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venerdì 13 settembre 2024

Caratteri Geografici dei territori dell'Impero (1936-1941). Etiopia. III Parte Geologia dell'Etiopia

 SCENARI, REGIONI, QUADRANTI

 Progetto Prigionia 2021/1



L'ossatura principale dei due altopiani di cui s'è detto è di origine antichissima ed appare costituita da rocce primitive cristalline, con affioramento di graniti, gneiss, scisti argillosi, quarzitici, ecc., emerse da millenni e perciò tormentate da corrosioni eoliche e di acque superficiali, che le hanno in parte degradate e qualche volta coperte con rocce secondarie, in banchi profondi parecchie decine di metri, e provviste spesso di limonite rossastra, nota agrologicamente con il nome di laterite. L'azione di ialinizzazione, esercitata nei secoli sui graniti e sul feldspato ortose, ha provocato la formazione in posto di vasti strati di caolino residuale, quasi puro, che si distingue per contrasto dalle rocce circostanti per il suo candore argenteo.

Modificazioni sostanziali nella fasce geologica del paese debbono essere avvenute nell'era mesozoica. Si può supporre, per esempio, che nel Mesozoico inferiore (trias) si sia verificata una lenta ma generale sommersione delle zone che circondano tutto l'acrocoro abissino e che le attuali pianure dannale e somale, in questa era geologica, fossero sommerse dalle acque. Ciò dimostrano i fossili calcari marini che si sono rinvenuti sia nelle zone di Lugh-Ferrandi, a Berbera sul Giuba, nel medio Scebeli, sia sulla scarpata digradante da Macallè verso la fossa dancala. Questi calcari, detti di Antalò, dal nome di un paese prossimo a Macallè, sono in strati quasi orizzontali e molto profondi e si sovrappongono alle arenarie di Adigrat. Una formazione ad arenaria si ha anche nella Somalia italiana, fra la sinistra dell'Uebi Scebeli e la destra del Giuba.

I sedimenti arenacei, che hanno ricoperto l'antico zoccolo cristallino, sono stati alla loro volta sommersi in qualche zona da lave, interrotte soltanto dalle profonde gole dei fiumi, che le hanno scavate nei secoli, rivelando nella loro scissura le rocce sottostanti. Così sono da reputarsi regioni vulcaniche mesozoiche: il Goggiam, le zone a nord, ovest, est del Lago Tana, buona parte del bacino idrografico dell'Omo, la regione compresa a sud-est della grande frattura del Lago Margherita al Lago Zuai. Lave recenti si riscontrano nella grande e profonda depressione, che dal Lago Rodolfo va fino alla Somalia Francese e in molte parti della stessa Dancalia meridionale, in cui ancor oggi si osservano dei vulcani.

La parte maggiore dell'altopiano eritreo è di origine arcaica con rocce cristalline; il bassopiano somalo si riporta al cenezoico inferiore (Eocene), salvo le dune consolidate costiere e le dune mobili sulla spiaggia, mentre l'altopiano somalo partecipa nella sua zona bassa dell'Ogaden orientale al ciottolame desertico e nella sua zona orientale al mesozoico medio (Giura) con isole di Trias intorno all'Uebi Scebeli, all'Uebi Gestro ed al Canale Doria.




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