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Il blog è espressione del Centro Studi sul Valore Militare - Ce.S.Va.M.- istituito il 25 settembre 2014 dal Consiglio Nazionale dell'Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valore Militare.Lo scopo del CEsVAM è quello di promuovere studi sul Valore Militare.E' anche la continuazione on line della Rivista "Quaderni" del Nastro Azzurro. Il Blog è curato dal Direttore del CEsVAN, Gen. Dott. Massimo Coltrinari (direttore.cesvam@istitutonastroazzurro.org)
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sabato 31 dicembre 2022
venerdì 30 dicembre 2022
Editoriale Dicembre 2022
E' prassi che ad ogni fine anno si formulino bilanci della attività svolta. Nel caso del CESVAM questo può essere non attuato in quanto in ogni editoriale si tracciano i risultati conseguiti; quindi sarebbe una attività ridondante che potrebbe anche apparire autotoreferenziale e suscitare qualche mal pensiero.
L'attenzione viene invece attirata in questo fine anno su due punti, che potrebbero diventare programmatici per il futuro.
Il primo riguarda la capacità che si deve sempre più sviluppare per evitare di essere agganciati o coinvolti in questioni di più basso livello e quindi frenati nella propria azione. Questo concetto può essere sintetizzato nella frase di Voltaire "Uno dei carattere del Genio è di non trascinare il proprio pensiero nel solco tracciato dal volgo". Ovviamente non siamo Geni e la modestia e i piedi per terra devono essere sempre una costante. Ma occorre essere vigili di mantenere il proprio livello di ambizione sancito dalla esperienza e dalla capacità acquisita; vigili di non farsi trascinare in basso. Il mezzo consigliato, quanto si palesano queste situazioni è quello del distacco e della indifferenza, in quanto è noto che chi è cosciente di non avere capacità e mezzi sceglie sempre la via della litigiosità, del conflitto, dello scontro, in quanto non ha nulla da perdere e tutto da guadagnare. Non per altro l'attenzione che si presta al suo caso è già un riconoscimento che altrimenti non avrebbe. Se poi si aggiunge, se non si può fare a meno, un pizzico di ipocrisia adulandolo, Machiavelli apprezzerebbe.
Il secondo riguarda l'approccio da adottare riguardo alla soluzione dei problemi. Evitare al massimo coloro che nel problema non solo non aiutano a risolverlo ma ne diventano parte. Di tutto si ha bisogno, meno di questa zavorra. La linea da sempre consigliata è quella del noto aforisma " "Un uomo vincente risolve il problema, un uomo perdente trova una giustificazione ".
Tutto questo applicato con un cero stile, non disgiunto da classe e signorilità, tratto e "bon ton" evitando ogni volgarità, ed bassezze di vario tipo. Chi è nel CESVAM ha già dimostrato il suo valore con i suoi successi e realizzazioni, quindi non ha bisogno di dimostrare nulla. Da qui discente il clima di serenità, distacco e "humor" che rendono le giornate piacevoli e degne di nota.
Con queste riflessioni ad alta voce formulo a tutti voi ed ai lettori di questa Rivista il migliori Auguri di un Felice 2023.
Massimo Coltrinari
Direttore CESVAM
giovedì 29 dicembre 2022
Copertina Dicembre 2022
Anno LXXXIII, Supplemento on line, XII , 2022, n. 83
mercoledì 28 dicembre 2022
martedì 27 dicembre 2022
Marco Montagnani. Il Labaro della Sezione di Tripoli del Nastro Azzurro.
ARCHIVIO
Castel
Benito, 28 marzo 1940. In occasione del 28°
Anniversario della Fondazione dell’Aeronautica consegna di medaglie da parte di
Italo Balbo, diventato Governatore Generale della Libia e Maresciallo dell’Aria. Presente, vicino a quello degli “Arditi
d’Italia - Reparto di Tripoli”, il Labaro del “Nastro Azzurro - Sezione di
Tripoli”. Il Generale che appare
all’estrema sinistra della fotografia sembra proprio essere Alberto Briganti,
Comandante dell’Aeronautica della Libia e amico di Balbo.
