Cerca nel blog

mercoledì 30 giugno 2021

Indici Giugno 2021

 

SOMMARIO

ANNO LXXXI, Supplemento on line, VI, n.66

Giugno 2021

www.valoremilitare.blogspot.com

Massimo Coltrinari, Editoriale, Giugno  2021

                            su www. valore militare cesvam.blogspot.com con post in data        28.06.2021

Massimo Coltrinari, Copertina, Giugno 2021

                            su www. valore militare cesvam.blogspot.com con post in data        39.06.2021

 

DIBATTITI

 

Elisa Bonacini, La Battaglia di Aprila: 28 maggio: Commemorazione

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 1.06.2021

Maria Luisa Suprani Quersoli, 7 aprile 1916, la prima vittoria dell’Aviazione militare italiana

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 5.06.2021

RedazionaleMaria Luisa Suprani Querzoli .Luigi Capello, un autoritratto giovanile

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 15.06.2021

RedazionaleProgetto 2020/1. Ordinamenti Militari tra le Due Guerre

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 20.06.2021

Redazionale, Progetto 2017/ 1 Dizionario minimo della Guerra di Liberazione. 1945. "Friuli"

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 21.06.2021

Giorgio Madeddu, Epidemia Nel primo dopoguerra

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 213.06.2021

 

 ARCHIVIO

 

Luigi Melfi, Luigi Melfi. Le Intendenze

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 6.06.2021

Tommaso Cherubini, Le Medaglie ai Benemeriti della Salute Pubblica

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 8.06.2021

Redazionale, Emeroteca. Storia Militare Dossier. Le Portaerei Giapponesi 1920 1945

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 9.06.2021

Redazionale, Giorgio Madeddu. Cartoline del soldato Cresci Attilio, prigioniero di guerra presso il campo di prigionia di Feldach

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 10.06.2021

Redazionale, Luigi Melfi. Logistica e Contabilità militare. i Soggetti. Il Furiere

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 14.06.2021

Redazionale, Giorgio Madeddu. Cartoline del Soldato Cresci Attilio, prigioniero di guerra presso il campo di prigonia di Feldbach

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 16.06.2021

Redazionale, Luigi Melfi. Il Quartiermastro

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 22.06.2021

 

 

 CESVAM NOTIZIE

CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

 

Redazionale, 2 giugno: Festa della Repubblica

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 2.06.2021

Redazionale, Stefano Mangiavacchi.

Nota sulla Presentazione del Quaderno dedicato al Valore Militare nella Provincia di Arezzo

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 3.06.2021

RedazionaleProposta di una apertura di una Federazione dell'Istituto ad Iglesias

                               su www. valore militare.blogspot.com con post in data 7.06.2021

RedazionaleINFOCESVAM, Anno VIII, N6, 1 giugno 2021

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 12.06.2021

RedazionaleValore Militare in Provincia di Arezzo

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 13.06.2021

RedazionalePrigionia in Kenya. II Guerra Mondiale

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 17.06.2021

RedazionaleIniziativa della Associazione "Occhio BLU"

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 25.06.2021

 

 

MUSEI, ARCHIVI E BIBLIOTECHE

 

RedazionaleIconografia. Brigata Caltanisetta Prima Guerra Mondiale

                              su www. valore militare.blogspot.com con post in data 11.06.2021

 

 

ARCHIVI, MUSEI, BIBLIOTECHE

 

RedazionaleRicerche sulla attività partigiana di Giovanni Bertola.

                              su www. valore militare.blogspot.com con post in data 4.06.2021

 

 

SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

RedazionalePapa Pacelli e gli Ebrei

                              su www. valore militare.blogspot.com con post in data 27.06.2021

 

 

APPROFONDIMENTI

 

RedazionaleGruppo di Combattimento "Folgore"

                              su www. valore militare.blogspot.com con post in data 24.06.2021

 

 

SCENARI, REGIONI QUADRANTI

 

RedazionaleLa Quarta Roma. Il Pianeta e la Globalizzazione

                              su www. valore militare.blogspot.com con post in data 26.06.2021

 

 

 AUTORI

 

Pecce Alessio, ricercatore

Bottoni Roberta, Istituto del Nastro Azzurro

Coltrinari, Massimo direttore CESVAM

Francesco Attanasio, Presidente della federazione di Siracusa

Mario Pereira, Vice presidente Federazione di Pistoia

Baldoni, Massimo, pseudonimo

Giorgio Lavorini, Presidente Federazione di Prato

Luigi Melfi, collaboratore

Giorgio Madeddu, collaboratrice CESVAM

Osvaldo Biribicchi, Associato CESVAM

Alessia Biasiolo, collaboratrice CESVAM

Luigi Marsibilio, membro del Collegio dei redattori della Rivista

Giancarlo Ramaccia, vice direttore CESVAM

Giovanni Cecini membro del Collegio dei redattori della Rivista

 

