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giovedì 7 novembre 2024

Su un vecchio labaretto proveniente dall’Austria. III Parte

ARCHIVIO 

Su un vecchio labaretto proveniente dall’Austria.

Giorgio Madeddu



Cartolina d’epoca realizzata dalla Federazione Provinciale Torinese nel 1940, visibili le righe celeste e bianco della croce al Valore Militare. (collezione privata autore)


A seguito delle citate Regie Patenti 16 gennaio 1936 relative alla concedibilità dell’emblema ai decorati di croce al Valore Militare, l’emblema araldico è stato certamente modificato con l’integrazione, nel sinistro della punta, dei colori bianco celesti. (fig. 8)

Come sopra accennato, l’estensione dell’uso del nastro turchino celeste alla croce al valore militare è del 1943, anno nel quale si presume sia stato nuovamente modificato l’emblema con l’eliminazione delle righe celeste – bianco e la sostituzione, nel relativo campo, con il colore “azzurro”.

Nel lasso di tempo tra il 1936 e il 1943, l’Istituto del Nastro Azzurro ha quindi fatto uso di emblemi araldici con i colori celeste e bianco rappresentativi del nastro della Croce di Guerra al Valore Militare istituita nel 1922. Il labaretto che ha consentito questo breve percorso storico sulla evoluzione della croce al Valore Militare può quindi essere ascritto al periodo 1936 - 1943.

A guerra finita fu chiesto al Re soldato di scegliere una delle decorazioni al Valore Militare di cui intendesse fregiarsi, il Re rispose: Scelgo la più umile, la Croce di Guerra. (fig. 9)

In conclusione, piace pensare che il labaretto ritrovato in Austria sia stato un dono, uno scambio di simboli di pace, tra decorati al valore militare un tempo nemici nei campi di battaglia della Grande Guerra, desiderosi di non ritrovarsi più a combattere nuove guerre.

 

 


 Cartolina d’epoca che ritrae il Re con la croce al Valore Militare mod. 1922, la prima con i colori a righe verticali celeste e bianco. (collezione privata dell’autore)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

mercoledì 6 novembre 2024

Su un vecchio labaretto proveniente dall’Austria II Parte Croce al Valore Militare

 ARCHIVIO

Su un vecchio labaretto proveniente dall’Austria.

Giorgio Madeddu

( seguito articolo in data 5 novembre 2024)

Ma perché i colori della croce al Merito di Guerra nell’emblema dei decorati al Valore Militare?

Esite una spiegazione che deve ricercarsi nell’evoluzione della normativa riguardante la croce al Valore Militare.

Con R. D. 19 gennaio 1918 n. 205 veniva istituita la croce al “Merito di Guerra”, la croce, in bronzo, “porterà da un lato, il motto: "Merito di Guerra", e sul rovescio una stella in campo raggiato.”  Con un nastro di “…37 mm., formato di undici righe verticali di uguale larghezza, dai colori turchino-celeste e bianco alternati.”[1]

Successivamente con R.D. 10 marzo 1918, n. 356 veniva modificato il nastro che, in sostituzione delle undici righe, ne riportava tre di colore turchino-celesti, larghe nove millimetri ciascuna, alternate con due righe bianche, della larghezza di cinque millimetri. (fig. 2)

Con il R.D. 7 gennaio 1922, n. 195 veniva istituita al Croce di Guerra al Valore Militare, questa intendeva premiare coloro che, avendo precedentemente ricevuto la croce al merito di guerra, non per atti comuni, ma per specifici atti di valore, dovevano vedere riconosciuto il proprio gesto con le ricompense al valor militare e seguire, per la concessione, la procedura propria delle decorazioni al Valore Militare con la pubblicazione del nominativo e la relativa motivazione. La Croce di Guerra al Valore Militare manterrà lo stesso nastro della croce al Merito alla quale andrà ad aggiungersi un gladio in bronzo.[2] (fig. 3)

