DIBATTITI
Lunedi 8 maggio 2017 presso la Sede Nazionale a Roma riunione del Collegio dei redattori della Rivista "QUADERNI" del Nastro Azzurro ristretta. Oltre a chiudere il n. 1 del 2017, si deciderà l'architettura del n. 2 del 2017, in vista del congresso di Napoli di ottobre.
A seguire si parlerà del progetto relativo al Dizionario minimo della Grande Guerra Compendio. Il punto da decidere è la formulazione della scheda relativa ad ogni decorato. La base di discussione è la scheda predisposta che di seguito si pubblica:
Operazioni invernali
1916
Ulderico De Cesaris[1], tenente, nato a Spoltore, in provincia di Teramo, appartenente al 18° Reggimento
fanteria, fu premiato per le sue azioni a
di Ruda, il 6 giugno 1915, a Vermigliano 19-21 luglio 1915 e di Selz il
6- 22 aprile 1916.
La Brigata Acqui
( comandata dal maggior generale Sagramoso dall’inizio della Campagna al 1 luglio
1915 e quindi dal maggior generale Menarini, fino al gennaio 1916) durante
l’intero periodo dell’estate-autunno 1915, era rimasta sempre in linea in
quell’aspro e nudo settore carsico, che si estende tra il monte Sei Busi e le
cave di Selz. Impadronitesi con fieri combattimenti delle alture liminari di
Vermigliano e di Selz, furono lanciati ripetuti attacchi per la conquista del
ciglio dell’altipiano di Doberdò, attacchi condotti sotto il fuoco austriaco
dalle dominati posizioni; varie volte si riuscì a conquistare tratti di
trincea, ma ogni volta i fanti della “Acqui” furono ricacciati dal fuco
incrociato delle artiglierie e delle mitragliatrici. Per la tenacia ed il
valore spiegati dai due reggimenti, il 17° ed il 18° Reggimento fanteria della
“Acqui” furono concesse una medaglia d’argento ed una di bronzo alla bandeira
del 18° Reggimentofanteria ed una di bronzo a quella del 17° reggimento.
Durante tutte le azioni cui prese parte la brigata “Acqui” si segnalò in
particolar modo un giovane ufficiale del 18° Reggimento (colonnello Cittadini):
il sottotenente Ulderico De Cesarsi. Primo a passare con ardite puntate di
avanguardia il Torre e l’Isonzo; volontario più volte per la posa di tubi
esplosivi presso reticolati; primo in molti combattimenti a lanciarsi
all’assalto ed a scalare la trincea nemica; sprezzante sempre del pericolo ed
esempio a tutti di serenità e di forza.
Dopo la prima
battaglia dell’Isonzo gli fu concessa una prima medaglia d’argento.[2]
Nel
marzo del 1916 la Brigata “Aqui” conquistava un forte trinceramento ad est di
Selz (trincee a zeta) e non solo le manteneva contro successivi violenti
contrattacchi avversari, ma negli ultimi giorni di aprile estendeva
l’occupazione, strappando al nemico altri trinceramenti più a nord. Durante
queste aspre giornate di battaglia il tenete De Cesaris dette nuove prove di
ardimento e valore, tanto da guadagnare altre due medaglie di argento: la prima[3] dopo
l’azione del marzo, per aver saputo infondere nelle proprie truppe slancio
mirabile ed averle condotte tre volte all’assalto e la seconda[4] per
aver conquistato una trincea nemica facendo prigionieri tutti i difensori e
catturando anche una intera sezione di mitragliatrici; poi seppe difendere le
posizioni conquistare a fronte di numerosi contrattacchi. Per i suoi comportamenti,
tanto da essere additato a tutto il personale della Divisione,[5] gli è convertita la Medaglia d’Oro al Valor Militare.[6]
Sono state fatte prove di invio al sito del Nastro Azzurro che sono riuscite. Ora occorre risolvere il problema del riconoscimento del valore collettivo, ovvero la decorazione alle bandiere.
Al momento la pre scheda è in corso di approntamento per il 1915. Ne hanno avuto l'incarico Roberta Bottoni, Chiara Carandente, Annamaria Menotti, Alessio Pecce, Massimo Coltrinari dal 5 maggio 2016
Notie ed informazioni scrivendo a: centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org
[1]
Scheda a cura di Massimo Coltrinari.
[2] Il testo della motivazione è su: www.istitutonastroazzurro.it/
consulta l’archivio digitale/ Ulderico/ De Cesarsii/ Esercito/Anno/Medaglia
d’Argento.
[3]
Il testo della motivazione è su www.istitutonastroazzurro.it/
consulta l’archivio digitale/ Ulderico/ De Cesarsi/ Esercito/Anno/Medaglia
d’Argento.
[4]
Il testo della motivazione è su: www.istitutonastroazzurro.it/
consulta l’archivio digitale/Ulderico /De Cesarsi/ Esercito/Anno/Medaglia
d’Argento.
[5]
In queste operazioni oltre al 18° Reggimento fanteria della Brigata “Acqui”
ebbero la Medaglia d’Argento il 13° ed il 14° Reggimento fanteria della Brigata
“Pinerolo” ( maggior generale Ravazza) tutti appartenenti alla 14a Divisione
(tenente generale Sagramoso).
[6]
Il testo della motivazione è su www.istitutonastroazzurro.it/
consulta l’archivio digitale/ Ulderico/DE Cesaris/ Esercito/Anno/Medaglia d’Oro.
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