APPROFONDIMENTI
BREVE RIVISITAZIONE DELLA “BATTAGLIA DELL’ATLANTICO”
-Uno schema di lettura-
L’unica
cosa che mi abbia veramente
spaventato durante la guerra
è stato il pericolo dei
sommergibili.
(W. S. Churchill)
Premessa
La cosiddetta “battaglia dell’Atlantico”
rappresenta la più lunga campagna della 2^ Guerra Mondiale, è infatti durata
dal Settembre 1939 al Maggio 1945, ben 68 mesi, di essa Churchill ha detto con
ragione la frase posta in epigrafe. Dobbiamo
soprattutto sottolineare che si è trattato di una lunga lotta di logoramento basata sia sulle azioni operative sul mare, ma anche sulle capacità
finanziarie, organizzative ed industriali dei due principali contendenti, la
Gran Bretagna con il suo vasto Impero e la Germania sino al tardo 1940, a cui
si aggiunsero nel 1941 gli Stati Uniti con la loro imbattibile produzione
bellica.
Trattandosi soprattutto di una guerra di materiali nello studio di
questa “battaglia” il citare le statistiche è sempre apparso importante per
inquadrare il problema e per trarre ammaestramenti, molti dei quali sono
divenuti nel periodo della Guerra Fredda vere e proprie espressioni della
“dottrina” dei due Blocchi. Le statistiche però per lo storico possono divenire
trappole interpretative e quindi noi pur non trascurandole le integreremo con
uno schema di lettura degli intendimenti strategici dei protagonisti.
Dobbiamo considerare che il lungo fatto d’arme che ci interessa è di
fatto una seconda battaglia dell’Atlantico, essendosi svolta una simile
attività anche nella 1^ guerra mondiale con sviluppo degli avvenimenti,
strategie d’impiego delle forze e ricadute politiche assai simili. L’esperienza
della prima battaglia ha fatto da sottofondo alla seconda per ambedue i
contendenti sia nella fase di pianificazione, che per la Marina Tedesca è
iniziata già negli anni ’30 del XX secolo, sia nella conduzione iniziale da
parte degli Alleati mirante ad una vittoria per “resistenza” alle perdite
anziché per “sconfitta” dell’avversario.
I grandi protagonisti sono certamente stati il comandante dei
sommergibili tedeschi, poi comandante della Marina, ammiraglio Doenitz ed i
comandanti alleati delle forze antisommergibili, in particolare l’ammiraglio
britannico Sir Max K. Horton, comandante dei Western Approaches dal novembre 1942 all’agosto del 1945 e
l’ammiraglio Francis S. Low, comandante della Tenth Fleet americana, creata dal capo della US Navy (amm. King) per coordinare in Atlantico le azioni
antisommergibili.
Ma i veri protagonisti sono stati alcuni mezzi ed in particolare per i
Tedeschi i sommergibili della classe VII
e IX ed i velivoli Condor, per gli Alleati le corvette della classe Flower, le portaerei di scorta e gli
aerei Catalina e Liberators e certamente i loro equipaggi.
Intendimenti strategici e fasi della battaglia.
Abbiamo suddiviso gli
avvenimenti in uno schema che li lega sia alle idee strategiche che li hanno
prodotti sia all’evolversi della situazione bellica generale e abbiamo per
ciascuna delle fasi indicato i risultati numerici. Crediamo che tale
schematizzazione possa condurci ad una migliore comprensione dei fatti. In
ciascuna fase abbiamo quindi indicato gli intendimenti della pianificazione del
comando navale tedesco (SKL) e dell’Ammiragliato Britannico ( e poi della
Marina USA) ed infine i risultati raggiunti.
1^ FASE- Dall’invasione della Polonia (3.9.39)
all’armistizio con la Francia (15.6.40)
INTENDIMENTI SKL: Impiegare i
sommergibili tipo VII a scopo offensivo nelle zone costiere britanniche e a
scopo difensivo i sommergibili tipo II in Baltico e nel Mar del Nord .
Impiegare i tre I.B. classe Graf Spee
a rotazione per la guerra al traffico (Nord e Sud Atlantico). Impiegare i CCTT
in azioni di minamento notturno dei porti britannici in cooperazione con
Luftwaffe. Impiegare le forze da battaglia (2 I.B, 3 I.P., 5 I.L.) come fleet in being per azioni verso i porti
baltici o scandinavi.
INTENDIMENTI AMMIRAGLIATO:
Attuare il convogliamento del traffico in Atlantico per navi poco veloci con
scorta di vecchi CCTT sino al limite della loro autonomia. Attuare un
pattugliamento di I.A. all’uscita del Mar del Nord. Impiegare le N.P.A. per al
ricerca e l’attacco dei smg. avversari. Impiegare gli I.L. disponibili in
pattuglie anticorsaro in Atlantico assieme ai francesi. Impiegare le NN.BB.
moderne come fleet in being da Scapa
e le NN.BB. antiquate per la protezione anticorsaro dei convogli principali.