Il R. Decreto 4 novembre 1932 n. 1423 concernente “Nuove disposizioni per la concessione delle medaglie e della croce al valor militare”, apportava modifiche al R. Viglietto 26 marzo 1833 e al R. Decreto 7 gennaio 1922 n. 195. L’art. 2 stabiliva che alle precedenti decorazioni al valore militare, oro, argento e bronzo si doveva aggiungere la Croce di Guerra al Valor Militare.  L’art. 4 prevedeva invece che le decorazioni oro, argento e bronzo potessero essere conferite anche per imprese di carattere militare compiute in tempo di pace mentre limitava il conferimento della croce al solo tempo di guerra.[3]

Il sopracitato R. Decreto 4 novembre 1932 n. 1423 veniva modificato con il R. Decreto 17 ottobre 1941, n.1480, le modifiche intervenivano essenzialmente sugli artt. 2 e 4. L’articolo 2 modificava il motto inciso sulla croce, infatti fu eliminata la parola “guerra” così che la nuova denominazione divenne “Croce al Valore Militare”, mentre la modifica dell’art. 4 inseriva la croce al Valore Militare nel novero delle decorazioni al Valore concedibile anche per imprese militari compiute in tempo di pace.[4] (fig. 4)

Trascorreva meno di un anno dall’emanazione del R.D. 1480/1941 che, con R. Decreto 5 settembre 1942, n. 1273, si andava nuovamente a modificare la dicitura posta sul verso della croce di guerra a valore militare. La nuova formulazione prevede solo la dicitura “Al Valor Militare “.[5] (fig. 5)

 

 




 


Dopo pochi mesi, il R.D. 1273/1942 veniva modificato dal R. Decreto 10 maggio 1943 n. 629, finalmente, dopo 21 anni dalla sua istituzione, anche per croce al valore militare, si disponeva l'uso del nastro azzurro. (fig.6) Il nuovo decreto introduceva novità in merito ai segni distintivi del nastrino, questo doveva essere “di seta di colore turchino celeste della larghezza di trentasette millimetri.”, i decorati di medaglia d’oro dovevano far uso di una stella a cinque punte di oro, “inquadrata in un piccolo fregio di fronde d'alloro dello stesso metallo.”, mentre i decorati di medaglia d’argento e bronzo, rispettivamente, sul nastrino dovevano apporre una stellina a cinque punte di argento e bronzo. Per il nastrino della croce non era prevista l’apposizione della stelletta a cinque punte.[6]

Il percorso della Croce al Valor Militare è quindi sintetizzabile in:

1° modello del 1922: è istituita la croce di guerra al valor militare, al nastro della Croce al Merito di Guerra è aggiunto il gladio in bronzo;

2° modello del 1941: la dicitura “Merito di Guerra” è sostituta da “Croce al Valor Militare”, fermo il precedente nastro con gladio;

3° modello del 1942: la dicitura “Croce al Valor Militare” è sostituita da “Al Valor Militare”, fermo il precedente nastro con gladio;

4° modello del 1943: è esteso alla Croce al Valor Militare il nastro “turchino celeste” già in uso per le decorazioni al valore militare, la dicitura rimarrà quella del 1942;

5° modello post 1945: le insegne reali sono sostituite da quelle della Repubblica Italiana, resta ferma la forma e il nastro. (fig. 7)

Parallelamente a questo percorso normativo per l’Istituto del Nastro Azzurro si avviava un complesso procedimento normativo tendente all’ottenimento dell’Emblema Araldico e alla successiva regolamentazione delle motivazioni per la concedibilità, nonché della simbologia da adottare per rappresentare le diverse categorie dei decorati al Valore Militare.

Con Regie Patenti del 29 marzo 1928, in applicazione al Regio Decreto del 17 novembre 1927, fu riconosciuto all'Istituto ed ai suoi soci il diritto di far uso dell’emblema araldico.

Con successive Regie Patenti del 16 gennaio 1936, il Re Vittorio Emanuele III, in applicazione al Regio Decreto del 19 dicembre 1935, estendeva il diritto di uso dell’emblema araldico anche ai decorati di Croce di Guerra al Valor Militare, riconoscendo anch’essi quali componenti del Corpo Nobiliare del Valore.

