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martedì 25 febbraio 2020

Sondrio. Iniziative per il Parco della Rimembranza


DIBATTITI
Recupero della Memoria 
e decoro Urbano

di Alberto e Maria Stella Vido

ORIGINE DEL PROGETTO
Il Commissario del Governo per le Onoranze ai caduti in Guerra, aveva compilato un programma generale di sistemazione che poggiava sul sistema dei grandi concentramenti di Salme in quanto consentiva di assurgere, nelle diverse opere da costruirsi, al carattere monumentale e quindi al concetto di perpetuità in parola. Per le zone arretrate del territorio di Guerra- per quelle, cioè, non a contatto delle linee corrispondenti alle vere e proprie fronti di battaglia- il predetto Commissariato stabilì di effettuare i concepiti grandi concentramenti di Salme nei più importanti centri - corrispondenti, quasi ovunque, a capoluoghi di provincia - appoggiando la sistemazione delle Salme stesse a colombari, o cripte, già esistenti o da costruirsi in Cimiteri o Templi di detti centri. La città di Sondrio fu scelta come sede di uno dei grandi concentramenti di Salme previsti ed all’ Autorità Municipale di allora fu prospettata la delicatissima questione.

LA COLLOCAZIONE
Il Podestà di Sondrio per facilitare l’attuazione dell’opera, finalizzata a dare perpetuo ed onorato Asilo di pace ai Caduti accolse l’appello rivolto dal Commissario di Governo mettendo a disposizione la Cappella esistente nell’area del Parco della Rimembranza della Città e dichiarandosi pronto a far eseguite tutti i lavori di demolizione, ricostruzione ed adattamento necessari per trasformare la Cappella stessa in un conveniente e decoroso Ossario.
  
Il Progetto
Il progetto dell’opera fu compilato dall’Architetto Prof. Pietro Dal  Fabro di Treviso (Consulente per il Sacrario di  Redipuglia) e rispose pienamente, nei riguardi artistici e tecnici ai vari requisiti di una conveniente sistemazione delle Salme, cosicché l’opera stessa riuscì veramente degna, sotto ogni rapporto , del suo altissimo significato.
I FONDI
Nello svolgimento delle pratiche successivamente intercorse fra il Commissario del Governo e l’allora Podestà di Sondrio per il finanziamento dell’opera intervenne con l’alta sua autorità anche S.E. il Regio Prefetto di Sondrio che riuscì a determinare il generoso concorso al finanziamento stesso dell’Amministrazione Provinciale di Sondrio, della Banca Popolare di Sondrio, della Banca Piccolo Credito Valtellinese, della Banca della Valtellina e della Banca Agricola Italiana.
Tale contributo finanziario dell’Amministrazione Provinciale e delle quattro banche fu corrisposto al Comune di Sondrio quale esecutore dell’opera e permise di giungere ad un accordo circa la spesa da sostenersi da parte del Comune ed il contributo finanziario da concedersi da parte dello Stato per la costruzione dell’opera stessa. Il progetto, approvato ed accettato tanto dal Comune di Sondrio quanto dal Commissario del Governo per le onoranze ai Caduti in Guerra, previde una spesa complessiva di £. 230.000, delle quali £. 150.000 furono finanziate dall’Amministrazione Militare. Il Comune di Sondrio si obbligò quindi a svolgere, secondo il progetto predisposto dall’Architetto Dal Fabro, i lavori necessari per la trasformazione della Cappella già presente nel Parco della Rimembranza della città di Sondrio in un ossario a loculi individuali per i Caduti in guerra nonché concesse all’Amministrazione militare di procedere alla definitiva sistemazione nell’Ossario stesso, onde vi fossero conservate in perpetuo, delle salme  di 650 militari italiani Caduti in guerra (615 identificate, 35 ignote) poi ridotte a 584, che all’epoca si trovavano inumate, in via provvisoria, nel cimitero civile di Sondrio e nei cimiteri civili e militari della provincia. La manutenzione della Cappella Ossario, e del Parco della Rimembranza è affidata al Comune di  Sondrio (convenzione G.C. n 11 del 22/01/07 Ministero della Difesa – Comune di Sondrio – e successive sue delibere). Il minuto mantenimento e la custodia della cappella Ossario sono oggi affidate al Gruppo Alpini di Sondrio (convenzione Gruppo Alpini di Sondrio-Comune di Sondrio).

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