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venerdì 30 dicembre 2022

Editoriale Dicembre 2022

 


 E' prassi che ad ogni fine anno si formulino bilanci della attività svolta. Nel caso del CESVAM questo può essere non attuato in quanto in ogni editoriale si tracciano i risultati conseguiti; quindi sarebbe una attività ridondante che potrebbe anche apparire autotoreferenziale e suscitare  qualche mal pensiero.

 L'attenzione viene invece attirata in questo fine anno su due punti, che potrebbero diventare  programmatici per il futuro.

 Il primo riguarda la capacità che si deve sempre più sviluppare per evitare di essere agganciati o coinvolti in questioni di più basso livello e quindi  frenati nella propria azione. Questo concetto può essere sintetizzato nella frase di Voltaire "Uno dei carattere del Genio è di non trascinare il proprio pensiero nel solco tracciato dal volgo".  Ovviamente non siamo Geni e la modestia e i piedi per terra devono essere sempre una costante. Ma occorre essere vigili di mantenere il proprio livello di ambizione sancito dalla esperienza e dalla capacità acquisita; vigili di non farsi trascinare in basso. Il mezzo consigliato, quanto si palesano queste situazioni è quello del distacco e della indifferenza, in quanto è noto che chi è cosciente di non avere capacità e mezzi  sceglie sempre la via della litigiosità, del conflitto, dello scontro, in quanto non ha nulla da perdere e tutto da guadagnare. Non per altro l'attenzione che si presta al suo caso è già un riconoscimento che altrimenti non avrebbe. Se poi si aggiunge, se non si può fare a meno, un pizzico di ipocrisia adulandolo, Machiavelli apprezzerebbe.

Il secondo riguarda l'approccio da adottare  riguardo alla soluzione dei problemi. Evitare al massimo coloro che nel problema non solo non aiutano a risolverlo ma ne diventano parte. Di tutto si ha bisogno, meno di questa zavorra. La linea da sempre consigliata è quella del noto aforisma " "Un uomo vincente risolve il problema, un uomo perdente trova una giustificazione ". 

Tutto questo applicato con un cero stile, non disgiunto da classe e signorilità, tratto e "bon ton" evitando ogni volgarità, ed bassezze di vario tipo. Chi è nel CESVAM ha già dimostrato il suo valore con i suoi successi e realizzazioni, quindi non ha bisogno di dimostrare nulla. Da qui discente il clima di serenità, distacco e "humor" che rendono le giornate piacevoli e degne di nota.

Con queste riflessioni ad alta voce formulo a tutti voi ed ai lettori di questa Rivista il migliori Auguri di un Felice 2023.

Massimo Coltrinari

Direttore CESVAM

giovedì 29 dicembre 2022

Copertina Dicembre 2022








QUADERNI  ON LINE




                                           


                      




                                                   Anno LXXXIII, Supplemento on line, XII  , 2022, n. 83

 Dicembre 2022
valoremilitare.blogspot.com
www.cesvam.org 

martedì 27 dicembre 2022

Marco Montagnani. Il Labaro della Sezione di Tripoli del Nastro Azzurro.

 ARCHIVIO







Castel Benito, 28 marzo 1940. In occasione del 28° Anniversario della Fondazione dell’Aeronautica consegna di medaglie da parte di Italo Balbo, diventato Governatore Generale della Libia e Maresciallo dell’Aria. Presente, vicino a quello degli “Arditi d’Italia - Reparto di Tripoli”, il Labaro del “Nastro Azzurro - Sezione di Tripoli”. Il Generale che appare all’estrema sinistra della fotografia sembra proprio essere Alberto Briganti, Comandante dell’Aeronautica della Libia e amico di Balbo. 