Numero chiuso in data 30.06. 2021

 

martedì 29 giugno 2021

Copertina Giugno 2020


QUADERNI ON LINE



Il 28 giugno 1914 scompariva il gen. Alberto Pollio




                                                 

                                                     Anno LXXXII, Supplemento on line, Vi 2021, n. 66

   Giugno 2021
valoremilitare.blogspot.com
www.cesvam.org

lunedì 28 giugno 2021

Editoriale Giugno 2021

 


 Il CESVAM con il 30 giugno 2021 conclude, come da calendario accademico adottato, il I Semestre di attività dell'anno accademico in corso. Più che di bilanci, è preferibile parlare di continuità dell'azione intrapresa, attraverso le fasi di predisposizione dei lineamenti, programmazione, pianificazione ed attuazione. Nei vari versanti  in cui opera il CESVAM queste fasi si stanno tutte completando in modo coerente e questa, si ritiene,  non è la sede per elencarle. Ricerca, Didattica, Editoria sono comparti che si stanno realizzando, mentre per la pubblicistica le date di uscita sono tutte rispettate.

 Il semestre che va ad iniziare, il II dell'anno , non può certamente iniziare, come la tradizione impone con un periodo di vacanza, in quanto la perdurante epidemia Covid impone di stringere i tempi e realizzare. Si è sempre più convinti che da questa epidemia non siamo usciti. Per sollevarci il morale e per darci qualche aiuto di carattere psicologico diciamo che siamo usciti. In realtà ci siamo ancora dentro, anche se in condizioni migliori. I vaccini stanno dando i loro effetti, ma le varianti sono dietro l'angolo e nessuno è in grado di dire la loro portata. In più la buona stagione attenua il fenomeno di diffusione ma settembre è dopodomani e con i primi freddi siamo di nuovo a rischio totale. L'anno scorso di questi tempi, con forze politiche che in nome della economia da riavviare  e la libertà non si sa di che hanno scelto la strada della spensieratezza si è allentata la presa e ridotte le misure di sicurezza. E siamo stati chiusi di nuovo tutto l'inverno. Quest'anno pare che ci sia più prudenza, ma qua e là si colgono ancora aspetti spensierati. La vacanza, intesa come momento di riposo e recupero psichico-fisico è necessaria, ma sempre nel contesto delle attuali difficoltà. Il CESVAM si ispirerà a questa impostazione sopra descritta e svolgerà le azioni conseguenti.

Nel mese di luglio dovrebbero venire a conclusione delle iniziative importanti, come il Progetto dedicato alla Prigionia nel suo primo segmento e il Dizionario minimo della Guerra di Liberazione nei suoi primi sei volumi degli otto in pianificazione. L'altro dato a cui si attiene ed è interessante che è in fase di chiusura il Report 2019-2021, che raccoglierà tutta l'attività svolta in questi due ultimi anni. Questo report si affiancherà a quello edito nel agosto e quindi insieme saranno la documentazione lineare e documentata, articolata nei suoi quindici punti, dei primi sette anni di vita del CESVAM.


(massimo coltrinari, direttore)


 I


domenica 27 giugno 2021

Papa Pacelli e gli Ebrei.

 SEGNALAZIONE LIBRARIE

Johan ICKX, Pio XII e gli Ebrei. L’archivista del Vaticano rivela finalmente il ruolo di Papa Pacelli durante la Seconda Guerra Mondiale, Milano, La grande Storia, Rizzoli, 2020, Euro 22.

 Il volume affronta la spinosa questione del ruolo di PIO XII nella seconda guerra mondiale, il suo atteggiamento nei confronti del Nazismo e la sua radicata posizione di difesa del mondo cattolico-latino dal comunismo. Di conseguenza emerge anche il ruolo che ebbe dalle vittime del nazismo, soprattutto gli Ebrei. La domanda che il libro pone è la seguente: “Pio XII ed il suo entourage. Testimoni impassibili dell’olocausto o difensori silenziosi di tante vite innocenti?”. La prima parte della domanda è l’accusa che da varie parti è stata mossa a Pio XII, che in nome della difesa del nemico principale rappresentato da Mosca, accettava tutti coloro che combattevano il comunismo. La seconda parte è la posizione di quelli che, viste le circostanze, per evitare di essere spazzati via dalla furia nazista, soprattutto dopo che l’Italia si era arresa e Roma caduta in mano della Germania, ci si affidò ad una azione capillare, silenziosa, tale da non suscitare violente reazioni. Un piano per deporre e rapire il Papa era pronto, ma Hitler non osò dare l’ordine finale, per tema di avere contro tutti i cattolici d’Europa, soprattutto i tedeschi.

