Sarà, forse, la fine di una guerra. Difficile sia, in queste condizioni, l’inizio della pace quella che si prospetta fra Ucraina e Russia e che il presidente statunitense Trump vuole imporre agli Ucraini. Tre anni di massacri e distruzione potrebbero concludersi là dove sono iniziati, cioè con Mosca che si tiene i territori conquistati e Kiev che non potrà entrare nella NATO e probabilmente nell’Unione Europea. Una perdita totale di sovranità, che arriva dopo anni di slogan sulla “libertà delle democrazie” e sulla necessità di "fermare l’orso russo”. Il cambio di uno dei protagonisti, Trump al posto di Biden, ha rovesciato carte e tavolo e, come sempre, è il più debole, cioè l'Ucraina, a restarci sotto. Questo uno dei temi di questo mese di lavoro, assieme alla tragedia di Gaza, al disastro congolese, agli approfondimenti sulle industrie delle armi in Italia e sulle crisi asiatiche. Un lavoro intenso, che ha come obiettivo sempre il solito: chiarire le ragioni per cui troppe guerre piombano sull’umanità e spiegare che ognuna di queste ragioni potrebbe essere fermata, cambiata in tempo. La guerra si può sempre evitare. Non è mai, mai la soluzione ad un problema. Quello che sta accadendo in Ucraina è lì a dimostrarlo. Buona lettura! Da Arlante delle Guerre New Letter 2025 Febbraio Marzso |
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