Marco Montagnani Presidente della Federazione di Asti

 


lunedì 26 dicembre 2022

Decorati di MOVM in Prigionia. Alberto Massa Gallucci

 ARCHIVIO

Alberto Massa Gallucci

Maggiore di fanteria s.p.e, nato a Napoli nel 1906., in servizio di S. M., Divisione «Pasubio»





Motivazione della Medaglia d'Oro

Ufficiale di Sua Maestà del Comando Divisione « Pasubio », distintosi per ardire in precedenti azioni, inviato in un settore reggimentale già intaccato per infiltrazioni di pattuglie avversarie, eseguiva instancabilmente, con 36 gradi sotto zero, continue sortite, di giorno e di notte, per raccogliere sicure informazioni, riuscendo anche ad avere ragione, con l’aiuto di due carabinieri, di elementi avversari. Con tale generosa e temeraria opera, dava apporto decisivo al ristabilimento della situazione, così da consentire successivamente l’inizio ordinato del ripiegamento da parte del reggimento. Il secondo giorno del ripiegamento, rimasto isolato dalla colonna cui apparteneva, alla testa di un reparto di formazione riusciva a guidare in terreno irto di insidie, fra popolazioni ostili, combattendo strenuamente contro agguerrite truppe fra le quali catturava anche prigionieri. All’imbrunire, in impari lotta contro mezzi corazzati, dopo aver reiterato altissime prove di valore, con la fede dei forti iniziava il tormentoso travaglio di undici anni di prigionia, durante i quali riconfermava le sue luminose doti di capo e di soldato, opponendo fiera resistenza a minacce, sevizie, punizioni e condanne. Dimostrava così che si può essere vinti materialmente, ma spiritualmente invitti. Fronte russo, 16 dicembre 1942 - gennaio 1954. 

Altre decorazioni: M.B. sul campo (Ebro, marzo 1938)[1]; Cr.g. sul campo (Rio del Segre - Rio Flubia, clic. 1938 - febbr. 1939)[2]; M.A. sul campo (Don - Ogolew, dic. 1942)[3].          .

Diplomatosi nel 193 nell'Istituto Nautico di Napoli, nell'ott. 1924 entrò volontario nella Scuola 'all. uff. di cpl. di Casagiove ove ottenne nel 1925 la nomina a sottotenente e l'assegnazione al 39° rgt. fanteria Ammesso, in seguito a concorso, all'Acc. Mil. di Modena fu nominato nell'agosto 1928 sottotenente effettivo e destinato al 225° rgt. fanteria Sportivo appassionato fu campione di scherma e partecipò a gare sciistiche di pattuglia ed al campionato. della fanteria del penthatlon moderno. Frequentò un corso di collegamenti e di radiotelegrafia presso un btg. del genio e vide applicato un suo sistema di collegamento con materiali da lui studiati, per il quale fu elogiato dal Ministro della Guerra. Frequentò inoltre il corso di cultura coloniale nel 1931, il corso di istruttore di educazione fisica alla Farnesina nel 1933 ed infine il corso di cartografia e fotografia presso l'Istituto. Geografico Militare risultando primo classificato. Nel 1935 fu nominato capo della segreteria tecnica dell'I.G.M., incarico che mantenne fino al 1937. Ammesso al 69" corso della Scuola di guerra nel febbr. 1937, nel maggio successivo partì per la Spagna dove partecipò ai cicli operativi di Santander, della Catalogna e di Madrid quale addetto all'ufficio operazioni e cartografico del C.T.V. Rientrato in Patria col grado di capitano nel 1939 ed assegnato al 18° fanteria in Merano, fu aiutante maggiore in prima del rgt. fino alla sua ammissione alla Scuola di guerra. Ultimati i corsi, fu destinato nel genn. 1942 alla Divisione «Legnano» quale capo ufficio operazioni, informazioni e servizi, incarico che mantenne anche con la promozione a magg. conseguita nello stesso anno. Trasferito dall'ott. 1942 sul fronte russo al Comando della Divisione «Pasubio» quale capo ufficio operazioni, si segnalò nei combattimenti dal 9 al 12 clic. ad Ogolew per i quali le bandiere del 79° e dell'80° fanteria furono decorate di M.O. Durante il ripiegamento della Pasubio dalle posizioni del Don, il 21 dic., rimasto isolato nei pressi di Olchowski, fu fatto prigioniero dopo aver resistito per una intera giornata agli attacchi di mezzi corazzati. Rimpatriato dopo undici anni di prigionia sopportati anche in campi di punizione per accuse insussistenti, nel febbr. 1954 fu promosso ten. col. con anzianità genn. 1950. Trasferito, come vicecomandante al 4° rgt. carristi «Pozzuoli del Friuli», ne assumeva il comando nel dic. 1955 con la promozione a col. Comandante della Zona militare delle Calabrie, promosso generale di Brig. nel genn. 1958, fu vicecomandante della Divisione corazzata «Ariete» e dal 1960 ha comandato la Zona militare di Bologna. Promosso generale di Divisione nel gen. 1963, dal 1964 è passato a disposizione del Comando Militare Territoriale di Napoli.[4]