 Le Figarò definisce il libro “un libro evento. L’Autore responsabile dell’Archivio storico della Segreteria di Stato vaticana, fa piazza pulita di tante presunte verità affidandosi a miglia di documenti inediti.

sabato 26 giugno 2021

La Quarta Roma. Il Pianeta e la Globalizzazione

SCENARI, REGIONI QUADRANTI


 


 Secondo T.S. Eliot siamo tutti ancora cittadini dell’impero romano, o meglio eredi di quei principi che hanno fatto l’eredità della civiltà occidentale, ben diversa e distanze dalla eredità indiana e soprattutto di quella cinese. Lo scema proposto da LIMES indica come da Roma si è giunti fino a noi, assegnando l’eredità dell’Impero d’Occidente, attraverso il Sacro Romano Impero, gli Imperi Europei di epoca moderna e contemporanea per giungere a quello che oggi è l’Impero Statunitense, che si definisce la Quarta Roma.

Erede dell’Impero d’Oriente, attraverso Bisanzio,, ci cui Costantinopoli era considerata la seconda Roma, il filtro dell’Impero Ottomano si arriva all’Impero Russo degli Czar, intesi anche questo come Terza Roma e, sempre attraverso l’Unione Sovietica si arriva alla Federazione Russa.

Una scheda da approfondire per comprendere le dinamiche oggi ove il Pianeta è chiamato ad una globalizzazione che non può prescindere da questa comprensione.

 L'Editoriale di Lucio Caraccialo, porta questa schematizzazione nel suo editoriale del n. 4 del 2021, titolato "Triangolo SI, in cui è analizzata la situazione attuale ove ove sull'asse Roma-Parigi Berlino, l'Italia si gioca tutto e la riscoperta dell'Occidente europeo.

venerdì 25 giugno 2021

Iniziativa della Associazione "Occhio BLU"

NOTIZIE CESVAM


 Dalla Associazione "Occhio Blu riceviamo


 Carissimi Soci ed Amici,

 dal 6 al 10 ottobre alla Casa del Cinema di Roma, a Villa Borghese, e dal 15 al 18 dello stesso mese a Matera,  l’ Associazione Occhio Blu, in collaborazione con numerosi Centri di cinematografia balcanici, presenterà il Secondo Festival del cinema balcanico, che consentirà  di vedere 12 film recenti di nove Paesi della regione.

Al fine di introdurre al Festival il pubblico interessato e quello che essendolo non potrà partecipare ,l’ Associazione Occhio Blu ha organizzato un corso di formazione sulla cinematografia balcanica, che si svolgerà in quattro lezioni nel periodo che va dal 24.giugno  al 30 settembre.

Il corso, che si intitolerà " I Balcani e il cinema : un percorso in quattro incontri" ,  sarà tenuto dall’esperto di cinematografia balcanica , docente Nicola Falcinella, e dal regista Roland Sejko. Con il richiamo alle produzioni cinematografiche più prestigiose dell’area, le lezioni si articoleranno nei seguenti temi:

1) Il 24 giugno Nicola Falcinella parlerà su    " Jugoslavia : un Paese sullo schermo - Tito, film di partigiani e ribelli dell'Onda nera".

2) ) Il 22 luglio  Nicola Falcinella parlerà su   " Il cinema nella Post Yugoslavia - un immaginario che si sbriciola o si ricompone?”

3) ) Il 16 settembre  Nicola Falcinella parlerà su  " Bulgaria, Grecia, Romania - Storie dimenticate e successi internazionali".

4) Il 30 settembre Roland Sejko parlerà su " Orizzonti chiusi, l’isola del cinema del realismo socialista in Albania".

Tutte le lezioni inizieranno alle ore 17,30 e si terranno sia su piattaforma Zoom che, in live streaming,  su Facebook, all’indirizzo https://www.facebook.com/occhioblu.annacenerinibova/

.

Chi volesse partecipare sulla piattaforma Zoom, dovrà inviare una mail a; info@occhiobluannacenerinibova.com  indicando Nome, Cognome e l’indirizzo mail cui verranno, in seguito,  inviate le credenziali di accesso.