(la terza parte sarà pubblicata domani 7 novembre 2024)

[1] R.D. 19 gennaio 1918, n. 205. Istituzione di una croce al merito di guerra

Art. 1. È istituita una croce al merito di guerra.

Art. 2. Essa sarà di bronzo e porterà da un lato, il motto: "Merito di guerra", e sul rovescio una stella in campo raggiato. La sua forma e le sue dimensioni sono determinate nel disegno annesso al presente decreto e d'ordine Nostro sottoscritto dai Ministri della guerra, della marina e delle colonie.

La croce si porterà al lato sinistro del petto, appesa ad un nastro della larghezza di 37 mm., formato di undici righe verticali di uguale larghezza, dai colori turchino-celeste e bianco alternati.

 

[2] Croce di Guerra al Valore Militare

R.D. 7 gennaio 1922, n. 195. Disposizioni sulle croci al merito di guerra.

Art. 1. Le croci al merito di guerra conferite, non per i titoli comuni di cui all'art. 3 del regio decreto n. 205 del 19 gennaio 1918, ma per atti specifici di valore, e perciò considerate come ricompense al valor militare, saranno pubblicate sull'apposito Bollettino delle ricompense al valor militare e sul Foglio d'ordini della regia marina, accompagnate dalle relative motivazioni.

Art. 2. Il numero delle concessioni di croci di guerra al valor militare sarà illimitato.

Art. 3. Le croci di guerra al valor militare di cui al precedente art. 1, saranno portate distintamente sul petto per modo che al numero delle concessioni corrisponda un ugual numero di decorazioni: e saranno distinte dalle altre da uno speciale contrassegno di bronzo conforme al modello che verrà depositato negli archivi di Stato unitamente ad una copia del presente decreto.

[3] R. Decreto 4 novembre 1932 n. 1423 concernente “Nuove disposizioni per la concessione delle medaglie e della croce al valor militare”

[4] R. Decreto 17 ottobre 1941, n.1480: Che sostituisce l’art. 2 del R.D. 4 novembre 1932, n. 1423.

Art. 1. L'art. 2 del R. decreto 4 novembre 1932 numero 1423, è sostituito dal seguente: “le decorazioni al valor militare sono: le medaglie d'oro, d'argento e di bronzo e la croce al valor militare”.

Art. 2. L'art. 4 del predetto R. decreto è sostituito dal seguente:

le medaglie d'oro d'argento e di bronzo e la croce al valor militare possono essere concesse anche per imprese di carattere militare compiute in tempo di pace, quando in esse ricorrono le caratteristiche di cui al precedente art. 3.

Art. 3. L'insegna della Croce al valor militare porterà sul verso la dicitura “croce al valore militare”.

[5] R. Decreto 5 settembre 1942, n. 1273, Modificazione al R. decreto 17 ottobre 1941-XIX, n. 1480, concernente la estensione al tempo di pace della concessione della croce al valor militare. 

Art. 1. L'insegna della croce al valor militare porterà sul verso la dicitura « al valor militare ».

Art. 2. È abrogato l'art. 3 del R. decreto 17 ottobre 1941, n. 1480.

[6] R. Decreto 10 maggio 1943. Estensione dell'uso del nastro azzurro alla croce al valor militare.

Art. 1. Articolo unico.

L'art. 25 del R. decreto 4 novembre 1932, n. 1423, è sostituito dal seguente:

«Ferme restando le disposizioni in vigore per quanto riguarda le insegne metalliche ed i brevetti, il distintivo delle decorazioni al valor militare è identico, quanto a colore e dimensioni, per tutti i gradi.

Tale distintivo è costituito da un nastrino di seta di colore turchino celeste della larghezza di trentasette millimetri.

Esso è privo di contrassegni per la croce al valor militare e contrassegnato invece da una stellina a cinque parte di bronzo e di argento, rispettivamente per le medaglie al valor militare di bronzo e di argento.

