La conferenza è stata incentra sulla parte iniziale di
questo volume che tratta la posizione dell'Italia
alla vigilia della Grande Guerra e le scelte discendenti
Promossa e sponsorizza dall'Amm. Cingolani, Presidente della Federazione di Rimini del Nastro Azzurro, all'Hotel National di Rimini sede del LIONS Rimini Host e Malatesta, l'8 novembre scorso si è tenuta, in occasione della Giornata della Bandiera in Onore delle Forze Armate la Conferenza
“ L’Italia, l’entrata in guerra
ed il tradimento degli Imperi Centrali” 1914-1916
tenuta dal Gen.Massimo Coltrinari, Direttore del CESVAM.
Si riporta una sintesi.
La conferenza si è
prefissata lo scopo di illustrare gli avvenimento diplomatico-politici-militari
dal momento della rottura degli equilibri europei a seguito dell’attentato di
Saraevo, le ripercussioni all’interno della Triplice Alleanza, l’esclusione
dell’Italia dalla applicazione della Convenzione militare del marzo 1914,
l’attacco alla Francia ed alla Russia, ed alla Serbia. La conseguenza fu la
forzata neutralità italiana che acuisci un problema strategico generatosi nel
1866 e che fu uno degli argomenti centrali nel problema della difesa del
confine orientale.
Il Dibattico su dove occorreva difendersi o sulla linea
el Piace o sulla linea dell’Adisce durò fra gli strateghi italiani per oltre 40
anni. I Piani di difesa del confine orientale furono redatti dai Capi di Stato
Maggiore: dal pinao Ricotti Magnani (1873) a Cosenz (1883), da Tancredi Saletta
(1904) ad Alberto Pollio (1914) a
Luigi Cadorna. Si sono esposti, poi, i vari piani in sintesi
espositiva.
Anche per questo l’Italia, in contrasto con la Francia e la Gran Bretagna , aderisce
alla alleanza con Germania ed Austria nel 1882, una sorta di Alleanza che è una
assicurazione sulla esistenza del giovane stato unitario italiano. La Triplice Alleanza
venne rinnovata di cinque anni in cinque anni
Accanto alla Triplice, venne firmata una Convenzione
Militare che fu rinnovata nel marzo 1914, in cui l’Italia era partecipe all’attacco
alla Francia, con oltre 150.000 uomini,con previsto anche un attacco alla
neutrale Svizzera.
La esclusione da parte della Germania e dell’Austria
dell’Italia, al momento della rottura degli equilibri europei, in quanto si
ritenevano sufficiente forti per conseguire una vittoria che non volevano
dividere con l’Italia. Da qui dalla Triplice alleanza alla neutrali.
La figura del von Konrand e di parte del consiglio aulico
di Vienna che voleva la guerra all’Italia, decisamente ostile all’Italia,
èemblematica. Progetti portati a punto per la guerra preventiva nel 1908 (
terremoto di Messina) nel 1912 ( guerra di Libia) con l’intento di rioccupare
non solo il Vento ma anche la Lombardia, riaprendo la questione risorgimentale
erano nel 1910-1915 all’ordine del giorno a Vienna.
Dal momento della dichiarazione della neutralità, il 2
agosto 1914, l’Italia non ha più ne alleati ne amici e si deve inventare tutta
una nuova politica estera. Fino agli inzia del 1915 non viene presa nessuna
decisione. Poi Sonnino e Salandra, con l’accordo del Re,in contrasto con la
maggioranza giolittina, decidono di fare il grande salto con la discussione e
la firma del Patto di Londra (febbraio-marzo 1915). In Italia scoppia lo
scontro tra la maggioranza neutralista, composta da giolittiani, cattolici e
socialisti, ed interventisti, repubblicani, sia storici che risorgimentali e
nazionalisti, con figure di rilievo come D’Annunzio, Mussolini, Filippo
Corridoni. Prevalgono gli interventisti, ma le belle parole non risolvono il
problea prinicipale: la impreparazione delle Esercito, depauperato dalla guerra
di Libia, e non pronto per una guerra all’Austria. La dichirazione di guerra fi
prematura e la prima offensiva Cadorna la lancia il 23 giugno 1915, un mese
dopo la dichiarazione di guerra.
In tutto questo gli Austriaci, che con i Tedeschi fecero
di tutto per tenerci fuori dalla guerra offrendoci di tutto meno dandoci
l’unica cosa che contava, Trieste, videro aprirsi un nuovo fronte e subito ci
accusarono di tradimento.
Ma il vero tradimento fu quello di Berlino e Vienna del
1914, che poi fu mascherato da una campagna di propaganda ignobile che sarebbe
roa di contrastare e respingere.
Il naturale dibattito ha concluso la conferenza proposta.
I
Contenuti della Conferenza, possono
essere approfondi nel volume:
Piano Cadorna adottato al momento della entrata in guerra dell'Italia 1915 |
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