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giovedì 9 ottobre 2025

Il I Raggruppamento Motorizzato Italiano inquadrato nella 2a Divisione marocchina. Documento

 ARCHIVIO

Allegato 39

2° DIM. – RAGGRUPPAMENTO NORD

STATO MAGGIORE 3º BUREAU

NOTA FER LA DIFESA DEL RAGGRUPPAMENTO NORD

Segreto. N.27

In seguito ai movimenti di avvicendamento che sono appena terminati, la difesa nel quadro del raggruppamento nord si presenta come segue:


I. Caratteristiche generali.

Difesa su due lati:

  • lato nord, rappresentato dal M. Mare e le sue varie ramificazioni; zona molto nevosa, che non permette nessuna azione di qualche importanza, nè da parte del nemico, nè da parte nostra;

  • lato nord-ovest, costeggiato dal massiccio del S. Croce, parimenti nevoso; poi il corso del Rapido difficilmente attraversabile da elementi di qualche importanza.

Alla cerniera, comandante la spianata di S. Biagio, la Costa S. Pietro, chiave di tutto il sistema difensivo.


II. Nemico

Non sembra disporre, su questo fronte, di effettivi importanti, Ma:

  • dispone di truppe abituate alla montagna ed equipaggiate per vivervi in inverno ( btg. di alta montagna, btg. di cacciatori);

  • beneficio del vantaggio del terreno (osservatori);

  • i suoi piani di fuoco sono perfettamente stabiliti, specie per ciò che si riferisce ai mortai;

  • mantiene strettamente il contatto (pattuglie giornaliere aggressive).

Ha pure la possibilità:

  • di approfittare di ogni nostra debolezza per rioccupare qualche punto importante;

  • di tentare, con azione di sorpresa, di ributtarci dal S. Pietro, partendo dai burroni nord-est di S. Biagio.


III. Intenzioni del comandante del raggruppamento.

Nel quadro del compito ricevuto:

1º - mettere in opera tutti i mezzi possibili per la difesa della costa S. Pietro;

2º - aggrapparsi fermamente a tutti i capisaldi della linea raggiunta, rafforzando la difesa con fili spinati e campi di mine;

3 º - costituire delle riserve;

4º - con intensa attività di pattuglie mantenere stretto contatto col nemico e ricercarne i punti deboli.


IV. Utilizzazione dei mezzi

1° Fanteria

Il 4º rgt. Tir. Mar. è incaricato della difesa del punto di vitale importanza: Costa S. Pietro e i due massicci immediatamente alle sue spalle, Mainarde ad est e S. Croce a sud-Ovest.

E' spalleggiato e protetto ad est dalla brigata italiana, che presidia il complesso di Rotondo-Castelnuovo-Jardini e assicura il collegamento a S. Vincenzo con la divisione carpatica.

E' spalleggiato e protetto a sinistra dai goums del 4º gruppo T.M.

Tutte le unità sono impiegate ad eccezione di un tabor meno un goum.

2º Artiglieria.

Tutta l'artiglieria dislocata nella zona è in grado di concentrare il suo fuoco oltre le difese di Costa S. Pietro.

Inoltre il 1° gruppo da 75 italiano si trova in appoggio diretto della brigata italiana e un gruppo da 105 M. effettua i suoi tiri oltre la parte occidentale del fronte.


V. Possibilità da considerare.


1º - Dal punto di vista offensivo:

Tre azioni offensive possono essere prese in considerazione:

a) In direzione nord, azione ad effettivi ristretti, con obiettivo la conquista dell'insieme Marrone-Mare per privare il nemico di tali importanti osservatori. Possibile sfruttamento successivo verso la Meta.

b) In direzione nord-ovest, azione di maggiore importanza volta a dar respiro alla Costa S. Pietro, impadronendosi dell'altura nord-est di S. Biagio.

c) Sulla direttrice generale S. Pietro-Picinisco, un'azione coordinata con un'offensiva lanciata più ad ovest e volta a conquistare il complesso del massiccio di M. Bianco, Queste varie azioni, che possono essere sia successive che concomitanti, saranno oggetto studi dettagliati nei prossimi giorni.

Esse sono evidentemente in funzione:

  • degli effettivi che vi potranno essere impiegati, sia in fanteria che in mezzi di fuoco (artiglieria e mortai);

  • e soprattutto, data la quantità di neve, dell'equipaggiamento speciale che potrà essere fornito a tali truppe, e che ha fatto oggetto delle mie lettere n. 377 C.G.M-40 del 12 febbraio 1944 e 17/G. N. dell'11 febbraio 1944.


2º. - Dal punto di vista difensivo:

Immediatamente, approfittare dell'arrivo dei nuovi elementi della brigata italiana per estendere verso ovest il fronte di tale brigata e costituire delle riserve, ricuperando in particolare una parte del 4º R.T.M.

Appena possibile, riportare sotto il comando del gen. Com.te i goums marocchini, l’VIII tabor e, successivamente, il 3º G.T.M, la cui presenza permetterà:

  • di avere a disposizione un'importante riserva di pattuglie e colpi di mano;

  • di estendere eventualmente verso ovest, fino alla regione di Valvori, la zona d'azione del raggruppamento nord.

P.C. 13 febbraio 1944

Il generale di brigata: GUILLAUME

Comandante il Raggruppamento Nord


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