Marco Montagnani Presidente della Federazione di Asti
lunedì 26 dicembre 2022
Decorati di MOVM in Prigionia. Alberto Massa Gallucci
ARCHIVIO
Alberto
Massa Gallucci
Maggiore di
fanteria s.p.e, nato a Napoli nel 1906., in servizio di
S. M., Divisione «Pasubio»
Motivazione della Medaglia d'Oro
Ufficiale di Sua Maestà del Comando Divisione « Pasubio », distintosi per ardire in precedenti azioni, inviato in un settore reggimentale già intaccato per infiltrazioni di pattuglie avversarie, eseguiva instancabilmente, con 36 gradi sotto zero, continue sortite, di giorno e di notte, per raccogliere sicure informazioni, riuscendo anche ad avere ragione, con l’aiuto di due carabinieri, di elementi avversari. Con tale generosa e temeraria opera, dava apporto decisivo al ristabilimento della situazione, così da consentire successivamente l’inizio ordinato del ripiegamento da parte del reggimento. Il secondo giorno del ripiegamento, rimasto isolato dalla colonna cui apparteneva, alla testa di un reparto di formazione riusciva a guidare in terreno irto di insidie, fra popolazioni ostili, combattendo strenuamente contro agguerrite truppe fra le quali catturava anche prigionieri. All’imbrunire, in impari lotta contro mezzi corazzati, dopo aver reiterato altissime prove di valore, con la fede dei forti iniziava il tormentoso travaglio di undici anni di prigionia, durante i quali riconfermava le sue luminose doti di capo e di soldato, opponendo fiera resistenza a minacce, sevizie, punizioni e condanne. Dimostrava così che si può essere vinti materialmente, ma spiritualmente invitti. Fronte russo, 16 dicembre 1942 - gennaio 1954.
Altre decorazioni: M.B. sul campo (Ebro, marzo 1938)[1];
Cr.g. sul campo (Rio del Segre - Rio Flubia, clic. 1938 - febbr. 1939)[2];
M.A. sul campo (Don - Ogolew, dic. 1942)[3]. .
Diplomatosi nel 193 nell'Istituto Nautico di Napoli, nell'ott. 1924
entrò volontario nella Scuola 'all. uff. di cpl. di Casagiove ove ottenne nel
1925 la nomina a sottotenente e l'assegnazione al 39° rgt. fanteria Ammesso, in
seguito a concorso, all'Acc. Mil. di Modena fu nominato nell'agosto 1928
sottotenente effettivo e destinato al 225° rgt. fanteria Sportivo appassionato
fu campione di scherma e partecipò a gare sciistiche di pattuglia ed al
campionato. della fanteria del penthatlon moderno. Frequentò un corso di
collegamenti e di radiotelegrafia presso un btg. del genio e vide applicato un
suo sistema di collegamento con materiali da lui studiati, per il quale fu
elogiato dal Ministro della Guerra. Frequentò inoltre il corso di cultura
coloniale nel 1931, il corso di istruttore di educazione fisica alla Farnesina
nel 1933 ed infine il corso di cartografia e fotografia presso l'Istituto. Geografico
Militare risultando primo classificato. Nel 1935 fu nominato capo della
segreteria tecnica dell'I.G.M., incarico che mantenne fino al 1937. Ammesso al
69" corso della Scuola di guerra nel febbr. 1937, nel maggio successivo
partì per la Spagna dove partecipò ai cicli operativi di Santander, della
Catalogna e di Madrid quale addetto all'ufficio operazioni e cartografico del
C.T.V. Rientrato in Patria col grado di capitano nel 1939 ed assegnato al 18°
fanteria in Merano, fu aiutante maggiore in prima del rgt. fino alla sua
ammissione alla Scuola di guerra. Ultimati i corsi, fu destinato nel genn. 1942
alla Divisione «Legnano» quale capo ufficio operazioni, informazioni e servizi,
incarico che mantenne anche con la promozione a magg. conseguita nello stesso
anno. Trasferito dall'ott. 1942 sul fronte russo al Comando della Divisione
«Pasubio» quale capo ufficio operazioni, si segnalò nei combattimenti dal 9 al
12 clic. ad Ogolew per i quali le bandiere del 79° e dell'80° fanteria furono
decorate di M.O. Durante il ripiegamento della Pasubio dalle posizioni del Don,
il 21 dic., rimasto isolato nei pressi di Olchowski, fu fatto prigioniero dopo
aver resistito per una intera giornata agli attacchi di mezzi corazzati.
