Ufficiale nell'ordine della Legione d'Onore. Promosso colonnello nel novembre 1857, con tale grado partecipava, al comando del XIII reggimento fanteria, alla campagna del 1859, cadendo da prode nella giornata di San Martino (24 giugno 1859). alla memoria del valoroso colonnello, veterano di tutte le guerre del riscatto nazionale, fu conferita la medaglia d'oro al valore militare “per avere con indicibile coraggio ed abilità condotto il suo reggimento all'assalto; ebbe il suo cavallo morto e poco dopo fu ucciso egli stesso”.

* Ricercatore CESVAM

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