 

Il corso è gratuito.


Occhio Blu Anna Cenerini Bova

giovedì 24 giugno 2021

Gruppo di Combattimento "Folgore"

APPROFONDIMENTI
Progetto 2016/1




Gruppo di Combattimento “Folgore”

Il Gruppo di Combattimento “Folgore, che aveva assunto il nome della Divisione “Folgore che si era ben distinta in Africa settentrionale e soprattutto alla battaglia di El Alamein, era integralmente composto da elementi della Brigata “Nembo” del disciolto Corpo Italiano di Liberazione. Si era costituito il 24 settembre 1944 ed era al comando del generale Giorgio Morici, e come vicecomandante il col. Ezio de Michelis, e come capo di SM il ten. Col..Giovanni De Martino Il “Folgore” inquadrava il Reggimento fanteria paracadutisti “Nembo”, il Reggimento di marina 2San Marco” il Reggimento artiglieria “Folgore”, un  battaglione misto genio, due sezioni di Carabinieri Reali, un reparto trasporti e rifornimenti, ed i servizi divisionali (amministrazione, sussistenza, sanitario, automobilistico, munizioni, carburanti ecc.). Era inserito nell’organico il 53° BLU, il nucleo di collegamento composto da ufficiali britannici.

 

“Il "Folgore", posto alle dipendenze del XIII Corpo britannico, venne schierato sulle posizioni fra il Senio ed il Santerno nella notte del 1° marzo 1945. Gli vennero assegnati rinforzi britannici.

La linea affidata al Gruppo si estendeva per circa 14 chilometri, in un terreno molto accidentato, dal fondo in massima parte argilloso, reso ineguale da numerosi rilievi di altezza modesta ma inframezzati da speroni con dorsali molto ripide, e solcato da diversi corsi d'acqua a regime torrenziale; nel centro, all'altezza di Tossignano (punto di forza dello schieramento avversario) stavano le posizioni contrapposte di Vena del Gesso, aspro gradino roccioso. In parole brevi, un settore difficile per chi si proponeva di svolgervi azioni offensive, e favorevole invece a chi vi era sistemato a difesa.

Nel mese di marzo si ebbe una intensa attività di pattuglie da entrambe le parti. I paracadutisti, per saggiare la capacità di reazione del nemico, assalirono di sorpresa le posizioni "i boschi dell’Acqua Santa" e quelle di casa Colonna.

Il 10 aprile l'intero fronte alleato era in movimento. Nuclei esploranti del "Folgore" accertarono che il nemico si accingeva a sgomberare Tossignano. Fu impartito l'ordine di avanzare, e i reparti del Gruppo, attraversando campi minati, agganciarono le retroguardie nemiche. L'11 aprile venne occupata Tossignano. Il 14, dopo aspri combattimenti, furono conquistate le posizioni di Pieve Sant'Andrea, monte Bello, Casalpidio.

Il 19 aprile venne espugnato, dai paracadutisti, il caposaldo tedesco di Grizzano. L'indomani il reggimento Nembo raggiunse Matteuzza e Parrocchia di Cappella, mentre il battaglione Caorle, del reggimento San Marco occupava l'abitato di Poggio Ribano.

Bologna era ormai vicina, ma un ordine superiore indirizzò il Gruppo in altra zona, mentre le ostilità volgevano ormai al termine.

Il "Folgore", in due mesi di ininterrotto impiego, aveva subito queste perdite: 164 caduti, 244 feriti, 14 dispersi.”[1]



[1] Loi S. I Rapporti fra alleati e italiani nella cobelligeranza, cit., pag. 154

 


mercoledì 23 giugno 2021

Giorgio Madeddu. Epidemia Nel primo dopoguerra

 DIBATTITI

L’influenza spagnola nel campo di prigionia di Weißenhorn.

La morte del soldato Mario Costa di Iglesias.

Giorgio Madeddu

 

La tormentata vicenda dei soldati italiani finiti prigionieri del nemico, non si esaurisce con gli aspetti relativi ai diversi lavori a cui furono adibiti, alla fame e alla morte per inedia da questa causata o alle condizioni igienico – sanitarie assai scadenti, un altro tormento giunse sul finire del 1918, inatteso quando subdolo: l’epidemia di influenza spagnola.

Il 16 giugno 1917, compiuti 18 anni da appena 16 giorni, il giovane studente iglesiente Mario Costa, soldato di leva di prima categoria, classe 1899, veniva chiamato alle armi. Il 4 luglio raggiungeva il deposito del 3° Reggimento Genio Telegrafisti, nel quale veniva incorporato. Nell’agosto seguente il geniere Costa si trovava già in territorio dichiarato in stato di guerra.

