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lunedì 23 dicembre 2019

Brigata Alpi. Prima Guerra Mondiale Iconografia

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 La Cartolina reggimentale
 rappresenta un importare elemento 
iconografico della memoria di un epoca
 e di una unità militare


Alpi, Brigata, nel febbraio 1859, con una parte dei volontari che accorrevano per la guerra contro l'Austria, fu costituito a Cuneo un deposito di volontari cui si doveva dare il nome di “Cacciatori della Stura”. Il comando ne fu affidato al ten. col. Enrico Cosenz. L’affluenza grandissima di volontari fece aprire altri due depositi a Savigliano, comandati dai ten. col. Giacomo Medici e Nicola Arduino. L'organizzazione di queste truppe fu affidata al gen. Cialdini; il comando, allo scoppio della guerra, ne fu dato al gen. Giuseppe Garibaldi. Furono dapprima tre reggimenti, ai quali se ne aggiunsero altri due (4° e 5°); il 4° proveniva dai “Cacciatori degli Appennini”, formatisi nel deposito di Acqui; denominazione che abbandonarono per assumere anche essi l'altra. Nel settembre 1859, dopo l'armistizio di Villafranca il corpo fu organizzato in una sola brigata, col nome di “ Brigata Cacciatori delle Alpi”  su 2 reggimenti, il 1° formato da disciolti reggimenti 2° e 5° e con la 4a compagnia bersaglieri;  il 2° coi soppressi reggimenti 1°, 3° e 4°, e con altri minori reparti;  la brigata ebbe uniforme uguale a quella degli altri corpi di fanteria, e il 14 marzo 1860 prese il nome di “ Brigata delle Alpi”  e i due reggimenti assunsero la numerazione di 51° e 52°. La campagna del 1859, al comando del generale Garibaldi, combatté a Ponte di Casale, Sesto Calende, Varese, S. Fermo, Laveno (52), Tre Ponti (52); Bormio (51); nella guerra del 1866 combatté a Custoza facendo parte della 3a divisione (gen. Govone) nel III C. d’ A. (gen. Della Rocca). Nel 1895-96, durante la campagna d'Africa, concorsero alla formazione dei battaglioni 5°, 16°, 19°, 30° con 8 ufficiali e 235 gregari del 51° e 9 ufficiali e 281 gregari del 52°; il 5° e 16° battaglione parteciparono alla battaglia di Adua. Durante la guerra Italo-turca (1911-12) il 51° concorse alla mob. dei reggimenti 34°, 52°, 60°, 80° e 89° fornendo complessivamente 24 ufficiali e 1270 gregari; il 52° prese parte alla campagna, prendendo parte a numerosi fatti d’arme e distinguendosi specialmente a Sidi Bilal (20 Settembre 1912) durante la battaglia per la occupazione dell'oasi di Zanzur. Durante la guerra mondiale la brigata Alpi passò il confine ed avanzò nel settore dell'alto Cordevole, alla dipendenza della 18a divisione, e vi rimase fino alla ritirata di Caporetto, combattendo con tenacia e valore a più riprese contro le posizioni del Col di Lana e del Sasso di Mezzodì agli ordini, dopo il primo agosto 1917 del col. brig. Giuseppe Garibaldi; compiuto il ripiegamento della 4a Armata dietro la linea del Piave, fu in linea nei pressi del ponte di Vidor fino al 22 dicembre 1917, per passare poi, il 24 gennaio 1918 nella regione del Grappa con la 50a divisione. Alla fine di aprile fu trasferita sulla fronte francese e destinata all’8a divisione (II Corpo d’Armata) con la quale prese parte agli attacchi contro la montagna di Bligny ed in seguito, alla difesa del Bois des Eclisses e del Bois de Courton, durante la quinta offensiva tedesca (15-20 luglio 1918). Dopo un periodo di riposo passò in settembre nel settore dell'Aisne, concorrendo alla conquista dello Chemin des Dames (9-12 ottobre) ed all'inseguimento del nemico fino a Sissonne (31 ottobre-4 novembre) e poscia fino a Ronzoi sur Senne (5 11 novembre).
Le mostrine: verdi.


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