b. La Tecnica procedurale
1.
Premessa 2. Partizione metodologica. 3. Le operazioni preliminari. 4. La
ricerca e la raccolta del materiale di studio. 5. La critica. 6. La comprensione o sintesi. 7. La esposizione
(massimo.coltrinari@libero.it)
2. Partizione metodologica
Il procedimento storiografico passa per cinque fasi, che non devono
essere cinque momenti distinti e successivi nel tempo, ma intesi solo come
impostazione generale; i vari momenti hanno una successione logica ma non sono
scanditi fra loro contemporaneamente.
Questi sono:
- una attività preliminare
volta a definire e delimitare l’argomento dell’indagine;
- la ricerca e la raccolta del
materiale storico utile, solitamente riunito nell’unico termine, derivato
dal greco di “euristica”
- la critica del materiale
anzidetto
- la componente e la sintesi con
la quale lo studioso definisce a se stesso i risultati dal lavoro compiuto.
- l’esposizione cioè la stesura
in un elaborato scritto dei risultati cui si è pervenuti.
La ricerca della risposta all’interrogativo fondamentale, che è sempre
alla base di uno studio di carattere storico, apre una serie di interrogativi
subordinati dei quali alcuni sono individuabili in fase preliminare, altri,
invece, compaiono studio durante sicché per questi ultimi è necessario
innescare un nuovo processo di raccolta, critica e sintesi; la loro soluzione,
per le interrelazioni esistenti in storia fra un aspetto del problema e gli
altri, può far sorgere la necessità di un ritorno sull’interrogativo
fondamentale ovvero su quelli subordinati già esaminati e tale ritorno può dar
luogo ad un ulteriore processo di raccolta, critica e sintesi che modifica la
comprensione alla quale si era giunti sino a quel momento.
Quanto asserito potrà risultare più chiaro tenendo presente che il nostro
pensiero tende a procedere dal confuso al meno confuso e, conseguentemente, a
scomporre problemi connessi in problemi semplici. Le risposte date a questi
ultimi hanno valore non solo in sé e per sé ma anche in relazione al tutto,
poiché, come noto, nell’affrontare problemi complessi, il nostro pensiero non
ha svolgimento lineare ma ciclico.
La sintesi o comprensione come fase a sè stante è dovuta solo a esigenze
di carattere pratico. In realtà la comprensione si attua lungo l’intero arco
del procedimento storiografico, innalzandosi a valori sempre più elevati per
“incrementi di informazioni”. Indicandola come fase autonoma, si è voluto
soltanto individuare il momento in cui lo studioso, o lo studente o il
frequentatore ritiene di avere sufficientemente indagato sul problema che si
era preposto o che è stato assegnato e, pertanto, giudica esaurite le fasi di
raccolta e di critica delle fonti e può passare a quella dell’esposizione.
massimo coltrinari(massimo.coltrinari@libero.it)
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