Nell’ottobre 1917 il soldato Costa risultava effettivo della 49a compagnia telegrafisti. La 49a compagna Genio Telegrafisti faceva parte del XXVII° Corpo d’Armata comandato dal Ten. Gen. Pietro Badoglio. Il XXVII° Corpo, era ordinato in un Comando d’Armata e tre divisioni, la 49a compagnia telegrafisti era incardinata nel Comando d’Armata.

Nei giorni che precedettero la battaglia di Caporetto, il XXVII° Corpo d’Armata, si trovava schierato su una linea di circa 12 chilometri, 9 lungo la destra dell’Isonzo, dal Krad Vrh alla sponda del fiume sulla linea di Plezia – Foni, i restanti 3 sulla sinistra dell’Isonzo.

La notte del 24 ottobre alle ore 2,00 in una notte di intensa pioggia, un violento fuoco nemico rovesciava su tutta la fronte del XXVII° Corpo proiettili a gas alternati da proiettili d’artiglieria di tutti i calibri. Il tiro proseguiva per diverse ore riducendo d’intensità, sino a cessare del tutto, tra le 5 e le 6. Intorno alle ore 6,30 il fuoco nemico riprendeva con estremo vigore battendo, con ritmo tambureggiante, le posizioni di linea e le retrovie del XXVII° Corpo.

Tra le 7,30 e 8,00 le fanterie nemiche attaccarono su più settori la linea tenuta dal XXVII° Corpo, la situazione si presentò subito difficile, le comunicazioni tra il Comando d’Armata e le divisioni ben presto furono interrotte, pioggia e nebbia impedivano la visibilità tanto da rendere inutilizzabili le stazioni fotoelettriche. Intorno alle 9,00 si rendeva necessario l’invio di plotoni telegrafisti per tentare di riattivare le linee danneggiate. L’intervento dei telegrafisti non ottenne l’effetto sperato, dal telegramma che alle ore 13, il gen. Cavacciochi comandante del IV° Corpo d’Armata inviava al Comando d’Armata per comunicare la situazione della fronte di competenza del IV° Corpo, si apprende: “Nessuna notizia XXVII° Corpo Armata.”

Entro poche ore, nonostante la strenua resistenza dei reparti schierati si dovete constatare la rottura del fronte presidiata dal XXVII° Corpo, nella serata numerose brigate avevano perso quote importanti di effettivi e ingenti danni venivano lamentati alle artiglierie.

Il giorno successivo il telegrafista Costa non fece rientro alla propria compagnia e non si poté far altro che dichiararlo disperso.

In seguito, si apprese che il telegrafista Costa fu fatto prigioniero nella prima giornata dell’attacco del nemico, tradotto a Weißenhorn, cittadina agricola della Baviera, fu destinato ai lavori agricoli nelle fattorie della zona.

Nei primi giorni del novembre 1918, il giovane Costa e i suoi compagni di prigionia accusarono i sintomi della Spanische Grippe. Mario Costa morì il 7 novembre 1918 all’età di 19 anni negli alloggiamenti prigionieri posti nel centro della città. Il corpo del soldato Costa, inizialmente sepolto nel cimitero di Weißenhorn, venne successivamente traslato e oggi è sepolto nel Cimitero Militare Italiano d'Onore a Monaco di Baviera.

La notizia della morte del soldato Costa giunse al sindaco di Iglesias con comunicazione del 10 aprile 1919 da parte del Deposito del 3° Reggimento Artiglieria da Fortezza di Roma. Il comandante del deposito invitava “Con animo commosso”, il sindaco di Iglesias, “di partecipare, con affettuosa cautela, alla famiglia del Militare Costa Mario (1899) la morte di lui avvenuta il 7 - 11 - 1918 (presso il nemico) a Lechfeld per grippe ed è stato sepolto nel cimitero locale”, pregando inoltre il sindaco “di rendersi interprete delle mie più sentite condoglianze presso la famiglia per l’immatura perdita del loro congiunto.”

Al sindaco di Iglesias giunse anche la comunicazione del decesso da parte del comandante del 3° Reggimento Genio Telegrafisti che pregava lo stessi sindaco di presentare alla famiglia del defunto militare “le condoglianze del sottoscritto e dei compagni d’arme.”

La comunicazione del 3° Genio differisce dalla lettera del Deposito 3° Reggimento Artiglieria da Fortezza di Roma nella località di morte del soldato Costa, infatti nella comunicazione del 3° Genio è indicata, quale località di morte, la città di Weißenhorn, località riportata in seguito negli atti ufficiali.