venerdì 23 dicembre 2022

Medaglia in Onore di Vittorio Emanuele III

ARCHIVIO





 EUR 579,00 


Medaglia in oro nominativa, Istituto del Nastro Azzurro, Vittorio Emanuele III. Rara medaglia in oro per i massimi dirigenti dell' Istituto del Nastro Azzurro Nominativa, coniata con tutta probabilità dalla Zecca su appalto della SIAM Diametro mm 28 Grammi 9,5 R3 28 Grammi 9,5 R3 Nazionalità: Italiana

Rara medaglia in oro per i massimi dirigenti dell' Istituto del Nastro Azzurro

Nominativa, coniata con tutta probabilità dalla Zecca su appalto della SIAM

Diametro mm 28

Grammi 9,5

R3

giovedì 22 dicembre 2022

Anno Accademico 2021/2022. Le Vacanze natalizie e di Anno Nuovo

 NOTIZIE CESVAM


 A tutti i Frequentatori dei Master i migliori auguri di Buone feste.
Da Domani iniziano le Vacanze natalizie e di Capod'anno
Occasione utile per alcuni per rifiatare e riposarsi e quindi riprendere con rinnovata energia

 Il 2023 porta subito una novità
Superata la fase di restrizioni dovuta alla pandemia, 
 da Lunedi 16 gennaio 2023 il ricevimento studenti sarà anche in presenza
 Orario dalle 13.00 alle 16.00 
 Verrà  comunicato tramite la piattaforma portale/master
 il numero dell'Aula.

Ancona ogni augurio di buone feste a tutti




mercoledì 21 dicembre 2022

Uniformi della Duplice Monarchia nel 1888

 ARCHIVIO

L'Uniformologia, come scienza ausiliaria della Storia, rappresenta una fonte iconografica degna di nota per avere una idea valutativa di una Forza Armata, o di un Ordinamento militare di uno Stato. Com esempio qui presentiamo Uniformi di alcuni Corpo dell'Austria-Ungheria nel momento in cui si raggiungeva il culmine dell'uniforme colorata e variopinta, alla fine dell'800. In quei stessi anni si affermava il principio che l'uniforme doveva essere un elemento protettivo di chi l'indossava, al meno sul campo di battaglia. Iniziano gli esperimenti per confondere il soldato con il terreno in cui opera. Inizia l'epopea, almeno in Italia, del grigioverde, il grigio il colore delle rocce, il verde il colore dei prati.  Le critiche a queste innovazioni rasentarono anche il Valore Militare, in quanto qualcuno sosteneva che era una forma di viltà mimitizzarsi al nemico.  






Il blog di riferimento per questa materia (uniformologia) è:www.uniformologia.blogspot.com

martedì 20 dicembre 2022

Consuelo Mastelloni L'Arte come Arma

 SEGNALAZIONE LIBRARIE





Volume voluto da AssoArma che si associa a quello Pubblicato  con il titolo "Una Pro Patria" basato sulla Cartolina Militare.  L'Autrice, avvalendosi anche in questo caso della collezione del Primo Luogotenente  Danilo Amore, attraversa le varie epoche della nostra Storia unitaria dal 1861 presentando i vari Pittori che si sono cimentati in questo genere espressivo. Ne esce un quadro d'arte originale
Veramente degno di nota il progetto grafico ideato e realizzato da Olimpia Paldi 




lunedì 19 dicembre 2022

La nuova guerra atomica

 GEOPOLITICA DELLE NUOVE SFIDE

I Dittatori sono sempr ei portatori delle tragedie dell'umanità. Da qualsiasi parte li si analizza, sono sempre la fonte di regresso, dolori, e angosce per l'uomo normale. In questi mesi assistiamo alla ennesima conferma di questo assioma. Il Dittatore russo, agevolato nella sua ascesa dal disinteresse per la pace, che tutti invocano ma nessuno in concreto agisce per averla con mezzi preventivi, ha inaugurato la nuova stagione dell'impiego dell'arma atomica. 

