APPROFONDIMENTI
Seguito del post precedente. Essenziale per comprendere
come l'attuale Archivio Digitale deve essere completato.
A.L. Pirocchi.
Le Fonti
Le fonti originarie sono ovviamente gli incartamenti d’archivio inerenti
alle proposte e alle concessioni, atti conservati presso il Ministero della Difesa,
Direzione Generale del Personale Militare, III Reparto, 10a
Divisione Ricompense ed Onorificenze, ufficio attualmente dislocato
alla Cecchignola a
Roma.
Va da sé che, stante la mancata informatizzazione, senza il nominativo
specifico nessuna informazione può essere reperita, non esistendo elenchi per reparto,
cronologici o per azione.
Rimanendo nell’ambito delle fonti archivistiche, di pari livello, anche se
privo delle informazioni inerenti alla formazione della decisione, è il foglio
matricolare, nel quale veniva diligentemente, tra le altre informazioni,
annotata ogni decorazione con tutti i riferimenti; i fogli matricolari della I
Guerra Mondiale sono in gran parte stati riversati agli Archivi di Stato competenti
territorialmente sui vari Distretti Militari, o in rari casi sono ancora
conservati presso i Distretti Militari. Se il militare ha servito anche nella II
Guerra Mondiale, è più probabile che il foglio matricolare sia ancora al Distretto.
Copia degli incartamenti relativi dovrebbe trovarsi, il condizionale è
d’obbligo, presso i competenti uffici della Direzione Generale del Personale
Militare, con maggiore probabilità se il decorato è stato un ufficiale. Se il
decorato è caduto, si trova traccia delle eventuali decorazioni anche presso
gli incartamenti conservati dalla VII Divisione Albo d’Oro. A
maggior ragione in questo ultimo frangente, in mancanza dei dati personali,
poco si può fare.
La fonte principale secondaria, facilmente accessibile in molte biblioteche
italiane, è costituita, come già detto prima, dalla raccolta del Bollettino
Ufficiale del Ministero della Guerra. Ma in questo caso, oltre alla già nota
necessità di disporre del nominativo, sussiste il problema di conoscere
l’esatto riferimento della pubblicazione del Decreto, senza il quale si è
condannati a scorrere più di trentamila pagine e probabilmente qualche decina
di migliaia di motivazioni.
Per quanto ne sappiamo, l’unico luogo in Italia dove questa fatica immane
può essere evitata è il Museo del Risorgimento di Milano, dove con pazienza
certosina negli anni trenta si è proceduto ad una schedatura nome per nome di
ogni motivazione pubblicata sul Bollettino Ufficiale, suddivisa per tipo di
decorazione: Ordine Militare di Savoia, Medaglia l’Oro, Argento e Bronzo. Ogni
scheda contiene il nominativo del decorato, con le eventuali notizie presenti
quali grado, numero di matricola ed unità di appartenenza e anno, fascicolo e
pagina del Bollettino riportante la motivazione.
Mancano le decorazioni concesse ai reparti, che però per quanto riguarda la
I Guerra Mondiale sono contenute, a quanto consta per la totalità, nel Regio
Decreto 5 giugno 1920, pubblicato sul Bollettino Ufficiale n. 47 del 1920, a
pagina 2446 e seguenti.
Lo “Schedario Decorati” è accessibile facilmente ed autonomamente e di
fianco ad esso sono disposti strategicamente i ponderosi tomi del Bollettino,
per una immediata e diretta ricerca.
Una fonte indiretta di informazione, comunque incompleta data la sua
peculiarità,
è costituita dall’Albo d’Oro, l’elenco dei
Caduti nella I Guerra Mondiale in ventotto volumi editi tra il 1928 ed il 1964.
In essi sono stati riportati i dati dei caduti, con l’eventuale decorazione. I
decorati di Medaglia d’Oro hanno una intera pagina dedicata con la motivazione
completa trascritta, ma solo ovviamente se sono stati vittima del loro eroismo.
Oltre al nominativo e al fatto che debba essere caduto, è necessario che si
conosca anche il luogo di nascita del decorato, onde non dover ripetere la
ricerca di ogni nominativo per le quasi venti regioni e per i trenta/quaranta
raggruppamenti di province in cui l’Albo
d’Oro è suddiviso.
Ciononostante l’Albo d'Oro è stato utile nel confermare
il conferimento di alcune decorazioni, che sono state in effetti ritrovate dopo
accurati e approfonditi controlli.
(centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org)
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