Per la medaglia d'oro al valor militare, il medesimo distintivo è contrassegnato da una stellina a cinque punte di oro, inquadrata in un piccolo fregio di fronde d'alloro dello stesso metallo».


martedì 5 novembre 2024

Storia del Nastro Azzurro. Su un vecchio labaretto proveniente dall'Austria I Parte

 ARCHIVIO

Su un vecchio labaretto proveniente dall’Austria.

Giorgio Madeddu

 


( Collezione Autore)


(Labaretto in Uso)

E’ stato recentemente rinvenuto, proveniente dall’ Austria un “labaretto” con l’emblema araldico dell’Istituto del Nastro Azzurro. L’emblema è differente da quello attualmente in uso (fig.1). Desta subito curiosità la presenza, sul sinistro della punta, di tre righe verticali bianche alternate da due righe turchino, della corona con croce sul capo dello scudo e la diversa stilizzazione dell’elmo e del cimiero.

Le tre righe verticali bianche alternate da due righe turchino sono probabilmente un errore o una interpretazione stilistica, più armoniosa nel contesto del campo dell’emblema, del nastro della croce al “Merito di Guerra” costituito da “tre righe turchino-celesti, larghe nove millimetri ciascuna, alternate con due righe bianche, della larghezza di cinque millimetri.”[1]

Ma perché i colori della croce al Merito di Guerra nell’emblema dei decorati al Valore Militare?

(segue domani  5 novembre 2024)



[1] REGIO DECRETO 10 marzo 1918, n. 356, Che modifica il capoverso dell'art. 2 del R. decreto 19 gennaio 1918, n. 205, concernente la istituzione di una croce al merito di guerra

Articolo unico.

Il capoverso dell'art. 2 del Nostro decreto 19 gennaio 1918, col quale istituisce una croce al merito di guerra, è modificato nel senso, che il nastro relativo alla detta decorazione è forgiato di tre righe turchino-celesti, larghe nove millimetri ciascuna, alternate con due righe bianche, della larghezza di cinque millimetri.


lunedì 4 novembre 2024

Oltre La Guerra

 SEGNALAZIONI LIBRARIE


Mario Tacchini, Oltre la Guerra, Ascoli, Federazione Provinciale di Ascoli Piceno, 2024



domenica 3 novembre 2024

INFOCESVAM N. 5 Sesstembre Ottobre 2024

 NOTIZIE CESVAM


INFOCESVAM

BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

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ANNO XI, 57/58, N. 5, Settembre  - Ottobre   2024, 1 novembre 2024

XI/5/901 La decodificazione di questi numeri è la seguente: XI anno di edizione, 5 il bimestre di edizione di INFOCESVAM, 901 il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione dei Progetti dell’Istituto del Nastro Azzurro. Inoltre dal gennaio 2023 ha assunto anche la funzione di aggiornamento delle attività di implementazione dell’Archivio Digitale Albo d’Oro Nazionale Dei Decorati al Valor Militare Italiani e Stranieri dal 1793 ad oggi, con la pubblicazione di un ANNESSO. L’ultima indicazione aggiorna o annulla la precedente riguardante lo stesso argomento. Anche questo numero è principalmente dedicato alle attività connesse con il Progetto 2023/Divulgazione e Testimonianza dei Valori del Nastro Azzurro nei confronti delle Scuole, Istituto di Formazione ed Università degli Studi e della realizzazione dei volumi dedicati alla data centenaria del 2023.

XI/5/902 – Da 1 gennaio 2024 la pubblicazione dell’ANNESSO dedicato allo stato di sviluppo dell’Albo d’Oro Nazionale dei Decorati Italiani e Stranieri dal 1793 ad oggi, da cadenza bimestrale passa a cadenza mensile, dato il numero di comunicazioni e note da pubblicare. Alla data del 1 maggio 2024 sono stati pubblicati i primi quattro numero del 2024. Il numero 5 (maggio 2024) e il n. 6 (giugno 2024)  mentre i numeri di luglio ed agosto non sono stati divulgati fino alla data del 30 luglio in quanto  vi era solo la situazione relativa agli inserimenti. Da quella data le uscite sono riprese regolarmente.