Rimpatriato dopo undici anni di prigionia sopportati anche in campi di
punizione per accuse insussistenti, nel febbr. 1954 fu promosso ten. col. con
anzianità genn. 1950. Trasferito, come vicecomandante al 4° rgt. carristi
«Pozzuoli del Friuli», ne assumeva il comando nel dic. 1955 con la promozione a
col. Comandante della Zona militare delle Calabrie, promosso generale di Brig.
nel genn. 1958, fu vicecomandante della Divisione corazzata «Ariete» e dal 1960
ha comandato la Zona militare di Bologna. Promosso generale di Divisione nel
gen. 1963, dal 1964 è passato a disposizione del Comando Militare Territoriale
di Napoli.[4]
[1]
Il testo della motivazione
è su: www.istitutodelnastroazzurro.org/consulta l'archivio
digitale/Alberto/ Massa Gallucci/Esercito/1938/Medaglia di Bronzo.
[2]
Il testo della motivazione
è su: www.istitutodelnastroazzurro.org/consulta l'archivio
digitale/Alberto/ Massa Gallucci/Esercito/1938/Croce di Guerra.
[3]
Il testo della motivazione
è su: www.istitutodelnastroazzurro.org/consulta l'archivio
digitale/Alberto/ Massa Gallucci/Esercito/1942/Medaglia d’Argento.
[4]
Il testo della motivazione
è su: www.istitutodelnastroazzurro.org/consulta l'archivio
digitale/Alberto/ Massa Gallucci/Esercito/1950/Medaglia d’Oro.
domenica 25 dicembre 2022
sabato 24 dicembre 2022
venerdì 23 dicembre 2022
Medaglia in Onore di Vittorio Emanuele III
ARCHIVIO
EUR 579,00
Medaglia in oro nominativa, Istituto del Nastro Azzurro, Vittorio Emanuele III. Rara medaglia in oro per i massimi dirigenti dell' Istituto del Nastro Azzurro Nominativa, coniata con tutta probabilità dalla Zecca su appalto della SIAM Diametro mm 28 Grammi 9,5 R3 28 Grammi 9,5 R3 Nazionalità: Italiana
Rara medaglia in oro per i massimi dirigenti dell' Istituto del Nastro Azzurro
Nominativa, coniata con tutta probabilità dalla Zecca su appalto della SIAM
Diametro mm 28
Grammi 9,5
R3
giovedì 22 dicembre 2022
Anno Accademico 2021/2022. Le Vacanze natalizie e di Anno Nuovo
NOTIZIE CESVAM
mercoledì 21 dicembre 2022
Uniformi della Duplice Monarchia nel 1888
ARCHIVIO
L'Uniformologia, come scienza ausiliaria della Storia, rappresenta una fonte iconografica degna di nota per avere una idea valutativa di una Forza Armata, o di un Ordinamento militare di uno Stato. Com esempio qui presentiamo Uniformi di alcuni Corpo dell'Austria-Ungheria nel momento in cui si raggiungeva il culmine dell'uniforme colorata e variopinta, alla fine dell'800. In quei stessi anni si affermava il principio che l'uniforme doveva essere un elemento protettivo di chi l'indossava, al meno sul campo di battaglia. Iniziano gli esperimenti per confondere il soldato con il terreno in cui opera. Inizia l'epopea, almeno in Italia, del grigioverde, il grigio il colore delle rocce, il verde il colore dei prati. Le critiche a queste innovazioni rasentarono anche il Valore Militare, in quanto qualcuno sosteneva che era una forma di viltà mimitizzarsi al nemico.