 Ormai è passato in soffitta il principio della deterrenza nucleare che regolava i rapporti tra est ed ovest durante la guerra fredda ed il post guerra fredda, grazie alla invasione fallimentare dell'Ucraina da parte della Russia, in cui si paventa l'impiego dell'arma nucleare per sopperire alla incapacità russa di riuscire a raggiungere i propri obiettivi con  mezzi convenzionali e sottomettere, dopo la Bielorussia anche l'Ucraina, si è parlato di impiego dell'arma nucleare.


 Il mondo occidentale si è terrorizzato, non riconoscendo che si è arrivati proprio a questo punto in quanto si è dato credito a chi invece operava per il contrario.  La conseguenza è sotto gli occhi di tutti. Le dottrine militari sono state immediatamente cambiate. La NATO è ritornata a quello che era, ovvero la difesa della propria sovranità, adottando immediatamente (marzo 2022) il principio della deterrenza. E grazie a Putin è ricominciato il folle ballo sull'orlo dell'annientamento del genere umano, ballo durato tutta la guerra fredda.


 Oggi i trattati internazionali sulla deterrenza nucleare non esistono più. La corsa al riarmo nucleare è evidente e l'utilizzo di bombe atomiche sugli scenari bellici ( ne sono attivi 414 a media, bassa ed alta intensità) ormai è diventata una opzione realistica e chiara.  Il riamo nucleare è diventato corrente.

La Russia, detiene il più grande arsenale  nucleare del pianeta, con ordigni atonici strategici e tattici, laciabili da terra, dall'aria, dal mare, ma anche ordigni asimmetrici studiati per attaccare chiunque.


 Tutto questo in un paese arretrato, sull'orlo della fame ed ormai screditato agli occhi del mondo per l'uso costante della disinformazione.


domenica 18 dicembre 2022

Decorati di MOVM in Prigionia. Giuseppe Zigliotti

 ARCHIVIO

 



Zigiotti Giuseppe, n. 1897 Cordcivado (Udine). Maggiore cpl. fanteria, 81° reggimento.

 

Conseguito a Treviso il diploma di ragioniere nel 1916, nell'ott. dello stesso anno fu chiamato alle armi. Nominato asp. nell'aprile del 1917, partecipò alla prima guerra mondiale, prima nel 2° rgt. fant. e in seguito in reparti mitraglieri « St. Etienne ». Congedato nel luglio 1920 col grado di ten., nel 1923 si iscrisse nella M.V.S.N. raggiungendo il grado di 1° seniore nel 1941. Dal 1923 al 1926 fu sindaco del comune di Cordovada. Rivesti inoltre incarichi direttivi nel campo sindacale dei lavoratori agricoli, sia in Patria, sia nei territori dell'A.O.I. dove giunse, volontario, nel marzo 1936, con la lª comp. CC.NN. « B ». Promosso capit. a scelta nel nov. 1936, con anzianità 1° luglio 1935, rimpatriò dall'A.O. nel 1939 e, dopo aver prestato pochi giorni di servizio nel 49° rgt. fant., nel sett. 1939 fu collocato in congedo. Richiamato, a domanda, nell'ott. 1940 presso il 71° fant., per il costituendo XLIII btg. M.T. bis, nell'aprile 1941 fu trasferito alla sezione militare di censura di Treviso. Nel genn. 1942, assegnato, a domanda, ad una Unità operante sul fronte russo, venne destinato alla 52ª sez. sanità della Div. « Torino ». Successivamente, promosso magg., assunse la direzione dell'Ufficio assistenza  e propaganda della Div. stessa, meritandosi un encomio per l'opera patriottica svolta fra le popolazioni dei territori occupati. Cadde prigioniero il 22 dic. 1942, combattendo nel Vallone di Arbusow. Rimpatriò nel genn. 1954, dopo oltre undici anni trascorsi in campi di lavoro, carcere e celle di segregazione. Assegnato al Ministero della Difesa, prestò servizio al 2° reparto autonomo e, dall'ott.1957, al Commissariato Generalo Onoranze Salme Caduti in Guerra. Promosso ten. col., con  anzianità  genn. 1952, venne congedato nell'aprile  1959. E' presidente  dell'Associazione Nazionale d'Arma Milizia e componente la Giunta dell'Assoc. Volontari di Guerra. Iscritto all'Albo dei Giornalisti.

