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lunedì 7 ottobre 2024

Caratteri Geografici dei territori dell'Impero (1936-1941). Etiopia. IX Parte Idrografia

 SCENARI, REGIONI, QUADRANTI

 Progetto Prigionia, 2021/1



Elementi di genere della popolazione etiope



 IDROGRAFIA. - 


Dato il carattere sintetico del presente studio, ricorderemo solamente i principali fiumi, degni di questo nome, che hanno anche una certa importanza nei riguardi economici. Nel bacino dell' Omo-Bottego il fiume Omo, il cui corso fu identificato dall'esploratore italiano Bottego e che si getta sul lago Rodolfo. Bacino chiuso al pari di quello del fiume Golima che scaturisce con numerosi rami fra l'Amba Alagi. e il massiccio di Magdala e finisce nella Dancalia interna. Il Nilo Azzurro o Abai (padre dei fiumi), detto dagli arabi: Bar al Asra, nasce a Sakala sui monti Ciokke, attraversa il Tana e con ampio semicerchio passa entro l'Etiopia, scorre nel Sudan e si getta a Carthum nel Nilo Bianco.

Il Tacazzè, che nel suo corso inferiore si chiama Setit; esso nasce dal monte Abuna Joseph nel Lasta, passa per Gheraltà e il Semien e si getta nell'Athara presso Tomat, dopo un percorso di 900 km.

In Eritrea sono da ricordarsi il Mareb che sotto il nome di Gase attraversa lo Scirè; il Barca, l'Anseba.

Sul versante orientale dell'acrocoro abissino il fiume più importante è l’Auase, che nasce a sud di Addis Abeba e si perde nel Sultanato di Aussa, nella Dancalia.

Sul versante somalo il fiume più considerevole è il Giuba, originato da numerosi rami che nascono tra la regione dei Borana e quella degli Arussi: questi, convergendo come le stecche di un ventaglio aperto, si riducono in seguito a soli tre rami principali: il Daua Parma, il Canale Doria, e l'Uebi Gestro, che si congiungono a Dolo. Di qui il fiume, con acque perenni e di notevole portata, corre spesso fra rive incassate, qualche volta con corso pensile, descrivendo innumerevoli meandri ed arriva al mare fra Chisimaio e Giumbo, dopo un percorso di km. 1650. Altro fiume somalo di discreta importanza è l'Uebi Scebeli, lungo km. 2000 circa. Corso di una portata minima di metri cubi 6 durante la stagione asciutta ed una massima di metri cubi 122 nel settembre e metri cubi 101 nel giugno, cifre minime di fronte all'Abai (Nilo Azzurro), che ha una portata di metri cubi 170 nell'aprile e metri cubi. 7580 nel settembre.

Fra i laghi il più importante è senza dubbio il Tana, a m. 1760 sul mare, con un'area di circa kmq. 3000 e una profondità massima di m. 55. Venne chiamato Quara dai Greci, Araf dagli Arabi, Baker Tsana dall'esploratore De Barros. Seguono il grande Lago Rodolfo (m. 840), che appartiene in minima parte all'Etiopia politica, in gran parte al Chenia; il Lago Stefania (m. 1000) dalle acque salmastre; il Lago Ciamò (m. 1565) ed il Lago Margherita (m. 1550) che comunicano fra loro per mezzo di un canale naturale e sono prossimi al massiccio montano del Gughè (m. 4200). Vengono, ancora, il Lago Auasci (m. 1570) ed i laghi Sciala (m. 1567), Langand (m. 1585), Hora Abaità (m. 1513) e Zuai (m. 1700). Hanno, infine, un'importanza limitata il Lago Giakiak nei Gudru, la palude Ciomen nel Sibu, il notissimo Lago Ascianghi (m. 2409). Nella Dancalia sono da menzionare il Lago di Assal, che si trova a m. 174 sotto il livello del mare, il Lago Giulietti o Afrera (m. 140 sotto il livello del mare).




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