XI/5/902 – Occorre aggiungere che anche questo numero del Bollettino è dedicato in parte alla divulgazione delle edizioni a stampa ed informatiche del CESVAM riportando i dati statistici relativi, non avendo trovato spazio nel precedente Bollettino n. 4. Come noto i blog sono attivi dal 2008 e riportano in media ciascuno oltre 500 post. Pertanto rappresentato anche una fonte di archivio da poter utilizzare per ricerche, tesi di laurea e riferimenti. Email:centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

XI/5/903 – Progetto 2021/1 – Volume I Titolo Africa Orientale Italiana. L’Impero Tra realtà e propaganda. Raccolta la monografia. Fase. Manoscritto 3

XI/5/904 – E’ confermata per il 25 novembre p.v la sessione di laurea per i Master di 1° liv. attivati presso la Università degli Studi Telematica N.Cusano Roma da parte del CESVAM – Istituto del Nastro Azzurro  (info:www,cesvam.org)

I/5/905 - - Fabio Lomardelli e Niccolò Paganelli hanno dato vita ad una sezione dei blog dedicata all’intelligence ed alla sicurezza e  difesa dalle minacce interne ed esterne, nel quadro delle ricerche e pubblicazioni a sostegno dei Master.

XI/5/906. Progetti 2024/1 – Tema “Dal Corpo di Liberazione al gruppi di Combattimento: La genesi dell’esercito Italiano del secondo dopoguerra. Genesi ordinamenti Impiego. Impostata la ricerca. Manoscritto 1.

XI/5/907 – Aladino Lombardi e Carlo Palumbo sabato 2 novembre 2024 alle ore 17,30 presentato il volume “Tra le Ombre”. Alla Libreria Eli Viale Somalia 50/a Roma. Il libro racconta la storia dei 269  giorni della occupazione di Roma da parte delle forze armate tedesche.

XI/5/908 – Progetti 2024/1 – Tema “Monte Marrone La prima Vittoria del Corpo Italiano di Liberazione: 31 marzo 1944 – 10 aprile 1944. Il suo significato strategico presso gli Alleati. 80° anniversario 1944 -2024. Manoscritto 1

XI/5/909 – – Lineamenti. E’ stato inserito il concetto nei lineamenti di base di ogni progetto che occorre evitare di insistere nella divulgazione dei risultati delle ricerche del CESVAM elementi che non hanno un determinato profilo, che di base deve essere post universitario e con un curriculum studi e professionale almeno a livello di dirigente. Altrimenti si raccoglie solo indifferenza e atteggiamenti ostili e refrattari.

XI/5/910 -  Save the Date: Il 7 novembre 2024 alle ore 18,30 presso il Museo Storico dei Granatieri, il gen. Antonio Vittiglio, introdotto dal Presidente Nazionale Carlo Maria Magnani, e dagli interventi di Antonio Daniele e Giancarlo Ramaccia, il Calendario Associativo 2025 dedicato al Valore Militare nella Guerra di Liberazione.

XI/5/911 – Progetto 2021/1 Volume II Titolo: Africa orientale Italiana. L’organizzazione Militare e la difesa dell’Impero. La Figura del Duca d’Aosta. Predisposta la parte militare. Bibliografia. In sviluppo il Capitolo dedicato al Duca d’Aosta. Fase Manoscritto 3

XI/5/912 - Corre l’obbligo di rilevare che molti componenti del CESVAM hanno fatto presente che l’attività del CESVAM in tutte le sue parti e sopratutto il contributo finanziario dato annualmente all’Istituto, non sia adeguatamente apprezzata e considerata anche da componenti istituzionali dell’Istituto stesso. Si è aperto un dibattito ed alcuni quindi chiedono che ciò sia fatto presente nelle sedi indicate, sempre nell’ambito della cortesia e cordialità che è una prerogativa irrinunciabile del CESVAM. Esiste l’ipotesi di un sondaggio/referendum tra i componenti del CESVAM, che alla data odierna, nei vari livelli, ammontano a 125 persone su questo argomento.  