 

sabato 17 dicembre 2022

Migranti e le regioni di provenienza

 UNA FINESTRA SUL MONDO

 Materiali per tesi


Fonte: LIMES  Rivista Italian di Geopolitica  Contatto: www.ilmioabbonamento.it


La Carta mostra l'interesse internazionale per il  Niger, e le sue miniere di Uranio. La situazione genera elementi che favoriscono una migrazione mirata e controllata da organizzazioni terroristiche criminali oltre che da elementi che hanno interesse a alimentare queste correnti migratorie in funzione destabilizzatrice

venerdì 16 dicembre 2022

Collaborazione a Radio Cusano

NOTIZIE CESVAM

 Opportunità per i Frequentatori dei Master 





Info: www.unicusano.it


per dettagli: didattica.cesvam@istitutonastroazzurro.org

giovedì 15 dicembre 2022

Volume "Uno Pro Patria"

 SEGNALAZIONI LIBRARIE


Volume proposto da AssoArma che raccoglie schede di tutte le Associazioni che la compongono corredate da uno o due cartoline militari pertinenti. Presente in apertura la Scheda dell'Istituto del Nastro Azzurro 

L'Autrice Consulelo Mastelloni, si è avvalsa della Collezione del Primo Luogtenente Danilo Amato

Recensione in www.associazionismomilitare.blogspot.com  mese di dicembre 2022

Presentato il 6 dicembre 2022 presso il Circolo Ufficiali PIO IX a Roma. Nota di commento in www.cesvam.org /eventi. i nel mese di dicembre

mercoledì 14 dicembre 2022

Le aree di migrazione in Nord Africa

 UNA FINESTRA SUL MONDO

 Materiali per tesi


Fonte: LIMES Rivista Italiana di Geopolitica    contatti:www.ilmioabbonamento.it

Materiali per tesi relative ai migranti.

La Rivista LIMES è disponibile nella Emeroteca del CESVAM. La carta mostra la presenza francese nell'Africa nord occidentale in tutte le sue componenti di interesse.



martedì 13 dicembre 2022

Rivista QUADERNI N. Ottobre - Dicembre 2022 - In distribuzione dal 10 Dicembre 2022

 NOTIZIE CESVAM







Con la distribuzione del Numero di Ottobre Dicembre 2022
 si conclude il 2022 
 La Rivista è autofinanziata 
 La programmazione del 2023 al momento prevede quattro numeri ed uno speciale per il Centenario
Come noto accoglie gli scritti e contributi originali di chiunque voglia prestare attenzione ai valori dell'Istituto del Nastro Azzurro
 In particlare è la naturale continuazione degli Studi e delle ricerche condotte nell'ambito dei Master proposti dal CESVAM
Questo ultimo aspetto si marcherà ancora di più nel futuro, cercando di proporre ricerche originali, frutto di documentazione di archivio e in minima parte quella di fonte edita.


lunedì 12 dicembre 2022

Progetto A.O.I - Eritrea

 DIBATTITI

Martedi 13 e Mercoledi 14 Dicembre 2022 è prevista un altra sessiojne di ricerca presso l'Archivio Centrale dello Stato a Roma e presso l'Ufficio Storico dell'Esercito alla Caserma Nazario Sauro sempre a Roma  riguardante la ricerca dell'A.O.I. La documentazione che si andrà acquisendo servirà per la stesura del Volume I. già in stato di avanzata progettazione, relativo alla A.O.I. 1936- 1941, propedeutico al volume sulla Prigionia.

