DIBATTITI
Si riporta lo schema delle conferenza che
il Direttore del CESVAM terrà il prossimo 18 ottobre a Porto Potenza Picena,
nel quadro delle iniziative che la Prefettura di Fermo
e il Comando Esercito Regione Marche
organizzano nel quadro delle celebrazioni del centenario della Grande Guerra
IL VALORE DEL SOLDATO MARCHIGIANO
FIGURE E PROFILI DEI SOLDATI MARCHIGIANI
1.
DESCRIZIONE DEL QUADRO GENERALE DEL 1918.
Dopo la battaglia difensiva di arresto del
novembre – dicembre 1917 il fronte
italo-austriaco si stabilizza sulla Linea Grappa-Piave. L’arretramento
dall’Isonzo al Piave è stato assorbito dall’Esercito Italiano e gli
Austroungarici falliscono l’obiettivo di raggiungere prima l’Adige e poi
Milano.
Il nuovo Capo di Stato
Maggiore, Diaz, resiste per tutta la primavera del 1918 alle sollecitazioni
degli Alleati di lanciare offensive sul Fronte Italiano, specialmente negli
Altipiani. Aspetta la battaglia decisiva che informazioni danno certa essere
preparata dagli Austro-Ungarici
2.
ùGli Austro-ungarici
effettivamente stanno preparando lo sforzo fiale e conclusivo della guerra.
Chiuso il fronte russo, tutte le forze sono concentrate contro l’Italia. Non
riescono però ad avere il concorso di forze tedesche. Queste sono tutte
concentrate sul fronte occidentale.
3.
15 Giugno 1918. Inizia la
battaglia del Solstizio che negli intendimenti degli Austroungarici deve essere
la prosecuzione di quella di Caporetto. Obiettivo Milano e la resa dell’Italia.
Nel contempo la flotta tenta una sopresa strategica contro il canale d’Otranto
ma viene fermata dalla azione di Luigi Rizzo il 10 giugno a Premuda.
Iniziali successi nel basso e
medio Piave sono via via contenuti e poi fermati dalla III Armata Italiana. Sul
Grappa l’azione offensiva è fermata. Diaz adotta la tecnica appresa a
Caporetto. Difesa manovra di punto. Concentrazione degli sforzi e manovra delle
traiettorie delle artiglierie. A fine giugno la battaglia si esaurisce con la
vittoria degli Italiani. E’ la seconda battaglia difensiva vinta dopo quella
d’arresto.
4.
L’estate del 1918 è spesa per
preparare la battaglia offensiva. Diaz non vuole correre gli stessi pericoli e
fare degli stessi errori degli Austriaci. E’ prudente e non si lancia in
offensive non preparate dovutamente. Gli Alleati premono per una offensiva ad
agosto o settembre.
Il 24 ottobre 1918 viene
lanciata quella che sarà labattaglia di Vittorio Veneto. Dopo iniziali
contenimento il fronte austriaco, attaccato in massa nel punto di cerniera tra
le forze montane e quelle di pianura ( Sella di fadalto) cede e la ritirata si
trasforma in Rotta. Il 4 Novembre viene chiesto l’armistizio.
5.
Indicazione del Fronte Intero
nelle Marche. Descrizione di aspetti di questo fronte nel fermano. Il fermano è
lontano dalla guerra e non risente direttamente degli avvenimenti. Ma ne
subisce le conseguenze. I Poveri diventano sempre più poveri mentre i pochi
ricchi “ingrassato dalla guerra”
diventano sempre più ricchi. Considerazioni
6
In Valore del Soldati
marchigiano, Dopo una descrizione veloce delle 7 medaglie d’Oro delle Marche
della Grande Guerra, si faranno alcuni esempi di decorati del fermano della
Grande Guerra tratti dal Volume “Militari Marchigiani Decorati al Valore
Militare.
7
Considerazioni Conclusive.
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