Il blog di riferimento per questa materia (uniformologia) è:www.uniformologia.blogspot.com
martedì 20 dicembre 2022
Consuelo Mastelloni L'Arte come Arma
SEGNALAZIONE LIBRARIE
lunedì 19 dicembre 2022
La nuova guerra atomica
Ormai è passato in soffitta il principio della deterrenza nucleare che regolava i rapporti tra est ed ovest durante la guerra fredda ed il post guerra fredda, grazie alla invasione fallimentare dell'Ucraina da parte della Russia, in cui si paventa l'impiego dell'arma nucleare per sopperire alla incapacità russa di riuscire a raggiungere i propri obiettivi con mezzi convenzionali e sottomettere, dopo la Bielorussia anche l'Ucraina, si è parlato di impiego dell'arma nucleare.
Il mondo occidentale si è terrorizzato, non riconoscendo che si è arrivati proprio a questo punto in quanto si è dato credito a chi invece operava per il contrario. La conseguenza è sotto gli occhi di tutti. Le dottrine militari sono state immediatamente cambiate. La NATO è ritornata a quello che era, ovvero la difesa della propria sovranità, adottando immediatamente (marzo 2022) il principio della deterrenza. E grazie a Putin è ricominciato il folle ballo sull'orlo dell'annientamento del genere umano, ballo durato tutta la guerra fredda.
Oggi i trattati internazionali sulla deterrenza nucleare non esistono più. La corsa al riarmo nucleare è evidente e l'utilizzo di bombe atomiche sugli scenari bellici ( ne sono attivi 414 a media, bassa ed alta intensità) ormai è diventata una opzione realistica e chiara. Il riamo nucleare è diventato corrente.
La Russia, detiene il più grande arsenale nucleare del pianeta, con ordigni atonici strategici e tattici, laciabili da terra, dall'aria, dal mare, ma anche ordigni asimmetrici studiati per attaccare chiunque.
Tutto questo in un paese arretrato, sull'orlo della fame ed ormai screditato agli occhi del mondo per l'uso costante della disinformazione.
domenica 18 dicembre 2022
Decorati di MOVM in Prigionia. Giuseppe Zigliotti
ARCHIVIO
Zigiotti Giuseppe, n. 1897 Cordcivado (Udine).
Maggiore cpl. fanteria, 81° reggimento.
Conseguito a
Treviso il diploma di ragioniere nel 1916, nell'ott. dello stesso anno fu
chiamato alle armi. Nominato asp. nell'aprile del 1917, partecipò alla prima
guerra mondiale, prima nel 2° rgt. fant. e in seguito in reparti mitraglieri «
St. Etienne ». Congedato nel luglio 1920 col grado di ten., nel 1923 si
iscrisse nella M.V.S.N. raggiungendo il grado di 1° seniore nel 1941. Dal 1923
al 1926 fu sindaco del comune di Cordovada. Rivesti inoltre incarichi direttivi
nel campo sindacale dei lavoratori agricoli, sia in Patria, sia nei territori
dell'A.O.I. dove giunse, volontario, nel marzo 1936, con la lª comp. CC.NN. « B
». Promosso capit. a scelta nel nov. 1936, con anzianità 1° luglio 1935,
rimpatriò dall'A.O. nel 1939 e, dopo aver prestato pochi giorni di servizio nel
49° rgt. fant., nel sett. 1939 fu collocato in congedo. Richiamato, a domanda,
nell'ott. 1940 presso il 71° fant., per il costituendo XLIII btg. M.T. bis,
nell'aprile 1941 fu trasferito alla sezione militare di censura di Treviso. Nel
genn. 1942, assegnato, a domanda, ad una Unità operante sul fronte russo, venne
destinato alla 52ª sez. sanità della Div. « Torino ». Successivamente, promosso
magg., assunse la direzione dell'Ufficio assistenza e propaganda della Div. stessa, meritandosi
un encomio per l'opera patriottica svolta fra le popolazioni dei territori
occupati. Cadde prigioniero il 22 dic. 1942, combattendo nel Vallone di
Arbusow. Rimpatriò nel genn. 1954, dopo oltre undici anni trascorsi in campi di
lavoro, carcere e celle di segregazione. Assegnato al Ministero della Difesa,
prestò servizio al 2° reparto autonomo e, dall'ott.1957, al Commissariato
Generalo Onoranze Salme Caduti in Guerra. Promosso ten. col., con anzianità
genn. 1952, venne congedato nell'aprile
1959. E' presidente
dell'Associazione Nazionale d'Arma Milizia e componente la Giunta
dell'Assoc. Volontari di Guerra. Iscritto all'Albo dei Giornalisti.
