Cerca nel blog

giovedì 1 aprile 2021

Antonio Trogu: Ankara produrrà il sistema missilistico antiaereo S-500 in collaborazione con la Russia

 UNA FINESTRA SUL MONDO





La Turchia, dopo  avere confermato l’acquisizione del sistema antiaereo russo S-400 ha annunciato l’intenzione di uno sviluppo congiunto del sistema missilistico S-500.

Nel settembre 2017 Russia e Turchia firmano un contratto di 2,5 miliardi di dollari per la fornitura di sistemi missilistici S-400 Russi alla Turchia. Il primo lotto del contratto è consegnato nel luglio 2019 e, secondo quanto riportato dalla TASS, il contratto per la consegna del secondo lotto dei sistemi missilistici antiaerei S-400 alla Turchia è stato firmato.

Questa notizia, sommata alla conferma dell’affare fatto con i sistemi S-400 già acquistati a Mosca, non fa che rendere ancora più difficile il rapporto tra Washington e Ankara. Il premier turco Recep Tayyip Erdogan ha confermato l’acquisto dei sistemi S-400 dalla controparte russa, nonostante le ripetute minacce avanzate dal Congresso degli Stati Uniti di congelare la fornitura di caccia di quinta generazione F-35 e di escludere la Turchia dall’intero programma Joint Strike Fighter.

Le motivazioni del fatto che Turchia ha fatto richiesta proprio alla Russia di un sistema di questo genere potrebbe essere legate al fatto che, prima di questo acquisto, la difesa terrestre/aerea turca era molto scarsa.

I sistemi di difesa aerea a brevissimo raggio progettati a livello nazionale — Korkut (artiglieria terrestre / aerea) e Hisar-A — sono operativi rispettivamente dal 2016 e dalla fine del 2019; il sistema Hisar-O a corto/medio raggio è in fase di test e dovrebbe diventare operativo nel 2021; l’entrata in servizio del sistema a lungo raggio Hisar-U, ancora in fase di sviluppo, è prevista nel 2023.

Pertanto, prima dell’arrivo dell’S-400 e dei primi sistemi progettati a livello nazionale, la difesa aerea della Turchia dipendeva principalmente dai suoi caccia.

Per quanto riguarda la collaborazione per la produzione dell’ S-500 si evidenzia il fatto che il Cremlino non si ponga problemi ad inserire un membro dell’Alleanza Atlantica nel suo nuovo programma missilistico di altissimo livello. Evidentemente per Mosca non c’è il pericolo che gli ingegneri turchi possano fornire informazioni “classificate” sull’S-500 e compiere le medesime operazioni di spionaggio.

 

 

Antonio Trogu   trogant@libero.it


Nessun commento:

Posta un commento