Fonte:
Guido Po ., Documenti Austriaci riferentisi al bombardamento effettuato contro Ancona
il 24 maggio 1915, giorno di apertura delle ostilità”,
Bollettino dell’Ufficio Storico n. 6,
Roma, Ufficio
Storico del Comando di Stato Maggiore,
1927.
Ore 20,00.
Partenza dell’intera Flotta in formazione composta. S.E. il comandante in
Capo della Marina imbarca sulla “Habsburg” la quale marcia in testa della
2a Squadra. Marcia in “formazione di sicurezza”; nella notte lieve vento da
Nord Est e chiaro di luna; rotta verso Ancona
Ore 22,44.
La “Szigetvar” comunica aver avvistato un velivolo a dritta9
Ore 00,30.
Le vedette a dritta sparano un primo colpo al quale seguono altri.
Ore 00,35.
Perviene il rapporto della “Szigetvar”: 2 Velivoli attaccano per traverso a
dritta”. Il comando in Capo della Flotta emana il seguente ordine circolare:
“Le caserme nelle città non siano bombardate”
Ore 01,25.
La “Radetzky” con 2 torpediniere sono distaccate alla volta del fiume Potenza.
Ore 01,33.
Tramonto della luna. Si avvistano a proravia i lumi di Ancona.11
Ore 02,00.Dopo aver fermato le macchine la “Zrinyi” e 2 torpediniere prendono rotta
verso Senigallia.
Ore 02,35.
Giunge il seguente rapporto dal cacciatorpediniere “Reka”: “la torpediniera
“77” causa avaria alle macchine rimane indietro. Il cacciatorpediniere
“Reka” con 2 torpediniere esplorerà il passaggio meridionale prestabilito per
il bombardamento di Ancona; se la “77” raggiungerà il “Reka” si esplorerà
pure il passaggio settentrionale.
Ore 02,50.
Giunge il rapporto del cacciatorpediniere “Reka” che le rotte sono libere da
torpedini.
Ore 03,30,
La nave “Tegetthoff” fa il segnale: Ia divisione e la “Franz Ferdinand” prenderanno
la rotta settentrionale (la velocità di traversata dell’Adriatico era di
12 miglia).
Ore 03,52,
Si avvistano i primi colpi sparati apparentemente dal cacciatorpediniere “Velebit”
e si osserva pure una colonna d’acqua di un siluro lanciato contro la
terra.
Ore 03,55.
La 2a Squadra fila sotto costa e fa segnale per 10 miglia di velocità.
Ore 03,58
La “Franz Ferdinand” accosta passando il segnale cubico per passaggio settentrionale.
Ore 04.00
Vivace fuoco della 2a Squadra e delle siluranti che per quanto si può constatare
non vien contraccambiato da terra. Vengono presi di mira il semaforo, il
castello e la batteria situata sul molo.12
Ore 04,10
Il Comandante in Capo della Flotta fa il segnale “1a Squadra avvicinarsi” e
le luci accesi; non aveva nessuna necessità di celarsi al nemico come invece era stato ordinato per tutte le altre città costiere fortificate!”,
Ore 4,18
La 1a Squadra accosta verso terra nel seguente ordine: Torpediniere draganti,
1a Divisione, “Franz Ferdinand”. Viene fatto il segnale per 10 miglia.
Ore 4,23
Si alza il piccolo pavese.14
Ore 4,31
Si prende rotta lungo la costa.
Ore 4,35
La “Tegetthoff” fa partire il primo colpo sulle vecchie fortificazioni a terra,
dopo di che la 1a Divisione apre il fuoco ( che non viene contraccambiato)15
Ore 4,48
La “Franz Ferdinand” apre il fuoco sul semaforo. Vengono sparati solo tre
colpi da 210 mm, dei quali due sono troppo lunghi ed uno cade subito dopo
le mura.
Ore 5,00
La “Tegetthoff” dà la circolare “Attenzione” aeronave a proravia, 1a Squadra
cessi il fuoco. Si avvistano due nostri idrovolanti provenienti dalla costa
italiana
Ore 5,08
La “Tegetthoff” fa segnale con bandiere. Cessa il fuoco17
Ore 5,10
Le siluranti in nostra vicinanza sparano in mare: si sospetta la presenza di
sommergibili e si accosta contemporaneamente. Davanti al porto e fra le navi
si trovano molte barche da pesca.
Ore 5,20
La “Tegetthoff” fa il segnale con bandiere “Imitare la manovra della nave ammiraglia”.
Ore 5,45
Si avvisa l’esploratore Saida e due cacciatorpediniere poi il “Szugetvar”;
Ore 5,55 la Radetzky e le altre unità si riuniscono tutti al grosso. Si ripetono
gli allarmi sulla presenza di sommergibili ma tutti risultano infondati.
Ore 7,30
Radiotelegramma da Pola “ore 6,30 avvistati nel quadratino 216 (paraggi
di Venezia) una silurante nemica e 5 sommergibili con rotta sud-est. La 1a
Squadra prende posizione a 600 metri, a dritta della 2a Squadra
Ore 7,55
Avvistato l’esploratore Novara.
Ore 8,00
Si avvisa la nave “Snkl Geory” che prende posizione sulla coda della 2a
Squadra, mentre l’esploratore “Szigetvar” si porta alla coda della 1a Squadra.
Marcia di sicurezza con tre linee di vedetta verso Promontore.
Ore 11,04
La Flotta rientra a Pola e spegne i fuochi.18
Il rapporto fa un elenco dettagliato delle navi che operarono contro Ancona, che
sono:
- 3 corazzate da 20.000 tonnellate con 12 cannoni da 305 mm (tipo dreadnought),
In totale 37 unità. Secondo il già citato studio di Guido Po di queste unità i tre idrovolanti
sorvolarono Ancona senza recarne offesa ed operarono dall’alto, le 10 corazzate
bombardarono dal mare da 500-1000 metri, gli altri due cacciatorpediniere e
due gruppi di 4 torpediniere d’alto mare, furono adibiti ad operazioni di dragaggio,
un gruppo di torpediniere si mantenne vicino alle navi per protezione e sostegno,
ed un ultimo di 6 esternamente alla formazione per difesa contro i sommergibili se
necessario. Secondo Guido Po si può ritenere che se le navi avvistate furono 26 l’ultimo
gruppo e due torpediniere del penultimo non siano state scorte e che quindi
quelle viste furono le seguenti:
Viribus Unitis, Teghetthoff, Prince Eugen, Erzerzoy Franz Ferdinand, Erzerzoy Karl,
Erzerzoy Friedrich, Erzerzoy Ferdinand Max, Habsburg, Babenberg, Arpard, Dinara,
Reka, Csikos Velebit 57, 58, 60, 62, 74, 76, 77, 75, 73, 55, 67, 63, per un totale di 26
unità.
Osservazione finale di Guido Po “La brillante impresa compiuta da 37 unità, fra cui le più formidabili
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