Il Battaglione Piemonte seppe realizzare una impresa che determinò una svolta strategica nella Guerra di Liberazione
Alle dipendenze del Corpo di Spedizione Francese
il 1° Raggruppamento Motorizzato, in riordino dopo le due battaglie di Montelungo
ricevete in rinforzo tra gli altri reparti anche il Battaglione Piemonte, composto da esperti combattenti di montagna
Il 22 marzo 1944 la dipendenza del Raggruppamento passa dai francesi ai polacchi del II Corpo
Fu una decisione saggia. Gli alpini avevano proposto di conquistare Monte Marrone, dall'alto dei suoi 1800 è un ottimo punto di situazione su tutte le Mainarde ed oltre. I Francesi negarono il permesso in quanto ritenevano l'azione avventata ed anche perchè avevano poca stima degli Italiani
I Polacchi, più equilibrati nei loro giudizi e meno farciti di rancori
lo autorizzarono.
Si trattava di scalare una montagna a picco, con difficoltà di 5° e 6° grado, con armi, munizioni ed equipaggiamenti. Si sapeva che la vetta non era presidiata data la stagione, ma le sorprese ci poteva sempre essere
Nella notte tra il 31 marzo ed il aprile gli alpini del Piemonte, su tre vie una per compagnia
riuscirono nell'impresa. All'alba erano in vetta, già sistemati a difesa
Facile a dirsi ma difficilissimo a farsi. e Loro ci riuscirono
I dieci giorni successivi furono utilmente impiegati per rafforzare le difese e per portare il più materiale possibile in vetta, sapendo che i tedeschi sarebbero arrivati, non potendo rinunciare ad una posizione di così vitale importanza
Nella Domenica di Pasqua, il 10 aprile 1944, arrivarono ed attaccarono le posizioni Italiane. Per tutta la giornata i combattimenti furono cruenti, ma all'imbrunire i tedeschi furono costretti a ritirarsi portandosi dietro i loro feriti ed i loro Caduti
L'importanza del combattimento e del successo è da ricercarsi nel momento storico. I Britannici insistevano per non avere truppe combattenti italiane e destinare tutti gli Italiani al settore logistico, alle Divisioni Ausiliarie ( alla fine saranno 200.000 gli italiani impegnati in queste divisioni)
Gli americani erano propensi ad ascoltare le richieste italiane, sopratutto quelle di Messe, capo delle Forze Armate Italiane e del gen. Berardi, capo di SM dell'Esercito
Inoltre gli statunitensi erano cosci che la guerra in montagna era difficile e loro impreparati. Le battaglie che stavano combattendo davanti a Cassino erano veramente difficili
L'impresa di Monte Marrone fece pendere la bilancia. Messe e Berardi si videro aumentare il numero dei combattenti, il 1° Raggruppamento Motorizzato si trasformò in Corpo Italiano di Liberazione con una consistenza di oltre 25.000 combattenti
Furono poi istituite le Salmerie da Combattimento
Sergio Pivetta
Medaglia d'Argento al Valor MIlitare
fu uno dei protagonisti di quelle giornate
Indimenticabile uomo, combattente, atleta
per noi delle generazioni successive
un gigante tra tanti nanerottoli
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