 La ricerca sarà condotta da Giovanni Riccardo Baldelli, Associato al CESVAM e dal Direttore del CESVAM

domenica 11 dicembre 2022

L'Arma dei Migranti

 UNA FINESTRA SUL MONDO

Politica Militare Comparata



Un tema degno di nota relativo a tesi di laurea per i Master  è stato individuato nell'assunto di sviluppare il concetto che  nel quadro dello scontro tra Russia ed Europa, l'arma dei migranti possa essere ulteriormente potenziata. Uno degli obiettivi di Mosca è quello di dividere l'Unione Europea. Già molti successi si sono avuti con l'Ungheria, nel quadro del sostegno dato da sempre ai regimi estremisti di destra e sovranisti di destra. Dopo il trattato del Qurinale l'Italia era stata vista come una ottima sponda all'asse Parigi Berlino in un triangolo che si contrapponeva alla variante di Visegard sostenuta dall'Ungheria, volta a spaccare l'Europa in due. Il ruolo dell'Italia ritornava ad essere il centro  ella politica europa in funzione della crisi ai confini orientali. Il nuovo governo che l'Italia si è data da settembre 2022 offre opportunità al Cremlino insperate, data anche la gravissima situazione in cui la Russia si trova. Emarginare l'Italia significa avere qualche opportunità in più. Immediatamente è scoppiata con la Francia la crisi dei Migranti,  I rapporti tra Roma e Parigi si sono raffreddati e l'Italia ancora una volta è sospinta verso la periferia dell'Europa. 

 La carta mostra come il massimo flusso dei migranti proveniete dalla Cirenaica, area controllata dai Russi tramite i loro miliziani in loco. La Libia da anni non è più uno stato inteso come tale ma tre entità distinte che subiscono zone di influenza esterne diverse. I 50.000 mila migranti che potrebbero arrivare in Italia sono un arma veramente utile a Mosca per creare anche all'interno dell'Italia contrasti che già si sono annunciati anche in modo bizzarro.

La tesi, dopo aver analizzato la situazione ad oggi della Cirenaica, le linee di raccolta, e messa in mare dei migranti da parte delle organizzazioni preposte, il ruolo delle ong, dovrebbe evidenziare le ripercussioni nei rapporti tra Italia ed il resto dell'Europa, nel quadro degli equilibri europei, premessa alla indicazione se e come l'Italia sia emarginata  e le conseguenze per Roma sopratutto nel quadro economico, finanziario e occupazionale.

La tesi è intermodulare, Il consiglio della Cattedra è di adottare il Metodo Geografico, o in suordine, quello dei Grandi Spazi. Uso della piattaforma  www.portalemaster.


venerdì 9 dicembre 2022

La crisi Ucraina

  UNA FINESTRA SUL MONDO

LA FRASE del MESE

Io continuo a sperare che si finirà con l’intenderci…

e con l’arrivare a una intesa sia pure

provvisoria e incompleta

evitando la terza guerra mondiale

paventata dai più

GIUSEPPE CHIOSTERGI, 1951

giovedì 8 dicembre 2022

Al di là del Piano Marshall

DIBATTITI

 



L’attuale crisi globale

Sergio  Benedetto  Sabetta

 

            Si è parlato in questi ultimi tempi di un piano di ripresa economico simile al Piano Marshall, che durò dal 1948 al 1952, tuttavia, come è stato da più parti evidenziato, risulta improprio parlare di un Piano Marshall nell’attuale contesto storico.

            Al tentativo, riuscito, di riorganizzare una economia atlantica fondata sull’interscambio, collassata con la Grande Guerra, si affiancava la volontà di creare un blocco economico antisovietico, tanto che a una prima manifestazione di interesse da parte della Russia ne seguiva un totale rifiuto.

            Vi era infine la volontà di creare un tessuto economico su cui appoggiare le Istituzioni che, secondo Roosevelt, avrebbero dovuto governare il mondo impedendo nuove guerre generalizzate (ONU, FMI, GATT, Banca Mondiale).

            Con l’appoggio USA sorsero organizzazioni di interscambio nell’Europa Occidentale, a cui aderirono vinti e vincitori, a partire dal carbone e dall’acciaio (CECA).

            Il Piano non era composto solo da prestiti finanziari per un valore totale di poco superiore ai 13 miliardi di dollari, ma comprendeva anche uno scambio di materie prime e beni, la cui vendita dava vita a un fondo vincolato a politiche di aggiornamento produttivo e parallelamente alla diffusione di beni di consumo secondo il modello USA.