RISULTATI:
-somm. mediamente impiegati 3-5
-merc. affondati: 148
-unità da guerra aff.: inglesi
1 NB (Royal Oak), 1 NPA (Couragious)- tedeschi 1 I.B. (Graf Spee)
-somm. affondati: 14
2^ FASE- Dall’entrata in
guerra dell’Italia (10.6.40) alla firma Legge Affitti e Prestiti (15.3.41)
INTENDIMENTI SKL: Impiegare la
flotta per l’occupazione della Norvegia in collaborazione con l’Esercito e
l’Aeronautica. Impiegare i tipi VII in azioni coordinate notturne in superficie
contro i convogli partendo dalle nuove basi in Francia ed in Norvegia.
Impiegare le NN.BB. e gli I.P. a scopo diversivo nella guerra al traffico.
Impiegare gli aerei FW200 Condor in
cooperazione con i smg. Attaccare con le forze aeree il traffico britannico
nella Manica.
INDENDIMENTI AMMIRAGLIATO:
Impiegare CC.TT. e forze di scorta per i convogli in collaborazione con il
Canada (scorta canadese sino al meridiano 35 W, scorta inglese dal 35°W a l
18°W e poi sino ai West. App.). Scorta a distanza dei convogli con le NN.BB.
antiquate. Pattugliamento del Mar del Nord con
I.P./I.L. e velivoli del Coastal
Command. Continuare l’impiego della Home Fleet da Scapa.
RISULTATI:
- somm.impiegati 10-20
- merc. affondati: 410
- somm. affondati: 40
3^FASE- Dall’inizio della
campagna di Russia (15.3.41) all’entrata in guerra del Giappone
INTENDIMENTI SKL: Impiego senza
limitazioni dei somm. tipo VII contro il traffico britannico in Atlantico.
Impiego del resto della flotta come fleet
in being su due gruppi uno a Brest ed uno in Norvegia per vincolare il
massimo delle forze avversarie con puntate offensive in Atlantico. Impiegate i
somm. tipo IX da grande crociera davanti ai porti africani (Freetown).
Impiegare I.A. come diversivo in Atlantico ed Indiano
INTENDIMENTI AMMIRAGLIATO:
Utilizzare al massimo l’aiuto americano facendo scortare i convogli dalla US Navy nell’Atlantico Occidentale.
Utilizzare l’Islanda quale base dei velivoli antisom. Sperimentare l’impiego
delle NPA di scorta nella caccia ai sommergibili. Impiegare divisioni di
incrociatori contro i corsari di superficie.
RISULTATI:
-somm. impiegati 20
-merc. affondati: 358
-unità da guerra aff.: inglesi 1 NB (Hood)- tedeschi 1 NB (Bismarck)
-somm. affondati: 50
4^ FASE – Dalla costituzione della Flotta
Atlantica USA (1.1.42) alla rinuncia tedesca dell’impiego a massa dei
sommergibili (31.7.42)
INTENDIMENTI SKL: Impiegare i
somm. da grande crociera sulle coste americane e nei Carabi. Impiegare le Forze
Navali dalla Norvegia in cooperazione con le Forze Aeree contro il sistema
alleato dei convogli artici. Concentrare tutte le forze di superficie in
Norvegia. Impiegare i sommergibili di media autonomia in Atlantico ed il
Mediterraneo.
INTENDIMENTI AMMIRAGLIATO:
Sfruttare la mobilitazione industriale americana per la costruzione di fregate,
corvette e NPA di scorta. Incrementare la scorta aerea ai convogli con velivoli
di grande autonomia (Catalina, Liberators)
operando dall’Islanda. Attuare il convogliamento anche sulle coste americane e Carabi. Sviluppare nuove armi e tattiche
antisom.
RISULTATI:
-somm. impiegati 40-80
-merc. affondati: 614
-unità da guerra aff.: solo unità di scorta
-somm. affondati: 67
5^ FASE- Dalla entrata in
lotta della US Navy (1.8.42) alla paralizzazione degli U-boote (1.6.43)
INTENDIMENTI SKL: Impiegare tutti
i somm. disponibili in grandi “branchi di lupo” con direzione accentrata dal
comando in Francia (BdU Lorient). Impiegare le navi di superficie contro il
traffico artico.
INTENDIMENTI AMMIRAGLIATO/USN:
Assicurarsi il dominio del mare per gli sbarchi in Nord Africa. Creazione di
gruppi di supporto antisom con NPA di scorta. Attaccare con mezzi aerei i somm.in
partenza od in rientro nel Golfo di Guascogna. Effettuare il bombardamento
massiccio delle fabbriche e dei cantieri tedeschi.
