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domenica 28 luglio 2024

Archivio Aldo Resta. 6° Reggimento Bersaglieri. Relazione del ciclo operativo 22 gennaio - 22 febbraio 1943 XXI

 ARCHIVIO

6° REGGIMENTO BERSAGLIERI

“…e vincere bisogna!”

COMANDO

OGGETTO: relazione del ciclo operativo 22 gennaio – 22 febbraio 1943. XXI.

AL COMANDO DEL II CORPO D’ARMATA

E per conoscenza:

AL COMANDO DELLA 3^ DIVISIONE CELERE

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Il 6 ° bersaglieri, concentratosi a Korssuni il 9 gennaio dopo il ciclo operativo fra Don e Donez, aveva iniziato il riordinamento organizzando per ordine del comando 3^ divisione Celere le proprie forze nella seguente formazione:

-   un comando di rgt. con cp. comando;

-   un btg. bersaglieri su due cp.  fucilieri, una compagnia mitraglieri e una cp. armi di accompagnamento (un pl. cannoni da 47/32 + un pl.  mortai da 81).

Il giorno      21 gennaio giungeva ordine che tutte le forze disponibili dalla divisione Celere presenti a Korssuni dovevano costituire un reggimento di formazione agli ordini del Colonnello CARLONI e passare alle dipendenze del Comandante la divisione “Sforzesca” per partecipare alla organizzazione difensiva ed eventuale difesa della piazza di Rikowo.

Il giorno successivo si costituiva un bgt. di formazione   il quale in aggiunta al 6° bersaglieri, incorporava due battaglioni a piedi di formazione del 120° artiglieria. Inoltre sarebbe dovuto giungere a far parte del reggimento un btg. di bersaglieri di formazione  comandato dal capitano COSENTINO in movimento da Woroschilowgrad su Gorlowka.

Il 23 mattina il comando di divisione "Celere" partiva con le forze rimanenti per la sua destinazione, lasciando al reggimento un totale complessivo di circa 100 automezzi di cui 18 inefficienti e intrasportabili.

In ottemperanza agli ordini ricevuti fin dal giorno 22 dal comandante la div. “Sforzesca” il colonello CARLONI assumeva il comando del settore sud orientale della difesa di Rikowo con un battaglione (il 1° del 120° artiglieria) in servizio di vigilanza lungo la linea ferroviaria Rikowo­Korssuni, un altro battaglione (il II del 120° artiglieria) in riserva a Rikowo munito di automezzi per eventuali spostamenti, un terzo btg. (6° bersaglieri) in riserva a Korssuni col compito, di vigilanza sugli sbocchi sud e ovest dell’abitato e di pattugliamento a circa 40 km.; attorno alla piazzaforte di Rikowo.

Il btg. bersaglieri Cosentino veniva temporaneamente fermato a Gorlowka (villaggio Carlo Marx) ed il suo comandante assumeva il compito di comando del settore nord-ovest della piazza di Rikowo.

Il giorno 3 febbraio il col. CARLONI per ordine dal comando II Corpo assumeva il comando della piazza di Rikowo in sostituzione del comandante   della “Sforzesca” in partenza. Alle sue dipendenze aveva le seguenti forze: reggimento di formazione Carloni (6° bersaglieri), compreso il btg. Cosentino - XIX gr. art. c.a. -   II gr. 17° art.

L’armamento totale, in seguito alle operazioni di riordinamento era il seguente:

-   reggimento di formazione 6° bersaglieri (compreso il btg. Cosentino): fucili mitragliatori 35 - mitragliatrici 20 - mitragliere da 20 m/m n.3 - cannoni da 47/32 n. 2 – mortai da 81 n.3;

-   XIX gruppo Artiglieria contraerea:

cannoni da 75/40 n .5 - mitragliatrici contraeree n. 4;

-   Il gruppo 17°   artiglieria:

obici da 75/18 n .5 -  mitragliere da 20 m/m n.4 - mitragliatrici n.2.

Armamento   individuale al completo.

Dotazione di munizioni sufficiente per combattimenti di non lunga durata.

La sera del giorno 3 l’Eccellenza comandante del II C.A. comunicava al col. CARLONI che nella notte dal 3 al 4 sarebbe venuto a cessare il servizio di difesa della piazzaforte di Rikowo e dalle ore   6 del giorno 4 sarebbe stato assunto dalle truppe germaniche. La colonna doveva concentrarsi a Korssuni e ripartire il successivo giorno 5 per raggiungere in tre tappe Dnjepropetrowk.

Durante il tragitto la colonna avrebbe dovuto assicurare la protezione dell’itinerario contro eventuali incursioni di truppe motorizzate russe segnalate      in provenienza da nord. Per tale scopo fin dalla sera del giorno 3 veniva distaccata a 10 km.  a nord di Grischino una cp. del I° gruppo 120° art. rinforzata e con un obice da 75/18 e con una mitragliera da 20 m/m.

Il giorno 5 le proibitive condizioni atmosferiche impedivano il movimento della colonna; esso però fu attuato il giorno 6, superando notevoli difficoltà.

La notte del 6 al 7 la colonna sostava a Sselidowka. Il mattino successivo veniva compiuta la seconda tappa con soste a Pawlograd, dove veniva attuata una sosta per deficienza di carburante.

Per le vicende operative svoltesi a nord nei pressi di Losowaja e nei pressi di Grischino si delineava il giorno 8 la minaccia alle vie di comunicazione lungo le quali si stava svolgendo lo sgombero della divisione “Ravenna” e di truppe germaniche della 6^ Armata. Il giorno 9 successivo tale minaccia si concretava con la puntata di carri su Grischino e con l’attacco in forze su Losowaja che impegnava e metterà in crisi una debole divisione di formazione germanica.

Il col. CARLONI resosi conto della situazione e constatato che per la esistente crisi di effettivi delle truppe germaniche le due   vie di comunicazione per   Dnjepropetrosk   e   per ****

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