sabato 17 dicembre 2022
Migranti e le regioni di provenienza
UNA FINESTRA SUL MONDO
Materiali per tesi
Fonte: LIMES Rivista Italian di Geopolitica Contatto: www.ilmioabbonamento.it
La Carta mostra l'interesse internazionale per il Niger, e le sue miniere di Uranio. La situazione genera elementi che favoriscono una migrazione mirata e controllata da organizzazioni terroristiche criminali oltre che da elementi che hanno interesse a alimentare queste correnti migratorie in funzione destabilizzatrice
venerdì 16 dicembre 2022
Collaborazione a Radio Cusano
NOTIZIE CESVAM
Opportunità per i Frequentatori dei Master
per dettagli: didattica.cesvam@istitutonastroazzurro.org
giovedì 15 dicembre 2022
Volume "Uno Pro Patria"
L'Autrice Consulelo Mastelloni, si è avvalsa della Collezione del Primo Luogtenente Danilo Amato
Recensione in www.associazionismomilitare.blogspot.com mese di dicembre 2022
Presentato il 6 dicembre 2022 presso il Circolo Ufficiali PIO IX a Roma. Nota di commento in www.cesvam.org /eventi. i nel mese di dicembre
mercoledì 14 dicembre 2022
Le aree di migrazione in Nord Africa
UNA FINESTRA SUL MONDO
Materiali per tesi
Fonte: LIMES Rivista Italiana di Geopolitica contatti:www.ilmioabbonamento.it
Materiali per tesi relative ai migranti.
La Rivista LIMES è disponibile nella Emeroteca del CESVAM. La carta mostra la presenza francese nell'Africa nord occidentale in tutte le sue componenti di interesse.
martedì 13 dicembre 2022
Rivista QUADERNI N. Ottobre - Dicembre 2022 - In distribuzione dal 10 Dicembre 2022
lunedì 12 dicembre 2022
Progetto A.O.I - Eritrea
La ricerca sarà condotta da Giovanni Riccardo Baldelli, Associato al CESVAM e dal Direttore del CESVAM
domenica 11 dicembre 2022
L'Arma dei Migranti
UNA FINESTRA SUL MONDO
Politica Militare Comparata
Un tema degno di nota relativo a tesi di laurea per i Master è stato individuato nell'assunto di sviluppare il concetto che nel quadro dello scontro tra Russia ed Europa, l'arma dei migranti possa essere ulteriormente potenziata. Uno degli obiettivi di Mosca è quello di dividere l'Unione Europea. Già molti successi si sono avuti con l'Ungheria, nel quadro del sostegno dato da sempre ai regimi estremisti di destra e sovranisti di destra. Dopo il trattato del Qurinale l'Italia era stata vista come una ottima sponda all'asse Parigi Berlino in un triangolo che si contrapponeva alla variante di Visegard sostenuta dall'Ungheria, volta a spaccare l'Europa in due. Il ruolo dell'Italia ritornava ad essere il centro ella politica europa in funzione della crisi ai confini orientali. Il nuovo governo che l'Italia si è data da settembre 2022 offre opportunità al Cremlino insperate, data anche la gravissima situazione in cui la Russia si trova. Emarginare l'Italia significa avere qualche opportunità in più. Immediatamente è scoppiata con la Francia la crisi dei Migranti, I rapporti tra Roma e Parigi si sono raffreddati e l'Italia ancora una volta è sospinta verso la periferia dell'Europa.
