Sono 28 le missioni di peacekeeping lanciate dalle Nazioni Unite in zone di crisi del pianeta, alle quali hanno partecipato le nostre Forze Armate italiane dal 1955 a oggi, contando anche quelle in corso in Libano e in Mali che vedono in questo momento oltre mille militari italiani indossare il Casco Blu. L’Italia è attualmente il primo Paese occidentale (il 7° in assoluto) in termini di contributo sul campo alle operazioni militari dell’Onu. Missioni che sono raccontate nel volume «Caschi Blu Italiani» - proposto in occasione del 60° dell’adesione del nostro Paese all’ONU –
Il volume ripercorre per immagini «l’avventura delle migliaia di uomini e donne con le stellette che sono stati portatori di sicurezza e stabilità in regioni del pianeta colpite da sanguinosi conflitti, dalla Cambogia al Guatemala passando per il Mozambico, il Darfur, il Medio-Oriente, il Sahara Occidentale, la Namibia e molte altre». Non manca un accenno al ruolo italiano nella formazione dei peacekeepers di tutto il mondo, attraverso la collaborazione pluriennale nata a Torino tra la brigata alpina Taurinense dell’Esercito e lo Staff College delle Nazioni Unite, mentre a Vicenza opera il Center of Excellence for Stability Police Units, struttura dell’Arma dei carabinieri dove vengono formati funzionari di polizia per le missioni di pace.

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