            Gli aiuti furono concentrati innanzitutto sul Regno Unito e Francia, in secondo luogo su Italia e Germania Occidentale:

·        Regno Unito,  3.297 milioni di dollari;

·        Francia,  2.296 milioni di dollari;

·        Italia,  1.204 milioni di dollari;

·        Germania Occidentale,  1.448 milioni di dollari.

            In Italia il Piano Case Fanfani concentrò molte risorse, oltre che sulla ricostruzione delle infrastrutture necessarie alla ripartenza economica, sull’edilizia popolare per ripianare i danni abitativi derivanti dalla guerra.

            Questo permise di riattivare l’industria e riassorbire una parte della disoccupazione , a questo fu affiancato l’acquisto negli USA di nuove tecnologie per rimpiazzare i vecchi e desueti macchinari.

            Si preferì quindi investire a lungo termine, evitando una dispersione sui puri consumi, come avrebbero in parte preferito accentuare gli USA .

            Attualmente il recupero degli investimenti incentivati in edilizia senza precisi criteri, bensì a pioggia, ha favorito una pura dispersione speculativa di risorse altrimenti impiegabili, con un’ottica a breve termine.

            Né vi è stata favorita tutta l’Industria nazionale, in quanto  molti materiali sono stati forniti dall’estero, né un riassorbimento della disoccupazione è stato realizzato per un continuo spostamento di personale su cantieri semivuoti, per l’eccessiva apertura dei cantieri stessi in un lasso di tempo troppo breve.

            Si è favorita di fatto la formazione di una pericolosa bolla speculativa, con interventi edilizi molte volte non mirati e superflui, a parte gli inevitabili aspetti criminali favoriti dai tempi stretti e dalla mancanza di precisi criteri.

            Anche il contesto in cui ci si è ritrovati con l’uscita dalla pandemia non è lo stesso del secondo dopo guerra, quando due blocchi piuttosto omogenei e con precisi leader si contrapponevano, vi erano inoltre molti meno Stati essendovi vaste aree da decolonizzare e una conseguente minore complessità relazionare da gestire.

            In termini geo-strategici in Europa si sono create nuove tensioni e il conflitto in Ucraina viene ad investire non solo aspetti ideologici ma anche di disponibilità di risorse, sia come materie prime che come beni.

            Si viene quindi a parlare da parte del Fondo Monetario Internazionale di eventuale recessione, di fronte alla frenata di USA e Cina, nonché di Berlino in Europa, con stime di crescita del 2,5 e 1,4 rispettivamente per il 2022 e il 2023, relativamente alle economie avanzate, e di 3,6 e 3,9 per i paesi emergenti in via di sviluppo, rispetto al 6,1 e al 6,8 del 2021.

            Anche il tanto decantato passaggio al green, al fine di recuperare i cambiamenti climatici in atto, conseguenza di una crescita economica globale impostata su uno sfruttamento errato delle risorse naturali, quale ulteriore leva per una nuova crescita economica, è in molti casi solo apparentemente non inquinante usando, tra l’altro terre rare, motivo di ulteriore scontro tra potentati per il loro controllo.

            La guerra in atto e quelle precedenti degli ultimi anni, le si possono leggere in controluce anche in questi termini.

            Da quanto finora esposto non si può proprio fare riferimento al precedente caso del Piano Marshall.

 

BIBLIOGRAFIA GENERALE

 

·        John L. Harper, La Guerra Fredda. Storia di un mondo in bilico, Il Mulino 2013;

·        G. De Luna, Dalla Guerra Fredda alla dissoluzione dell’URSS, La Storia Vol. 14, Mondadori 2007;

·        S. B. Sabetta, Evoluzione del concetto di Stato dal XIX al XXI secolo, Montedit 2022.

mercoledì 7 dicembre 2022

Giorgio Madeddu. Prigionia Austriaca in Italia. Campo di Concentramento di Monte Narba. II Parte Iconografia

 DIBATTITI

Progetto Prigionia 2020/1







Giorgio Madeddu. Il Testo sul Campo di prigionia  di Monte Naba è stato pubblicato su QUADERNI ON LINE in data 6 dicembre 2022