Il Registro degli atti di Morte del Comune di Iglesias nella “serie C” dell’anno 1927, riporta la notizia della morte del soldato Mario Costa trascrivendo, tradotti, gli atti prodotti dal nemico.

 

 

 

 

Fonti:

Archivio dello Stato di Cagliari – Ruoli Matricolari Distretto Militare di Cagliari

Archivio Storico e Registri Atti di Morte del Comune di Iglesias – Militari morti, feriti, dispersi in guerra e prigionieri di guerra – Corrispondenza diversa.

Chirra Giuliano, Mortos in terra anzena. 2008

L'Esercito Italiano nella Grande Guerra - Vol. IV tomi 2 e 3

Südwest Presse del 27 dicembre 2014. Spanischen Grippe: Kriegsgefangene 1918 unter ersten Opfern in Weißenhorn

martedì 22 giugno 2021

LUigi Melfi. Il Quartiermastro

 ARCHIVIO

 Logistica e Contabilità Militare. I Soggetti


Il Quartiermastro

di Luigi Melfi

Il Quartiermastro[1], in origine, era un ufficiale (col grado di Luogotenente o Capitano) che sovrintendeva alle disposizioni per l'acquartieramento e al movimento delle truppe.

Nell'antica marina militare a vela, era l’ufficiale incaricato di chiamare gli uomini a fare il quarto[2] e a determinate manovre (attualmente in diverse Marine Militari riveste un grado da sottufficiale).

Era così denominato anche il cassiere civile dei comandi dei dipartimenti militari marittimi.

In Europa l'ufficio risale almeno al XV secolo.

Nei secoli XVI e XVII la mansione era riferibile alla cura dell'alloggiamento, del vettovagliamento, della custodia della cassa e della contabilità di un corpo di esercito e in alcuni ordinamenti militari nazionali faceva parte dello stato maggiore.

Alla fine del XVII secolo il Ministro della guerra del re Luigi XIV di Francia riorganizzò l'esercito e creò un Dipartimento generale del quartiermastro che sosteneva la campagna con provviste di cibo, foraggio, munizioni e attrezzature strategicamente dislocate e protette.

Nel XVIII secolo, in alcuni paesi continentali, le funzioni del quartiermastro si ampliarono tanto da essere simili a quelle di un moderno Capo di stato maggiore, come dirigere e coordinare marce e schieramenti e redigere ordini operativi.

Nell’esercito tedesco tale denominazione rimase in vigore fino alla prima guerra mondiale.

In Gran Bretagna e negli Stati Uniti, invece, il quartiermastro rimase un funzionario amministrativo e logistico specializzato. Negli Stati Uniti il ​​quartiermastro, di solito un ufficiale incaricato, era un membro del Quartermaster Corps fino al 1962, quando fu assorbito da altre agenzie. Nell'esercito britannico lo stato maggiore del quartiermastro generale è un ramo di coordinamento sotto il controllo dello stato maggiore.

Casella di testo:  Figura 1: Da https://www.etimo.it/?term=quartiermastro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il primo articolo del primo ordinamento dell’Arma dei Carabinieri, le c.d. "Determinazioni" di Vittorio Emanuele I del 9 agosto 1814, recitava: "Il Corpo dei Carabinieri Reali verrà formato del Colonnello Comandante, di quattro Capitani, un Aiutante Maggiore, un Quartier Mastro [ufficiale al quale era affidata la direzione degli alloggiamenti, dei vitto e della contabilità], dieci Luogotenenti, dieci Sottotenenti, quattro Marescialli di Logis[3] a piedi e tredici a cavalo, cinquantuno Brigadieri a piedi e sessantanove a cavalli, duecentosettantadue Carabinieri a piedi e trecentosessantasette a cavallo"[4].
La paga annuale del Quartiermastro era fissata in L. 1500.

Il termine Quartiermastro o Quartermaster, solitamente attribuibile a un soldato anziano con incarico di supervisore della caserma e distributore di forniture (in molte marine un ufficiale con particolari compiti di responsabilità), sembrerebbe derivare dal titolo di un funzionario reale tedesco, il Quartiermeister. Questo termine aveva il significato di "padrone di casa" (dove "quarti" va inteso come alloggio). Oppure deriverebbe da "comandante del cassero" dove il timoniere e il capitano controllavano la nave. Il primo uso del termine in inglese fu come termine navale, e venne introdotto in Inghilterra nel XV secolo tramite i titoli navali francesi e olandesi equivalenti quartier-maître e kwartier-meester. Il termine venne utilizzato per indicare gli ufficiali dell'esercito in inglese intorno al XVII secolo e, più in generale per le varie forze armate, come incaricato dell’organizzazione dei rifornimenti[5].