RISULTATI:
-somm. impiegati sino ad un massimo di 115
contemporaneamente
-merc. affondati: 711
-unità da guerra aff.: solo unità di scorta
-somm. affondati: 180
6^ FASE- Dalla paralizzazione
degli U-boote (1.6.43) al termine del conflitto in Europa (8.5.45)
INTENDIMENTI SKL: Cessare
l’impiego del naviglio di superficie ed impiegare tutto il personale nell’arma
subacquea. Utilizzare i somm. in zone con meno attività avversaria antisom
(Brasile, coste africane). Impiegare i sommergibili in immersione sfruttando lo
snorkel. Immettere in servizio somm. con caratteristiche più spinte.
INTENDIMENTI AMMIRAGLIATO:
Distruggere le forze di superficie nemiche in Norvegia con azioni aeree ed
incursioni. Impiegare i gruppi di supporto per operazioni H/K in Atlantico.
Intensificare i bombardamenti aerei sulla Germania.
RISULTATI:
-somm. impiegati 30
-merc. affondati: 178
-unità da guerra aff.: Tirpitz,
Scheer, Lutzow, Scharnorst
-somm. affondati: 200 circa
Nota: I dati numerici sono puramente indicativi e riguardano solo
la zona atlantica degli scontri, altre perdite importanti si sono avute
nell’Indiano ed in Mediterraneo (vedi Tabella dati Ammiragliato dopo il
grafico)
GRAFICO PERDITE
MERCANTILI E UBOOTE
Dati Ammiragliato 1956 sulle
perdite
Allies
|
Germans
|
30,248 merchant sailors
|
28,000 sailors
|
3,500 merchant vessels
|
783 submarines sunk
|
175 warships
|
|
Dati dal rapporto Ammiragli
King 1946
Anno
|
Smg. tedeschi
|
Tonnellaggio affondato
|
Nuove costruzioni USA+GB
|
Bilancio
|
1939
1940
1941
1942
1943
1944
1945
|
9
22
35
85
237
241
153
|
810.000
4.407.000
4.398.000
8.245.000
3.611.000
1.422.000
458.000
|
332.000
1.219.000
1.984.000
7.182.000
14.585.000
13.349.000
3.834.000
|
-478.000
-3.188.000
-2.414.000
-1.063.000
+10.974.000
+11.927.000
+3.376.000
|
Le statistiche ci dicono che gli Alleati sono
stati quasi sempre in condizioni di vantaggio per la loro enorme massa di
naviglio iniziale e per la enorme capacità di produzione durante il conflitto,
in particolare la pressoché assoluta invulnerabilità dei cantieri americani e
canadesi ha contato moltissimo. Come sempre i numeri delle varie statistiche
non sono sempre gli stessi, ma le loro indicazioni sono sufficienti a mostrarci
i vari andamenti delle operazioni
Per ciò che
riguarda il teatro operativo dove si è svolta la campagna dobbiamo suddividerlo
in quattro zone principali: il sottoteatro Nord Atlantico con le sloc USA/CANADA- REGNO UNITO, il
sottoteatro Artico con le rotte REGNO UNITO-URSS, il sottoteatro
Centro-Atlantico con le rotte dagli USA al Sud America e all’Africa, il
sottoteatro costiero orientale con i percorsi da REGNO UNITO ai porti Africani.
Quest’ultimo si congiungeva con il teatro dell’Indiano, mentre nel primo
sottoteatro si sono svolte due battaglie contemporanee: quella per il
rifornimento dell’Inghilterra e quella per il trasporto dei militari americani
in Europa.
E’ opportuno
infine conoscere anche i numeri indicativi degli sforzi alleati relativi alle
due missioni contemporanee affrontate:
-
il rifornimento di ogni genere alla Gran Bretagna
attraverso i convogli nordatlantici ed alla Russia attraverso i convogli
artici,
-
il trasporto delle truppe americane e canadesi dalla
madrepatria al teatro operativo occidentale.
Questi dati sono:
I convogli:
- Perdite inglesi dovute ai sommergibili:
- Navi Mercantili 2828
per 14.687.231 ton
- Navi da guerra 126
- totale dei convogli scortati da e per il Regno Unito 2.889
- totale navi scortate 85.