XI/5/913 – Dal 1 gennaio p.v. il Blog “Sezione Unici” aperto nel 2008 nelle intese con il mai dimenticato Gen Fuduli a Spoleto, cambierà nome e finalità. Sarà dedicato ai temi dell’Intelligence e alla cultura della sicurezza, in armonia con i master attivati presso l’Università, in particolare quello di Politica Militare e Terrorismo ed Antiterrorismo Internazionale. Questo in quanto la Sezione UNUCI di Spoleto, con il neo Presidente, Mario di Spirito, ha avuto uno sviluppo ragguardevole  in quantità ed in qualità. (vds. Nota in unuci.blogspot.com)

XI/5/914 – Marco Montagnani segnala che su un mercatino della domenica ha trovato tra i vari oggetti le carte di un Internato IMI, di nome Bocchino Giuseppe nato a Mantova il 4.4,1922. Si sta predisponendo la trascrizione in word per la pubblicazione di tali documenti su www.internamentoereticlati@blogspot.com. Il commento è ovvio: si è rinnegata l’esperienza ed il Valore di questo IMI e non vi è più rispetto della Memoria chi ha sofferto.

XI/5/915 – Giulio Morigi ha messo a disposizione l’archivio, compresi tutti i documenti di suo Padre, in gen. Morigi comandante dei paracadutisti nel CIL e nei Gruppi di Combattimento durante la guerra di Liberazione. Tale notevole documentazione sarà oggetti di riordino e di pubblicazione nelle filiere del CESVAM

XI/5/916 - Progetti 2024/1 – Tema “I Martiri di Fiesole del 12 agosto 1944. La Resistenza, gli Eccidi in Toscana e la Memoria. 80° anniversario 1944 – 2024. Contributo  al progetto Manuel Vignola Manoscritto 1

XI/5/917 – Ciclo della ricchezza. Il Lavoro porta ricchezza, la ricchezza porta discordia, la discordia porta la guerra, la guerra porta la povertà, la povertà porta il lavoro, il lavoro porta la ricchezza. Pertanto anche nell’ambito dell’Istituto  la vera ricchezza è il lavoro disinteressato. I contrasti portano solo povertà. Questo in merito ai commenti al bilancio.

XI/5/918 – Un ulteriore criterio adottato per l’adesione al CESVAM – Centro Studi sul valore militare per la accettazione alla collaborazione, è quello della militanza nell’Istituto del Nastro Azzurro. E’ stato notato che componenti di Associazioni che esistono solo sulla carta e non hanno ne seguito ne struttura intendono entrare o sono entrati nella struttura dell’Istituto con conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti.

XI/5/919 - Gli articoli, note ed altro materiale per al rivista QUADERNI devono essere inviati alla Redazione (quaderni.cesvam@istitutonastroazzurro.org) entro il il 15 novembre 2024 p.v., per la valutazione e la preparazione del N. 4 del 2024.  

XI/5/920 – Il n3 del 2024 della Rivista quaderni è in distribuzione dal 15 ottobre. E’ stata  inoltre inviata la versione on line del medesimo numero. Si ricorda a tutte le Federazioni che da questo numero, chi non da per iscritto il proprio placet di ricevere la versione a stampa, sarà depennato dalla Main List di invio. Le federazioni, in ogni caso riceveranno la versione on lime.