Questa figura, storicamente e con compiti diversi, è presente nelle forze armate di terra e di mare.

Negli eserciti di terra, come accennato più sopra con riferimento allorigine etimologica del termine, indicava un funzionario di corte tedesco con il compito di preparare la camera da letto del monarca.



[1]     Informazione tratte da Encyclopædia Britannica, Inc. al seguente link https://www.britannica.com/topic/quartermaster e da https://it.linkfang.org/wiki/Quartiermastro

 

 

[2]     Il Quarto (Watch) è un turno di guardia effettuato sulle navi militari durante la navigazione o per la sua manutenzione, da https://it.wikipedia.org/wiki/Turni_di_guardia_nella_marina_militare

 

[3]     maréchal des logis era un termine utilizzato nell’esercito francese per indicare il maresciallo d’alloggio. Il neocostituito Corpo dei Carabinieri, che schierava tra le sua fila elementi scelti piemontesi provenienti dalla Gendarmeria (creata nel 1800  dal generale francese Grouchy), mantenne tale grado in lingua originaria con le Regie Determinazioni del 9 agosto 1814. Da http://www.carabinieri.it/arma/curiosita/non-tutti-sanno-che/l/logis

lunedì 21 giugno 2021

Progetto 2017/ 1 Dizionario minimo della Guerra di Liberazione. 1945. "Friuli"

 DIBATTITI

Progetto 2016/1


Gruppo di Combattimento “Friuli”

Anche questo Gruppo di Combattimento come il “Cremona” nasce dal reimpiego dei reparti che già costituivano la Divisione “Cremona” che nel settembre 1943 era stanziata in Corsica e, integra, era stata trasferita in Sardegna. Era al comando del generale Arturo Scattini, e come vicecomandante il generale Giancarlo Ticchioni, e come Capo di SM il ten. col. Guido Vedovato. Il “Cremona” inquadrava il 87° e 88° Reggimento fanteria, il 35° Reggimento artiglieria, il battaglione misto genio divisionale, due sezioni di Carabinieri Reali, un reparto trasporti e rifornimenti, ed i servizi divisionali (amministrazione, sussistenza, sanitario, automobilistico, munizioni, carburanti ecc.). Era inserito nell’organico il 50° BLU, il nucleo di collegamento composto da ufficiali britannici.

 “L’impegno del Gruppo di Combattimento “Friuli” fu all'inizio difensivo: si presentava piuttosto difficile perché nel tratto di fronte assegnatogli si profilava un saliente nemico dal quale avrebbe potuto prendere l'avvio una manovra di aggiramento delle Unità alleate schierate ai lati. I Tedeschi avevano concentrato nella zona truppe scelte.

Il 12 febbraio 1945 venne respinto un attacco avversario all'altezza di Casa Barbanfusa. Nei giorni successivi reparti dell'88° Reggimento fanteria occuparono q. 92, nei dintorni di Riolo Bagni. Quel caposaldo fu aspramente conteso: venne riconquistato dai Tedeschi il 14 marzo, e ripreso dai nostri quarantott’ore dopo.

Alla fine di marzo 1945 il generale Hawkesworth, comandante del X Corpo britannico, ordinò al "Friuli" di costituire una testa di ponte oltre il Senio fra Poggio (escluso) e Cuffiano (compreso). L'azione, fallita il 10 aprile per la violentissima reazione del nemico, venne ripetuta con successo l'indomani.

Il Gruppo avanzò quindi verso il Santerno, concorrendo indirettamente alla occupazione di Imola da parte di truppe polacche. Il 16 aprile i fanti del "Friuli", nonostante la ferma e tenace reazione avversaria, oltrepassarono il Sillaro, costituendo oltre quel corso d'acqua una testa di ponte che i Tedeschi tentarono vanamente di eliminare. Il 18 e il 19 furono investite le posizioni nemiche di Casalecchio dei Conti, mentre sulla sinistra operava, contro il capo saldo germanico di Grizzano, il Gruppo di combattimento "Folgore".