La carta mostra come il massimo flusso dei migranti proveniete dalla Cirenaica, area controllata dai Russi tramite i loro miliziani in loco. La Libia da anni non è più uno stato inteso come tale ma tre entità distinte che subiscono zone di influenza esterne diverse. I 50.000 mila migranti che potrebbero arrivare in Italia sono un arma veramente utile a Mosca per creare anche all'interno dell'Italia contrasti che già si sono annunciati anche in modo bizzarro.
La tesi, dopo aver analizzato la situazione ad oggi della Cirenaica, le linee di raccolta, e messa in mare dei migranti da parte delle organizzazioni preposte, il ruolo delle ong, dovrebbe evidenziare le ripercussioni nei rapporti tra Italia ed il resto dell'Europa, nel quadro degli equilibri europei, premessa alla indicazione se e come l'Italia sia emarginata e le conseguenze per Roma sopratutto nel quadro economico, finanziario e occupazionale.
La tesi è intermodulare, Il consiglio della Cattedra è di adottare il Metodo Geografico, o in suordine, quello dei Grandi Spazi. Uso della piattaforma www.portalemaster.
sabato 10 dicembre 2022
venerdì 9 dicembre 2022
La crisi Ucraina
UNA FINESTRA SUL MONDO
LA FRASE del MESE
Io continuo a
sperare che si finirà con l’intenderci…
e con l’arrivare a
una intesa sia pure
provvisoria e
incompleta
evitando la terza
guerra mondiale
paventata dai più
GIUSEPPE CHIOSTERGI, 1951
giovedì 8 dicembre 2022
Al di là del Piano Marshall
DIBATTITI
L’attuale crisi globale
Sergio Benedetto Sabetta
Si è parlato
in questi ultimi tempi di un piano di ripresa economico simile al Piano
Marshall, che durò dal 1948 al 1952, tuttavia, come è stato da più parti
evidenziato, risulta improprio parlare di un Piano Marshall nell’attuale
contesto storico.
Al
tentativo, riuscito, di riorganizzare una economia atlantica fondata
sull’interscambio, collassata con la Grande Guerra, si affiancava la volontà di
creare un blocco economico antisovietico, tanto che a una prima manifestazione
di interesse da parte della Russia ne seguiva un totale rifiuto.
Vi era
infine la volontà di creare un tessuto economico su cui appoggiare le Istituzioni
che, secondo Roosevelt, avrebbero dovuto governare il mondo impedendo nuove
guerre generalizzate (ONU, FMI, GATT, Banca Mondiale).
Con
l’appoggio USA sorsero organizzazioni di interscambio nell’Europa Occidentale,
a cui aderirono vinti e vincitori, a partire dal carbone e dall’acciaio (CECA).
Il Piano non
era composto solo da prestiti finanziari per un valore totale di poco superiore
ai 13 miliardi di dollari, ma comprendeva anche uno scambio di materie prime e
beni, la cui vendita dava vita a un fondo vincolato a politiche di
aggiornamento produttivo e parallelamente alla diffusione di beni di consumo
secondo il modello USA.
Gli aiuti
furono concentrati innanzitutto sul Regno Unito e Francia, in secondo luogo su
Italia e Germania Occidentale:
·
Regno
Unito, 3.297 milioni di dollari;
·
Francia, 2.296 milioni di dollari;
·
Italia, 1.204 milioni di dollari;
·
Germania
Occidentale, 1.448 milioni di dollari.