XI/5/921 – Progetto 2022/2 Divulgazione. Sono stati editi quattro segnalibri, che in aggiunta al Manifesto del centenario, rappresenta lo strumento per divulgare le attività editoriali. Il manifesto è stato pubblicato anche sulla IV di Copertina del periodico (numero di settembre-ottobre 2024), mentre i Segnalibri sono riprodotto sul sito dell’Istituto (www.istitutodelnastroazzurro,org/storia del Nastro Azzurro) e www.cesva.org

XI/5/922 Progetti 2024/4 – Tema “Le Fosse Ardeatine. L’ordine è stato eseguito. I Decorati al Valore Militare e la Memoria. 80° anniversario 1944 -2024 Contributo al progetto è stato chiesto all’amico Aladino Lombardi. Manoscritto 1

XI/5/923 – Pesanti critiche sono state rivolte al CESVAM in quanto impiega i fondi dei progetti e dei Master  unicamente per la pubblicazione di volumi, (e sottinteso, che nessuno legge) invece di impiegare i predetti fondi avuti per incontri, manifestazioni, cerimonie, eventi, ed altro. Dire agli altri che cosa devono fare è sempre indice di arroganza e propria manifesta incapacità. Che nessuno legge i libri del CESVAM è altro indice la cui definizione è ovvia. Pertanto ogni iniziativa che sia volta a portare risorse (intese come denaro per chiarire ogni dubbio sul termine risorse) all’Istituto da persone esterne al CESVAM per incontri, manifestazioni, raduni, cerimonie ed eventi è benvenuta. Il CESVAM, che porta risorse all’Istituto, non si oppone. Anche sponsorizzazioni a fondo perduto sono accettate. A cominciare dall’acquisto individuale delle Medaglie coniate per il centenario dell’Istituto, per il centenario del Milite Ignoto, e della Grande Guerra, che nessuno vuole e compra, la cui giacenza ancora oggi è un indice che lascia perplessi.

XI/5/924 –  Dieci anni di CESVAM. Il 15 settembre 2024  il CESVAM ha compiuto dieci anni di attività avendo iniziato la sua attività il 25 settembre 2014 (vds www.valoremilitare.blogspot.com). Volutamente la data non è stata celebrata e tutto è passato sotto silenzio, per scelta. Ogni componente del Cesvam è intimamente contento di questo traguardo raggiunto ed ancora più convinto che anche queste righe siano un azzardo averle scritte, secondo il cinquantennale consiglio dell’indimenticabile Maresciallo Pastorello: prima o poi un successo lo paghi amaramente.

XI/5/925 - Prossimo INFOCESVAM (novembre - dicembre) sarà pubblicato il 1 gennaio 2025. I precedenti numeri di Infocesvam (dal gennaio 2020) sono pubblicati su www.cesvam.org e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM. E sui vari blog sia storici e che geografici.

(a cura di Massimo Coltrinari)


sabato 2 novembre 2024

Seneca. Non bisogna misurarsi con le persone di scarso valore

 DIBATTITI


Seneca,   Guida alla saggezza, Roma, Tascabili Economici Newton, 1992.


"Il sapiente deve essere superiore alle provocazioni ed alle offese, tanto più se vengono da persone che, pur di basso livello, svolgono il loro lavoro con superbia. Fra gli esempi citati ci sono anche, cosa inaccettabile per un lettore del nostro tempo, le donne, ivi comprese le ricche e altolocate matrone. In ciò l'autore dipende dai pregiudizi della sua epoca, ma non in tutto, perchè accenna anche ad una categoria di donne colte ed intelligenti meritevoli di considerazione."

Noi aggiungiamo, oltre all'invito di leggere  le pagine di Seneca, che occorre resistere alle provocazioni ed alle offese, e quindi in questa resistenza  ritorna il auge il ciclo, alimentato da invidia ed incapacità, delle persone di arroganti e superbe, che vede accettare le realizzazioni altrui come un motore a quattro fasi: l'indifferenza, il discredito, la negazione ed infine davanti al successo l''appropriazione di quanto prima era indifferente, svalutato e negato.



venerdì 1 novembre 2024

ASTI Save the Date. 28 Novembre Proiezione del Film sulla Vicenda del Conte Rosso

 NOTIZIE CESVAM

ASTI INTERNATIONAL FILM FESTIVAL XIV^ EDIZIONE

 (27 novembre - 1 dicembre 2024) 

Organizzato da Sciarada Produzioni, in collaborazione con il Circolo Cinematografico VERTIGO, sostenuto da REGIONE PIEMONTE,

 si avvale del patrocinio di COMUNE DI ASTI, PROVINCIA DI ASTI e TORINO PIEMONTE FILM COMMISSION. 

