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mercoledì 21 febbraio 2024

Giovanni Riccardo Baldelli. Regio Esercito Italiano. 1940-1946 Mezzi ed Equipaggiamenti Parte IV

 ARCHIVIO

Caratteristiche carro P/40

 

Il carro “P” venne trattato per la prima volta nella pubblicazione Impiego delle unità carriste del 1° dicembre 1938. L’impiego dei carri “P” prevedeva che fossero utilizzati per integrare l’azione dei carri “M” in azioni manovrate (in modalità decentrata o a massa), o in azioni di rottura (una compagnia carri “P” per ogni Battaglione carri “M”). Nel corso dello sviluppo del progetto vi furono delle incertezze sulla tipologia di armamento da installare, che comportarono nel 1942 la riprogettazione della torretta e dello scafo. Vi furono anche alcune incertezze riguardanti la tipologia di motore da installare, diesel o benzina, che prolungarono oltremodo lo sviluppo del progetto. Alla fine, il carro venne adottato il 25 novembre 1942, anche se nessun esemplare entrò mai in servizio con il Regio Esercito. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 alcuni esemplari, infatti, furono utilizzati dai tedeschi che dopo aver ordinato all’Ansaldo di riprendere la costruzione del carro li utilizzeranno interrandoli, senza motore, in postazioni fisse.

La Formazione di guerra del Battaglione carri P, prevedeva:

-      un Comando Battaglione, su: plotone comando, plotone recuperi e plotone rifornimento munizioni;

-      tre compagnie carri P, ciascuna su: plotone comando e tre plotoni carri da 4 carri ciascuno,

con una forza di: 25 Ufficiali, 65 Sottufficiali e 632 militari di truppa (di cui 101 automobilisti) e una dotazione di: due carri comando, una autoblindo comando e 40 carri P (di cui uno per la compagnia comando).

 

Equipaggio:                        4 uomini;

Peso con equipaggio:      24.000 kg circa;

Lunghezza:                        5,870 m;

Larghezza:                          2,700 m;

Altezza:                               2,450 m;

Armamento:                       un cannone da 75/18 o da 75/32 e mitragliatrice Breda in calibro 8 in torretta girevole;

due mitragliatrici Breda in calibro 8 in casamatta;

Motore:                                 diesel a 12 cilindri;

Potenza:                               330 HP;

Velocità max:                     40 km/h su strada;

Autonomia:                        250 km su strada; 10 ore su terreno vario;

Protezione max:               50/40 mm.

 

Fonte Nicola PIGNATO e Filippo CAPPELLANO, Gli autoveicoli da combattimento dell’Esercito Italiano – Volume Secondo (1940-1945), op. cit., pp. 283-289



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