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Si riportano due voci del Glossario del 1914
volume 2° del Dizionario minimo della Grande Guerra.
Alpi, Brigata, composta dal 51°
e 52° Reggimento fanteria, era l’erede dei volontari garibaldini del 1859 “Cacciatori
dello Stura” cambiato subito in “Cacciatori delle Alpi”. Durante la Grande
Guerra fu schierata sulle posizioni sopra Cortina (Falsarego. Setsass, Cinque
Torri, Tofane) e vi rimase fino al novembre 1917, ove si attesto sulle
posizioni del Grappa. Alla fine di Aprile fu trasferita sul fronte occidentale
(v.) nella 8a Divisione II Corpo d’Armata, ove partecipò ai combattimenti di
Bligny e del Bois des Eclisses e di de Courton, poi passo al settore dell’Aisne
concorrendo alla conquista delle Chemin di Dame (9-12 ottobre 1918).I
Reggimenti furono decorati di Medaglia di Bronzo e d’argento per combattimenti nella Grande Guerra. Le
mostrine: di intero colore verde.
Cacciatori delle
Alpi, reggimento
di volontari garibaldini del 1859 le cui tradizioni sono state raccolte nella
Grande Guerra dalla brigata “Alpi” (v.). Gli Ufficiali della Brigata per
ricordare queste tradizione, adottarono sotto la giubba un panciotto rosso
filettato di verde e guarnito di bottoni metallici aventi in rilievo la tromba
dei cacciatori. Durante la Guerra di Libia Ufficiali e truppa mettevano al
collo un fazzoletto rosso per testimoniare l’origine garibaldina della brigata,
uso che continuò anche nella Grande Guerra. Era uso nella brigata indossare
sotto la giubba la camicia rossa. Nel 1918 il Re, mentre la Brigata era in
Francia, concesse l’uso della Cravatta Rossa al posto di quella in dotazione
che divenne obbligatorio; al contempo furono vietati ne tollerati il
panciotto, e la camicia rossa, nonché i
sottopanni rossi ed il fazzoletto rosso al collo.
Su queste informazioni
compilata la mappa logica e la mappa concettuale
possono essere promosse ricerche
sul tema proposto dai due lemmi citati
info:
centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org
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