Sono partners del Festival: BIBLIOTECA ASTENSE “Giorgio Faletti”, Hotel ALERAMO, ALBERGO ETICO, Hotel PALIO, Ristorante TACABANDA, Ristorante Golden Truffle, Relais CATTEDRALE, B&B La Fabbrica dell'oro, Ristorante IL PODESTA', Ristorante VIOTTI, CPIA Asti, ASTI Pride, Schermi di Carta, Spazio Cabiria, ICCOM, Ass.ne Culturale LA CITTA' DEL SOLE, Museo MAGMAX, LILT Asti, Istituto del Nastro Azzurro. Festival gemellati: BeGreen Film Festival, Festival “La Corte dei Corti”, Terre da Film Festival e LIFF – Lamezia International Film Fest. Sponsor : REALE MUTUA Assicurazioni e BANCA REALE, GINO Spa Concessionaria VOLVO – MERCEDES Media Partners: LA STAMPA, LA NUOVA PROVINCIA, LA GAZZETTA D'ASTI, DENTRO LA NOTIZIA, ATNEWS, CENTO TORRI, LA VOCE DI ASTI, RADIO VERONICA ONE.

 L’evento è composto da sei sezioni in concorso: tre per produzioni italiane e altrettante per quelle internazionali: Asti DOC e Asti DOC INT (documentari), Asti SHORT e ASTI SHORT INT (cortometraggi) e LA PRIMA COSA BELLA e LA PRIMA COSA BELLA INTERNATIONAL (opere prime di lungometraggio). Inoltre è stata costituita una sezione dedicata ai cortometraggi internazionali d'animazione. In totale saranno oltre 120 le proiezioni. Non solo film di grande qualità, ma incontri con i protagonisti ed eventi speciali dedicati ai maestri del Cinema Italiano. Tutti gli appuntamenti garantiscono accesso a spettatori disabili. Tre mattinate saranno dedicate alle scuole. Sono state approfondite sezioni tematiche quali: Natura e tutela dell'ambiente, Migrazioni, Integrazione, Storia Contemporanea, Diritti civili, Arte e folklore. Tra i progetti più importanti del Festival c'è sempre stato quello di costituire un percorso didattico pre e post diploma finalizzato alla formazione di maestranze funzionali al cinema (non attoriali), in modo da costituire uno 

STABILE DEL CINEMA che incentivi gli investimenti delle produzioni artistiche nazionali sul nostro territorio. Inoltre i ragazzi troverebbero nuovi sbocchi professionali nelle zone che conoscono maggiormente. L'apertura del concorso internazionale ha consentito a registi e produttori di conoscere ed esplorare il nostro territorio. 

Quest'anno sono attesi artisti da Spagna, Francia, Germania, Olanda, Canada, Stati Uniti, Norvegia, Polonia, Ungheria, Cina e Regno Unito. Asti International Film Festival arricchisce la propria “rete culturale” con altri gemellaggi artistici: dopo quelli con il Festival “La Corte dei Corti” di Acqui Terme (AL) e con il BeGreen Festival di Crispiano (TA), quest'anno la direzione è lieta di annunciare quelli con il Terre da Film Festival di Canelli (AT) e con il Lamezia Indipendent Film Fest, eventi che, attraverso rassegne e incontri con gli autori, diffondono l’arte cinematografica internazionale. Inoltre il Festival è stato inserito nel circuito degli eventi del SNCCI (Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani) e una speciale giuria critica sarà composta Frederic Pascali (Taxidrivers) e Gianlorenzo Franzi (Rivista del Cinematografo, Nocturno)


 ulteriori informazioni. Marco Montagnani  federazione.asti@istitutonastroazzurro.org