In Italia il Piano Case Fanfani
concentrò molte risorse, oltre che sulla ricostruzione delle infrastrutture
necessarie alla ripartenza economica, sull’edilizia popolare per ripianare i
danni abitativi derivanti dalla guerra.
Questo
permise di riattivare l’industria e riassorbire una parte della disoccupazione
, a questo fu affiancato l’acquisto negli USA di nuove tecnologie per
rimpiazzare i vecchi e desueti macchinari.
Si preferì
quindi investire a lungo termine, evitando una dispersione sui puri consumi,
come avrebbero in parte preferito accentuare gli USA .
Attualmente il
recupero degli investimenti incentivati in edilizia senza precisi criteri,
bensì a pioggia, ha favorito una pura dispersione speculativa di risorse
altrimenti impiegabili, con un’ottica a breve termine.
Né vi è
stata favorita tutta l’Industria nazionale, in quanto molti materiali sono stati forniti
dall’estero, né un riassorbimento della disoccupazione è stato realizzato per
un continuo spostamento di personale su cantieri semivuoti, per l’eccessiva
apertura dei cantieri stessi in un lasso di tempo troppo breve.
Si è
favorita di fatto la formazione di una pericolosa bolla speculativa, con
interventi edilizi molte volte non mirati e superflui, a parte gli inevitabili
aspetti criminali favoriti dai tempi stretti e dalla mancanza di precisi
criteri.
Anche il
contesto in cui ci si è ritrovati con l’uscita dalla pandemia non è lo stesso del
secondo dopo guerra, quando due blocchi piuttosto omogenei e con precisi leader
si contrapponevano, vi erano inoltre molti meno Stati essendovi vaste aree da
decolonizzare e una conseguente minore complessità relazionare da gestire.
In termini
geo-strategici in Europa si sono create nuove tensioni e il conflitto in
Ucraina viene ad investire non solo aspetti ideologici ma anche di
disponibilità di risorse, sia come materie prime che come beni.
Si viene
quindi a parlare da parte del Fondo Monetario Internazionale di eventuale
recessione, di fronte alla frenata di USA e Cina, nonché di Berlino in Europa,
con stime di crescita del 2,5 e 1,4 rispettivamente per il 2022 e il 2023,
relativamente alle economie avanzate, e di 3,6 e 3,9 per i paesi emergenti in via
di sviluppo, rispetto al 6,1 e al 6,8 del 2021.
Anche il
tanto decantato passaggio al green, al fine di recuperare i cambiamenti
climatici in atto, conseguenza di una crescita economica globale impostata su
uno sfruttamento errato delle risorse naturali, quale ulteriore leva per una
nuova crescita economica, è in molti casi solo apparentemente non inquinante
usando, tra l’altro terre rare, motivo di ulteriore scontro tra potentati per
il loro controllo.
La guerra in
atto e quelle precedenti degli ultimi anni, le si possono leggere in controluce
anche in questi termini.
Da quanto
finora esposto non si può proprio fare riferimento al precedente caso del Piano
Marshall.
BIBLIOGRAFIA GENERALE
·
John
L. Harper, La Guerra Fredda. Storia di un mondo in bilico, Il Mulino 2013;
·
G.
De Luna, Dalla Guerra Fredda alla dissoluzione dell’URSS, La Storia Vol. 14,
Mondadori 2007;
·
S.
B. Sabetta, Evoluzione del concetto di Stato dal XIX al XXI secolo, Montedit
2022.
mercoledì 7 dicembre 2022
Giorgio Madeddu. Prigionia Austriaca in Italia. Campo di Concentramento di Monte Narba. II Parte Iconografia
DIBATTITI
Progetto Prigionia 2020/1
Giorgio Madeddu. Il Testo sul Campo di prigionia di Monte Naba è stato pubblicato su QUADERNI ON LINE in data 6 dicembre 2022