775
- totale navi perdute 654
- percentuale di perdite 0,7
%
- numero di convogli costieri americani 7.944
- totale navi scortate 175.608
- totale navi perdute 248
- percentuale di perdite 0,14
%
- numero convogli artici 40
- totale navi scortate 811
- totale navi perdute 58
- percentuale di perdite 7,2
%
Movimenti di truppe in Atlantico:
-
1) da Gennaio 1942 a Dicembre 1943:
-
verso Est 907.954
uomini
-
verso Ovest 185.578
uomini
-
2) da Gennaio 1944 a Maggio 1945:
-
verso Est 2.093.791
uomini
-
verso Ovet 675.319 uomini
(fonte: Roskill S.W.- White Ensign- Londra 1960)
Per
quanto riguarda lo sforzo bellico tedesco i numeri che maggiormente ci interessano
sono quelli relativi agli Uboote e
questi dati ci dicono:
- U-boote affondati durante l’intero corso della guerra: 781
- Uomini persi sugli U-boote 32.000
circa
- Mercantili affondati dagli U-boote 2.575
- Tonnellaggio perso dagli Alleati ad opera degli U-boote 14,5 milioni di tonnellate
- Nel maggio 1945 dei 398 U-boote in servizio 217 vennero
affondati dai loro equipaggi
- Battelli italiani operanti in Atlantico 32
- Mercantili affondati dai battelli italiani 101
- Tonnellaggio affondato dai battelli italiani 568.573 ton
(fonte: Morison S.E.- In guerra su due Oceani- Firenze 1967 )
Gli affondamenti di
sommergibili furono:
- da parte di navi di superficie 246
- da parte di aerei basati a terra 245
- da parte di aerei imbarcati 43
- da parte di aerei e navi 50
- da parte di sommergibili 21
- da parte di bombardieri nei porti 61
- da mine 26
- per incidenti vari 57
- da parte dei Russi 7
- per cause sconosciute 29
con un TOTALE 785
(fonte: Roskill S.W.- White Ensign- Londra 1960)
Come vediamo i numeri non
sono sempre gli stessi, ma danno l’idea chiara di quanto siano state alte le
perdite.
Conclusioni
La battaglia
dell’Atlantico della seconda Guerra Mondiale ci rivela che trattandosi di una
guerra di logoramento, la strategia dei due contendenti era in pratica la
stessa: affondare il massimo dei mezzi avversari con qualunque mezzo e con ogni
tattica possibile. L’equilibrio non fu mai raggiunto anche se in alcuni periodi
gli attaccanti sembrarono avere la meglio.
Le innovazioni
tecnologiche, quali l’impiego degli Asdic
britannici, degli Snorkel, dei Metox tedeschi furono rapidamente
assorbite e superate dalle tattiche predisposte. Un funzione importante ebbero
sia la capacità alleata di decrittazione di Enigma
sia l’impiego di grandi aerei basati a terra per la caccia ai sommergibili.
Nella lotta
non si deve poi dimenticare l’importanza delle comunicazioni e del ruolo delle
centrali operative (soprattutto alleate) veri punti di focalizzatone costante
delle battaglie in corso e preziose rappresentazioni virtuali per le decisioni
dei Capi.
Tra le lezioni apprese possiamo
citare:
o -
il convoglio, è un concentrato sia per la difesa sia per chi attacca
o -
l’aereo è un mezzo indispensabile per la lotta ai sommergibili
o -
l’intelligence è una arma vera e propria
o -
l’addestramento è funzione essenziale
o –
la guerra moderna è una guerra economica
Come tutte le rivisitazioni anche questa nostra non può che essere
molto lacunosa, ma vuole mirare a sottolineare come in una lotta di logoramento
le capacità industriali, demografiche ed intellettuali sono i veri “fattori di
potenza” per giungere anche in tempi molto lunghi alla vittoria finale.
General
characteristics of U-boote type VII
|
|
Displacement:
|
Surfaced 769 tons, submerged 871 tons
|
Length:
|
Overall
67.1 m, pressure hull 50.5 m
|
Beam:
|
Overall
6.2 m, pressure hull 4.7 m
|
Draft:
|
4.74 m
|
Propulsion
and power: |
Surfaced: 2
supercharged Germaniawerft, 6 cylinder, 4-stroke M6V 40/46 diesels totalling
2,800 - 3,200bhp(2,400 kW). Max
rpm: 470-490.
Submerged: |
Speed:
|
Surfaced
17.7 knot (33 km/h), submerged 7.6 knot
|
Test depth:
|
230 m
(754 ft). Calculated crush depth: 250-295 m (820-967 ft)
|
Range:
|
Surfaced
15170 km (8200 miles) at 10 knots (19 km/h), submerged
150 km (80 miles) at 4 knots (7 km/h)
|
Complement:
|
44-52 officers & ratings
|
Armament:
|
5 53.3cm Torpedo
tubes: 4 bow, 1 stern (14 torpedoes or 26 TMA or 39 TMB mines))
1 C35 88mm gun/L45 deck gun with 220 rounds
Various FLAK weaponry, see main article.
|
Amm. Paolo Ramorino
(CASD - 2011)
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