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martedì 6 settembre 2016

1866 Protagonisti. Gen. Franz Kuhn von Kunenfeld

Avversario di Garibaldi nella difesa del Tirolo, fu il protagonista delle operazioni nel luglio 1866 e dell battaglia di Bezzecca. Dall'Imperatore e da tutti gli Austriaci fu sempre considerato il vincitore delle operazioni nel Trentino del 1866 e per questo ebbe grandi riconoscimenti. In Italia, invece, le operazioni condotte da Garibaldi sono considerate come le uniche vittorie conseguite nella campagna del 1866. 


La sua biografia è tratta da Vikipedia:

Nato a Prostějov in Moravia, oggi Repubblica Ceca, nel 1817, era figlio di un maggiore dell'esercito imperiale. Frequentò l'Accademia militare teresiana di Wiener Neustadt, dalla quale uscì con il grado di sottotenentenel 1837 prestando servizio in un reggimento di fanteria.
Combatté in Italia nel 1848-1849 nel corso della prima guerra di indipendenza distinguendosi in tutti i combattimenti in cui fu impegnato l'esercito austriaco: a Curtatone e MontanaraGoitoBusiago e Turano LodigianoSanta Lucia a Verona, Sommacampagna e infine a Custoza.
Milano nel 1849 aveva fatto parte dello stato maggiore del generaleGiulio Cesare Strassoldo-Grafenberg mentre Radetzky gli affidò il comando della Brigata "Strassoldo".
Franz Kuhn von Kuhnenfeld
Fu nominato maggiore nel 1849, barone di Kuhnenfeld e tenente colonnello nel 1853. Promosso capo di stato maggiore generale assunse il comando dell'11ºCorpo d'armata stanziato in Ungheria. Nel 1856 insegnò strategia alla scuola di guerra di Vienna, mentre nel privato fu un grande appassionato anche diastronomia e geografia.
Fu nuovamente in Italia nella guerra del 1859 e fu assegnato allo stato maggioredel maresciallo Ferencz Gyulai. Dopo la battaglia di Solferino fu nominato brigadieree assegnato al corpo delle truppe del Tirolo e Vorarlberg, del quale assunse il comando col grado di maggiore generale il 29 ottobre 1863.

La parentela con Radetzky

La di lui figlia, baronessa Rosa (Vienna, 22 febbraio 1856 Salisburgo, 30 ottobre1917), sposò, il 24 giugno 1878, Giulio Cesare Strassoldo Grafenberg, figlio, a sua volta, di Michele Strassoldo.
Quest'ultimo era fratello del generale Giulio Cesare Strassoldo-Grafenberg e di Franziska Romana Strassoldo, moglie del feldmaresciallo Radetzky, comandante supremo dell'esercito austriaco nelLombardo-Veneto.
I tre ebbero un ruolo rilevante nella amministrazione del Lombardo-Veneto al tempo che vi dominava il Radetzky(ovverosia, all'incirca, dalla fine del 1847 alla fine del 1857).
Kuhn, tuttavia, si imparentò con la famiglia solo 20 anni dopo la morte del vecchio feldmaresciallo, in un momento in cui essa aveva perso gran parte della antica influenza, e dopo aver provato sul campo il proprio valore.

Garibaldi e Bezzecca

Allo scoppio della terza guerra di indipendenza, il 23 giugno 1866, quando il Corpo Volontari Italiani di Garibaldi avanzò lungo il fronte che divideva la Lombardia dall'Alto Adige e dal Trentino, Kuhn gli oppose una valida resistenza lungo tutte e tre le possibili vie di penetrazione: a nord il Passo dello Stelvio al centro il Passo del Tonale a sud il lago d'Idro.

Sconfitto da Garibaldi a Bezzecca e stretto da oriente dalla avanzata di Giacomo Medici, fu costretto a ripiegare e predisporsi a subire l'assedio di Trento. Egli aveva, in effetti, ottenuto dall'arciduca Alberto l'autorizzazione a ritirarsi, se costretto, a difesa dell'Alto Adige di lingua tedesca, abbandonando il Trentino italiano.
Da queste ambasce venne salvato il 26 luglio: nella notte era giunta la notizia che dalla mattina del 25 luglio era entrata in vigore una tregua d'armi di otto giorni, fra Italia ed Austria.

Teorico della guerra alpina

Dopo la guerra Kuhn promosse un piano per la radicale riorganizzazione difensiva del Trentino e dell'Alto-Adige, che affidò al k.u.k. Befestigungs - Bau Direktor in Trient colonnello barone Daniel Salis-Soglio.
La campagna aveva dimostrato l'importanza di disporre di una adeguata forza di protezione dei valichi alpini aperti sul Trentino e sull'Alto Adige austriaci. Specie ora che, con l'acquisizione del Veneto, il confine alpino si estendeva per alcune centinaia di chilometri. Meglio ancora se tale difesa fosse stata affidata agli stessi valligiani. La stessa capacità di manovra del Kuhn, d'altra parte, doveva gran parte della sua efficacia alla disponibilità di reparti e milizie indigene tirolesi, avvezze alle marce ed ai combattimenti in quota.
Così si spiega il grande interesse suscitato da un suo famoso volume sulla guerra in montagna, tradotto anche in italiano: esso servì da base al generale italiano Agostino Ricci per la concezione della fanteria speciale da impiegare in montagna, gli Alpini.

I riconoscimenti

Il generale Kuhn fu sempre considerato nelle alte sfere militari austriache e presso la monarchia come il vincitore della guerra in Trentino contro il Corpo Volontari Italiani di Garibaldi. Per questi meriti fu promosso luogotenente maresciallo e, il 29 agosto 1866, insignito della croce di commendatore dell'Ordine di Maria Teresa, la stessa onorificenza fu attribuita all'ammiraglio Wilhelm von Tegetthoff, vincitore della battaglia navale di Lissa.
Fu inoltre nominato ministro della Guerra di Francesco Giuseppe dal 1867 al 1874 e governatore di Graz, comandante generale della StiriaCarinzia e Carniola. Come ministro introdusse il servizio militare obbligatorio e nel 1871 riordinò la difesa di confine. Nel 1888 fu meritatamente congedato







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