Varcato l'Idice, i reparti del "Friuli" puntarono su Bologna, raggiunta alle 8 del 21 aprile. 1945

Il 2 maggio si concludevano le operazioni di guerra sul territorio italiano.  La bella Unità aveva offerto un contributo di bravura e di sangue, testimoniato da queste cifre: feriti, 61 dispersi.”[1]

 



[1] Loi S. I Rapporti fra alleati e italiani nella cobelligeranza, cit., pag. 154


domenica 20 giugno 2021

Progetto 2020/1. Ordinamenti Militari tra le Due Guerre

 DIBATTITI




UN VENTENNIO DI PREPARAZIONE ED UNA CONCLUSIONE AMARA

Gli ordinamenti del Regio esercito predisposti tra le due guerre

  Di Giovanni Riccardo Battelli.

Traendo spunto da quanto già evidenziato in diversi studi storici, il volume si prefigge lo scopo di analizzare la situazione ordinativa del Regio esercito dall’armistizio di Villa Giusti fino alla dichiarazione di guerra annunciata da Mussolini dal balcone di Palazzo Venezia.

Il Regio esercito era entrato nel primo conflitto mondiale con una struttura organica stabilita dall’Ordinamento Spingardi del 1910 ed aveva affrontato i primi due anni di guerra sotto la guida di Cadorna fino al suo esonero, conseguente all’offensiva austro-tedesca di Caporetto dell’ottobre 1917. Con Diaz il Regio esercito non apportò sostanziali modifiche alla sua struttura ordinativa, se non a livello delle unità di livello battaglione e compagnia di fanteria. Dopo la vittoria nella guerra mondiale del novembre del 1918 iniziò la graduale smobilitazione della massa dei combattenti alle armi, a cui fece seguito un periodo di instabilità politica e sociale che culminò, ad ottobre del 1922, con la nomina di Mussolini a Presidente del Consiglio dei Ministri.

Comunque già prima della fine dello stato liberale e dell’avvento del fascismo, il Regio esercito fu sottoposto a dei provvedimenti ordinativi e dei progetti di riorganizzazione quali:

-      l’Ordinamento Albricci, il provvedimento ordinativo si ispirava comunque all’Ordinamento Spingardi del 1910che prese il nome dal suo relatore ed estensore Ministro della Guerra dal 24 giugno 1919 al 13 marzo 1920.;

-      l'Ordinamento Bonomi, dal nome del Ministro della Guerra promotore del provvedimento, che entrò in vigore il 22 aprile 1920;

-      il progetto Gasparotto del 1921.

Nel corso del ventennio in cui il fascismo fu al potere si contarono anche altri provvedimenti strutturali a cui fu sottoposto il Regio esercito che, inevitabilmente, vista la miopia e la iattanza di chi li propose, contribuirono in maniera decisiva alla sconfitta italiano nel secondo conflitto mondiale.

Tra i vari provvedimenti ordinativi intrapresi per la riorganizzazione del Regio esercito durante il ventennio in cui Mussolini fu al potere, vale la pena di ricordare

-      l'Ordinamento Diaz del 1923;

-      l’Ordinamento Mussolini del 1926;

-      l’Ordinamento Baistrocchi del 1934;

-      l’Ordinamento Pariani, con il tristemente famoso provvedimento che istituiva le divisioni binarie che fu, con ogni probabilità, la peggiore misura adottata in ambito militare durante il regime fascista;

-      l’Ordinamento Soddu del maggio 1940 a pochi giorni dall’entrata in guerra.

Lo studio è quindi improntato e rivolto unicamente, per pure ragioni di spazio, allo studio ed all’analisi degli ordinamenti del Regio esercito, rimandando l’analisi degli organici della Regia marina e della Regia aeronautica a ulteriori futuri approfondimenti. Sicuramente, poi, per poter offrire un quadro esaustivo di tutte le istituzioni militari del periodo, sarebbe opportuno ed interessante approfondire anche gli ordinamenti degli altri corpi armati che, benché abbiano fatto parte della storia del ventennio tra le due guerre ed anche della seconda Guerra Mondiale (Regia Guardia di Finanza, Regia Guardia per la Pubblica Sicurezza, Milizia per la Sicurezza Nazionale, Polizia dell’Africa Italiana), sono stati trattati, ancorché con opere pregevoli, solamente da pochi autori.

Al fine di completare lo studio sugli ordinamenti del Regio esercito, sarebbe opportuno rivolgersi all’analisi degli organici delle unità dal 10 luglio 1940 all’8 settembre 1943. Anche se si cercò di porre rimedio ai gravi errori strutturali, riordinando gli organici delle unità, queste ristrutturazioni organiche non portarono alcun rimedio alla situazione già gravemente compromessa sin dall’entrata in guerra, sia per la mancanza di mezzi, materiali ed equipaggiamenti e sia per il crollo morale di un’intera Nazione.