NOTIZIE CESVAM
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MARZO 2025 - CONVEGNO “VERSO IL CONGRESSO NAZIONALE”
CHI
SIAMO E COSA FACCIAMO
L’Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al
Valor Militare ha da poco celebrato il suo primo secolo di vita. Presente in
tutti i momenti importanti della storia nazionale ha maturato cent’anni di onori
e oneri. Le celebrazioni del Centenario, ottimamente organizzate, l’hanno
portato ancor più all’attenzione del Paese. Purtroppo, da qualche tempo sta
subendo una costante contrazione nel numero dei suoi appartenenti causa
l’inesorabile passare del tempo dalla fine dell’ultimo conflitto mondiale
avvenuta oramai ottanta anni fa. Per questo, da anni i suoi organi direttivi,
prima fra tutti la Presidenza Nazionale, hanno messo in atto un’articolata serie
di azioni mirate, se non a invertire, a limitare tal emorragia. Alcuni esempi: sono
state aperte le porte a chi non ha congiunti decorati (soci sostenitori); alle
vittime decorate di croce d’onore per atti di terrorismo o di atti ostili
impegnati in operazioni militari e civili all’estero; alle medaglie d’oro,
d’argento e di bronzo al valore dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica,
dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Se tale depauperamento è stato
rallentato purtroppo, non è stato interrotto, quindi, oggi, l'Istituto deve combattere
una dura battaglia per continuare ad esistere così da perpetrare i suoi compiti
istituzionali: nobilitare, affermare, esaltare, ravvivare il valore e le virtù
militari italiane e il rispetto e l'amore per la Patria. Con particolare
attenzione nei confronti delle giovani generazioni che ne hanno così tanta
necessità. Ovviamente, le azioni degli organi centrali (Presidenza e Consiglio
Nazionali - Segreteria Generale) si riverberano su quelle proprie delle Federazioni
provinciali che si muovono sfruttando le risorse e i contatti di cui godono localmente.
Molte partecipano alle giornate ed eventi patriottici istituzionali. Ancora molte
si pongono all’attenzione delle autorità locali forti del prestigio personale
dei propri appartenenti e dell’Istituto, diventando monopolizzatrici e catalizzatrici
degli eventi territoriali aventi per tema l’eroismo militare. Encomiabili sono
i non pochi Soci che, per non gravare sull’Istituto, mettono mano alle personali
risorse economiche per portare avanti progetti. Purtroppo è altrettanto vero che
molte altre Federazioni, troppe, seppur in tanti casi senza dolo, sono da tempo
dormienti. Sul versante dell’approccio culturale ai temi della storia
contemporanea vi sono Soci, sarebbe auspicabile il loro aumento, che hanno visto
nella creazione del Centro Studi sul Valor Militare (CESVAM) avvenuta nel 2014 in
seno all’Istituto per volere del Presidente Nazionale Carlo Maria Magnani, l’occasione
di veder portati a livello nazionale progetti e studi sul Valore Militare. Il
CESVAM ha il pregio di polarizzare a sé gli sforzi di quegli “azzurri” che desiderano
vivere la vita federale in modo più completo. Sempre il CESVAM persegue anche progetti
di ampio respiro con importanti, vitali, ritorni economici, grazie ai suoi
membri che sono entrati nel Nastro Azzurro provenendo da autonomi, prestigiosi,
percorsi accademici.
COSA
VOGLIAMO, DOVE ANDIAMO (E CONDIZIONI RITENUTE NECESSARIE)
Nel film Beau
Geste del 1939 i legionari, asserragliati in uno sperduto fortino nel
deserto del Sahara, mettono sui bastioni i loro morti così da apparire ancora
forti in numero ai Tuareg che stanno attaccando. Anche il Nastro Azzurro ha i
suoi morti, ovverosia gli Eroi che rappresenta e celebra oggi così come durante
i suoi più di 100 anni di vita. Non bisogna però cadere nella tentazione di
limitarsi a ergerli a difesa proprio come nella pellicola, seppur per
difendersi da quelli che sono gli attacchi dell’odierna società sconsideratamente
superficiale, quindi sempre pronta a dimenticare il valore dei suoi figli
migliori. Sarebbe uno sbaglio, perché si ritiene che la sfida che l'istituto
dovrà affrontare, nei prossimi anni, per rimanere in vita e continuare a diffondere
nella Nazione gli ideali che lo animano, sia quella di mettere in atto tre azioni
legate fra loro inscindibilmente:
- la prima; ogni Federazione
dormiente dovrà risvegliarsi, aiutata nel caso dalle Federazioni confinanti;
- la seconda; ogni
Federazione dovrà mettere in atto azioni tese a radicarsi e farsi notare nella
vita locale sempre tanto stabilmente quanto prestigiosamente, così da
richiamare anche nuovi iscritti;
- la terza; ogni
Federazione deve porre in essere ricerche, con particolare attenzione
all’ambito locale, capaci di attualizzare e contestualizzare le glorie e gli
eroismi militari patri, in ciò indirizzata e supportata dal CESVAM.
Così facendo le Autorità, anche le massime, non
saranno tentate di ricorrere all’Istituto solo per il seducente e attraente colore
azzurro, dai riflessi aurei, argentei e bronzei, dei suoi Labari. Lo faranno
perché certe che in ogni nostra Federazione vi sono persone in grado di essere riferimenti
corretti, equilibrati, e super partes per la storia militare italiana. Persone
che amano e rispettano profondamente la Patria. Avranno bisogno del Nastro
Azzurro perché abitato da leali cittadini capaci di resistere agli attacchi di quell’informazione
storica lacunosa e capziosa perché strumentale. Ogni Socio dovrà impegnarsi per
il raggiungimento di ognuno dei suddetti tre punti. Tuttavia, ciò non basta: chiunque
fa parte dell’Istituto ovvero lo desideri, dovrà chiedersi se possiede quei
requisiti di Lealtà e Onore senza i quali non potrà ambire a permanervi come
pure a diventarne membro. Il Presidente Nazionale Magnani è stato più che
chiaro, “pochi ma buoni”: non dimentichiamoci che alle Termopili gli uomini di
Leonida sopperirono al loro scarso numero con l’eroismo e l’altrettanta fondamentale
coesione. Il tempo per mettere da parte eventuali vanità, gelosie, ambizioni
personali è ORA!
Marco
Montagnani
Consigliere
Nazionale
e
Presidente della Federazione di Asti dell’Istituto del Nastro Azzurro
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